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7 maggio 2010

156 - Via Vigevano. Rosso stop o Dossi artificali ? Arriva il sondaggio



Buona settimana a tutti.
Oggi il Blog lancia un nuovo sondaggio : in via Vigevano è preferibile far funzionare il semaforo rosso-stop, oppure installare dei nuovi dissuasori ?
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Prima l'abituale incipit.Ho visto nella mia via l'altra sera il cassonetto per l'immondizia (quella non differenziata) era pieno e, tra le altre, facevano bella mostra di se borse piene di giornali e cartoni.Ne avevamo parlato proprio due settimane fa sostenendo proprio la necessità di informare bene la popolazione sul corretto smaltimento dei rifiuti (in attesa della tanto auspicata raccolta porta-a-porta)
Lo so che ci sono i pirla che s ene fregano dei contenitori della carta, della plastica etc., ma almeno togliamo loro il beneficio dell'ignoranza.
E poi, oltre all'informazione (ricordo una bella brochure all'epoca del Sindaco Testa fatto davvero bene), aumentiamo i cassonetti.
Personalmente per gettare carta, plastica e vetro devo fare 200 metri a piedi.
Li faccio volentieri, certo forse una migliore e maggiore dislocazione dei cassonetti non farebbe male.

Anche perchè di positivo è che i cassonetti sono spesso stracolmi, molta gente ricicla regolarmente. E allora investiamo sul futuro e sul senso civico !
E veniamo alla questione rosso stop o dossi artificiali.
La zona di via Vigevano è molto pericolosa.
Nelle immediate vicinazne c'è il campo sportivo, il Palazzetto dello Sport, la Scuola elementare, alcuni capannoni e, ovviamente, molte abitazioni.
E' per questo che a suo tempo si installarono i dossi, poi rimossi e sostituiti con un semaforo rosso stop spessissimo fuori uso.
Cronistoria e breve riepilogo delle puntate pecedenti :
1) Nel 2000 vengono realizzati i dossi artificiali, 2 per l'esattezza, in via Vigevano.
Obiettivo disincentivare i cretini che scambiano le vie del paese per circuiti di formula 1.
2) Nel 2005, vengono rimossi i dossi
Nel frattempo in molti altri comuni questi vengono invece installati
3) Al posto dei dossi viene installato un unico rosso-stop.
Il semaforo non ha telecamere attive.
4) Molti cittadini impuniti passano con il rosso
5) In molti periodi il semaforo è fuori uso.

Rosso Stop di via Vigevano.....In attesa dell'esito del nuovo sondaggio .... sempre lui, sempre fuori uso !!!



Piano di Emergenza Comunale. Ancora tempi lunghi
Dovrò porgere forse le mie scuse all'ex Assessore Abela.
Nel corso del 2008 e all'inizio del 2009, lo avevo interpellato un paio di volte dal Blog in merito allo stato dell'arte del Piano di Emergenza Comunale.
Il PEC è una cosa importantissima, per noi che viviamo in un territorio dichiarato a alto rischio industriale.
Il PEC determina i rischi che si possono correre a seguito di incidenti e detta le norme comportamentali per la popolazione.
Con la vecchia amministrazione, appunto, avevo aperto un canale comunicativo con l'ex assessore Abela che, da questo punto di vista, mi aveva sempre correttamente risposto.
L'ultima comunicazione mi anticipava la pubblicazione di una brochure per la popolazione, da distribuire in primavera (2009...).
Arrivò la primavera e della brochure nemmeno l'ombra.
Diciamo che ci rimasi male e l'ho detto varie volte sul Blog, indicando la mancanza del PEC come un esempio della mefreganza (menefreghismo e tolleranza) dei vecchi amministratori.
Poi cambiò amministrazione e la nuova data annunicata fu marzo 2010.
Siamo a maggio e il PEC, a tutt'oggi, non è ancora predisposto.
I ritardi sono stati giustificati dall'assessore Fuggini in quanto il Piano, redatto da una società di Lodi, è stato preso in carico dalla nuova giunta e sottoposto a revisione da parte di un consulente per adeguarlo alle nuove normative.
Quindi diamo il beneficio del cambio dell'amministrazione e diamo anche il beneficio dell'adeguamento alla normativa.
Ma non è gisutificata la mancanza di una data entro la quale il PEC sarà rilasciato.
Attendiamo fiduciosi.
Zecche nella scuaola, ecco la relazione dell'ASL.Il Blog pubblica la relazione dell'Azienda Sanitaria Locale in merito alla presenza di Zecche presso l'IC Montanari.
Ricordo che il problema è stato affrontato anche nell'ultimo Consiglio Comunale in quanto le tre liste di opposizione hanno presentato una mozione unica.


Il Comune becca 15 evasori totali Tarsu
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Una recente indagine avviata dall'Amministrazione comunale sull'evasione alla Tarsu, ha permesso di individuare 15 persone che non sapevano nemmeno dell'esistenza della tassa e quindi evasori totali.

Il Clir fattura al Comune i costi dei rifiuti e il Comune li ribalta sui cittadini.
Il Comune dovrebbe quindi operare a saldo zero, cioè 100 verso al CLIR e 100 chiedo ai cittadini.
Ma non è così, tanto che attualmente la copertura è del 93%, cioè quel 7% mancante è probabilmente frutto anche dell'evasione e i costi evasi sono poi ripartiti sui cittadini onesti che pagano regolarmente.
Nell'ultimo consiglio comunale, un consigliere dell'opposizione ha avanzato la seguente tesi: è giusto prendere gli evasori della Tarsu solo se c'è un saldo a carico del Comune.
Se per altri motivi i conti tra CLIR-Coune e cittadini pareggiano, è inutile cercare chi fa il furbo.
Insomma, se per una motivazione qualsiasi il Comune versa tutto quanto dovuto al CLIR, dovremmo sentirci tutti legittimati a non pagare la Tarsu.
Come dire : se il bilancio del Comune è in pareggio chissenefrega di chi non paga le tasse.
Una logica devastante.
Lascio a voi immaginare il portatore di questa tesi
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Condomio Gamma. La metastasi ci costa 150.000 euro
Ha ragione il Vice Sindaco Signorelli quando dice che la "non curanza delle passate amministrazioni ha provocato una situazione quasi ingestibile ".
La condizione del famigerato condiminio Gamma è devastante.
Le cifre sono da pelle d'oca : 2/3 dei proprietari non paga l'ICI e il Comune ha da tempo sospeso la fornitura del gas per la morosità endemica degli inquilini.
Non voglio immaginare cosa succede adesso negli appartamenti, dove forse le bombole hanno sostituito l'erogazione centralizzata con i pericoli connessi.
Adesso il conto è sulle spalle del Comune, sulle nostre spalle.
Ed è un conto salato : 150.000 euro diceva il giornale.
Fatti i conti 25 euro per ogni abitante per cercare di sanare le condizioni del condominio, rimuovere l'amianto sul tetto che si sta sfaldando da tempo.
Del resto l'intera via Montegrappa è chiusa all'accesso da molti mesi.
Un angolo del paese off-limit, un buco nero.
Questa è la situazione di oggi, a maggio 2010.
Ma sono da 3-4 anni almeno che gli abitanti della zona reclamavano contro quello che, allora, era l'inizio del male.
Musica assordante a tutte le ore del giorno, strani personaggi che si aggiravano nella via e pezzi di cemento che ogni tanto piovevano dal tetto.
Alcune persone della zona, dopo aver ripetutamente sollecitato le autorità, sono state costrette a cambiare abitazione, sono scappate, scippate del diritto di vivere tranquillamente nelle loro case.
Adesso, è verissimo, la situazione è ingestibile e davvero a questa Amministrazione va tutto l'appoggio e la solidarietà per avere tra le mani questa bomba a orologeria.
Ma prima, quando la metastasi era appena un tumore allo stato iniziale, perchè non si è ascoltato chi si lamentava ?
Perchè non ci si è attivati per evitare che l'intera via diventasse quella che adesso è, ovvero la vergogna di Sannazzaro ?
Cosa hanno da dire a loro discolpa chi ha tenuto in mano il paese negli ultimi 10 anni e non ha affrontato per tempo la cosa ?
E, allargando il discorso, cosa hanno da dire a loro discolpa coloro che hanno dato ancora nel 2009 il loro consenso ai responsabili politici di tale situazione ?
Il rispetto delle regole deve (... dovrebbe) essere sempre in cima ai pensieri di chi amministra.
Eppure ancora nei giorni scorsi durante l'ultimo Consiglio Comunale si sono sentite parole di "tolleranza" per chi non paga la tassa sui rifiuti.
La ricerca spasmodica e continua del consenso è pericolisissima e produce inevitabilmente situazioni come questa.

Primo giugno avvio del nuovo appalto per il verde pubblico.Mi sembra di aver colto che dal 1 giugno sarà attivo il nuovo appalto per la cura del verde pubblico.
Vedremo se ci sarà un salto di qualità, perchè anche quest'anno la partenza è stata al rallentatore (ad oggi è stato effettuato un solo taglio dell'erba e siamo a metà maggio).
Le potature ci sono state, ma hanno interessato solo le grandi piante e si sono caratterizzate per i tagli che hanno suscitato non poche discussioni.
Si era parlato anche di un numero "verde" per permettere ai cittadini di segnalare le situazioni di criticità e del fatto che l'appalto doveva coprire anche la manutenzione degli arredi e dei giochi.
Vedremo dal 1 di giugno.
Avremo anche da noi le aiuole fiorite e i giardini curati ?

2.000 nuovi arrivi. I servizi non sono una fisarmonicaLa gestione dei 2.000 nuovi operai che nel corso dei prossimi 3 anni costruiranno i nuovi impianti ENI non era e non è possibile delegarla certo solo al territorio.
Comuni come Sannazzaro e Ferrera insieme fanno circa 7.500 abitanti.
Non siamo pronti, non abbiamo i mezzi, le capacità.
E questo è il nocciolo della "questione sannazzarese" : un comune e un territorio che non sono città, hanno ancora le sembianze, i servizi e la mentalità da paese.
Ma che paese non lo sono più da tempo, perchè Sannazzaro attira sul proprio territorio i pendolari, sia essi giornalieri sia periodici.E la pendolarità d'ingresso è proprio una caratteristica tipica delle città.
Ma noi, appunto, città non lo siamo, non ne abbiamo i servizi (e forse purtroppo nemmeno l'ambizione ...) .
Ecco su questo tema, partendo proprio dalla prossima "invasion", che sarebbe forse ora di fare squadra e proporre ai livelli superiori di aprire un tavolo di confronto che ci aiuti a governare la situazione.
Comuni, (Sannazzaro e Ferrera, ma anche gli altri paesi vicini) maggioranze, opposizioni, con il contributo della "fonte" della questione, cioè ENI, dovrebbero davvero chiedere alla Regione e alla Provincia (sarà in grado di mostrare la sua utilità?) di affrontare insieme la questione sannazzarese.
Si potrebbe partire, appounto, dai 2.000 operai in arrivo.
Servizi, infrastrutture, fondi etc, per cercare di limitare l'impatto e, perchè no, sfruttare le opportunità.
Dove spenderanno i soldi i nuovi arrivati ?
Ne manderanno a casa tanti, ma qualcosa qui dovranno pur spendere.
Mettiamoli in condizioni di farlo qui, nella migliore maniera possibile.
Il fenomeno c'è e va governato.
Anche perchè dei 20.00 poi ne resteranno poco più di 100 a regime nei nuovi impianti e i servizi e le infrastrutture non sono delle fisarmoniche che si allargano e si stringono a comando.
Eccole all'orizzonte. Arrivano le zanzare e saranno molto cattiveArriveranno a brevissimo e saranno milioni, molto affamate in tutta Europa.
L'inverno freddo secco non le ha intorpidite, sanno adattarsi, si sono trasferite in città e dureranno per 12 generazioni, dunque per l'intera estate.
I vari repellenti sono inutili, o quasi secondo la Stiftung Warentest, l'ente tedesco che testa i prodotti in commercio: su 21 creme e spray antizanzare solo un terzo sono risultati efficaci.
Saranno insomma cttive, assetate e senza nemici chimici!I nemici natuarli, invece, sono sempre gli stessi : pesci rossi, pipistrelli, piante respingenti.
E poi le abitudini : manutenzione dei pozzetti, delle piscine, delle acque stagnanti, dei sotto vasi etc.
E i Comuni cosa possono fare ?
Ecco alcuni esempi.
A Godega Sant'Urbano (Treviso) il sindaco punta sulla campagna "Adotta un pipistrello".
L'amministrazione si è impegnata a mettere le casette per i chirotteri in alcune aree verdi e nei giardini delle scuole, invita i cittadini a fare altrettanto.
Schierate anche le catambre, piante che contengono una sostanza repellente, il catalpolo, e che verranno sistemate nel primo giardino pubblico "zanzare free".
A Ravenna è iniziato un programma territoriale di contrasto: trattamenti nei pozzetti stradali, aree verdi, scuole.
Ordinanze ferree per i cittadini che devono: evitare acqua stagnante in spazi aperti, tenere sgombri cortili e giardini da erbacce, sterpi e rifiuti.
Controlli della polizia municipale, sanzioni fino a 516 euro per i trasgressori.
A Forlì per chi non procede secondo le ordinanze del comune ci sono forti sanzioni.A Spoleto nelle zone pubbliche, anche qui regole stringenti, multe fino a 100 euro.
A Bologna prodotti antilarvali ovunque, e un invito a comprare pesci rossi: belli e utili, mangiano dalle larve agli adulti (di zanzara). Da noi si dice spesso che la lotta alla zanzaria è velleitaria.
Sarà, ma certo è che ormai abbiamo capito che non sono solo le risaie a favorire la loro proliferazione.
Pozzetti, erba alta etc, favoriscono anch'essi l'espandersi del fastidioso insetto.
Quindi se non si può intervenire sulle risaie, peraltro ormai spesso innondate d'acqua solo per pochissime settimane, si può agire sul resto.

Sannazzarese, obiettivo salvezza.Sconfitta in casa per 2 a 0 dalla Rivanzzanese, la Sannazzarese rischida la permanenza nella 2a categoria.
Ci eravamo illusi ad inizio stagione, con una partenza davvero esaltante ai vertici della classifica. Poi la crisi e comunque adesso l'obiettivo è davvero evitare la retrocessione.
Sarebbe comunque già un buon risultato per una neo-promossa

Discount in arrivo. Forse.
Radio Paese annuncia che dovrebbe arrivare a breve un nuovo Hard Discount.
In considerazione delle bufale e delle notizie poi dimostratesi non fondate che da almeno un paio di anni girano (voi li avete visti i centri commerciali, gli outlet, i supermercati, etc.. bè io no!) ero incerto se riportare la cosa.
Vedremo.
Se dovesse essere vero, personalmente gradireri.



La Biblioteca riparte con una innovativa proposta.Sono chiamati i Giovedì letterari.
E' una iniziativa che permette alla Biblioteca Civica di andare incontro ai cittadini, proponendo incontri itineranti in alcuni locali pubblici di Sannazzaro.
All'Haiti di via Cairoli, c'è stato il battesimo con il primo incontro dedicato alla concittadina scrittrice Gina Laddaga, autirce del romanzo "Sognami".
Ll'incontro è stato coordinato da Chiara Albertini, nuova Presidente della stessa Biblioteca.

A breve anche una interessante proiezioni di foto amatoriali di escursioni in montagna

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