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27 dicembre 2008

ll futuro della Company Town - Da paese "della" a paese "con la" Raffineria


Buone Feste a tutti.

Anzitutto ho inserito nella colonna di destra la nuova sezione SPS-Sannazzaro Pictures Show, una galleria di persone, scorci ed eventi tutti sannazzaresi.
Aspetto le Vostre immagini e ringrazio coloro che ne hanno già inviate.

Questo ultimo post del 2008 tratta del tema molto importante per i sannazzaresi e anzi diciamo pure che è "il problema", l'essenza della questione sannazzarese.
Qual'è la differenza vera tra Sannazzaro e gli altri borghi lomellini?
La presenza della Raffineria, risposta fin troppo semplice.

Sannazzaro è una company town e lo capii molto bene pochi mesi dopo che venni ad abitare qui, anni fa.
Scrissi una nota per un giornale locale, non ricordo quale fosse.
Era il tempo in cui si vociferava quella che poi sarebbe diventata una realtà: la centrale elettrica Enipower.
Nella mia nota sostenevo il fatto che il paese aveva già dato in termini di ciminiere ed emissioni inquinanti. Insomma non mi sembrava il caso che costruissero qui la centrale. Che sarebbe stato meglio farla altrove.
La lettera venne pubblcata e passati pochi giorni nella mia casella della posta trovo una busta senza mittente.
Apro la busta, prelevo un foglio piegato in due, apro e...sorpresa.
Mi trovo davanti ad una specie di lettera che inizio a leggere.
Immediatamente volo con il pensiero alla famosa lettera che Totò e Peppino compongono nel film "Totò, Peppino e i fuorilegge".
Lettera in un italiano zoppicante redatta con i caratteri ricavati da ritagli di giornale. Insomma la classica lettera anonima.
Il testo delirante, invitava il sottoscritto, chiamandomi peraltro Elfio, a "rispettare la raffineria."
Che "senza di essa, Sannazzaro sarebbe rimasto ancora un paesino poco sviluppato come molti altri della Lomellina."
Fu il benvenuto che io ebbi a Sannazzaro.
Fu il benvenuto nella company town della Lomellina.
Cosa sono le company town?
Sono centri in cui la presenza di una singola azienda è talmente massiccia da condizionare la vita dell'intero abitato.
Monfalcone (con Fincantieri), Gela (con ENI), sono alcuni altri esempi di company town.
La più famosa era Torino, prima che la crisi degli anni 70 della Fiat non ne riducesse la presenza di quest'ultima. Anche Genova, con il porto era di fatto una Company town.
I rischi per una Company town sono evidenti.
Provate ad investire tutto il vostro capitale in un solo titolo in borsa.
Può darsi che vada bene l'investimento. Ma il giorno in cui andrà male sono dolori!
Ecco. Avere un'unica attività che sostiene l'economia ha questo rischio, il "rischio Torino" che è rimasta per molti anni una città in crisi: se entra in crisi il settore su cui si sostiene l'economia del territorio, è finita.
Milano è l'esatto opposto.
Non ha mai avuto una sola tipologia di attività e quando la grande industria è entrata in crisi, la città ne ha risentito meno di altre. Era già proiettata verso i servizi,
il terziario.
Sannazzaro, in più, non è una città, ma un paese e il rischio pertanto è ancora maggiore.
I grandi complessi industriali, quando arrivano, stravolgono il tessuto sociale, cambiano fisonomia al territorio.
Se ciò accade in città, i cambiamenti sono assorbibili, sono meno evidenti.
In paese no
. In sintesi, ecco cosa è avvenuto da noi.
Abbiamo un'economia quasi "mono aziendale" (appunto la Company Town) da città, senza avere però i servizi di una città.
Lo smog, il traffico, le prostitute, l'immigrazione ed altri problemi sono tollerati se sul territorio esistono i servizi, le comodità, la pluralità delle attività produttive, le opportunià di lavoro, la cultura.
Appunto come nelle città.
Sinora non siamo riusciti ad evolvere, a crescere, a sfruttare la presenza di ENI per sviluppare in maniera complessiva il paese.
E' questa la questione sannazzarese, non siamo nè carne (città) ne pesce (paese).
Siamo una realtà da 10.000 abitanti, l'area sannazzarese, con potenzialità di diventare un polo di attrazione prouttivo ed economico. Siamo a debita distanza dagli altri grandi centri e quindi potremmo agire noi da polo di attrazione.
La gente arriva da noi per lavorare
(altro che paese dormtorio...).
Abbiamo lo svantaggio di una città "de-facto", ma senza averne i vantaggi.
Un paese che non è più un paese. Ma che non è ancora una città.
Grandi potenzialità davanti, ma sinora non sfruttate. Questo doveva fare la classe politica locale e questo è quello che non ha fatto !!
Eni è e resterà di gran lunga la principale attività produttiva del territorio, tuttavia occorre che a questa altre attività si affianchino e si creino altre possibilità di occupazione di ricchezza.
Se un domani, il mercato dell'energia non rinnovabile dovesse entrare in crisi, ci sarebbe da piangere,
Sannazzaro si ritroverebbe senza una significativa attività produttiva.
Ecco perchè è importante far crescere il paese con nuove iniziative.
Ma, intanto che c'è ENI, sfruttiamola.
Sannazzaro ha grandi potenzialtà, soprattutto in un territorio come la Lomellina dove la maggior parte dei paesi sono di piccole dimensioni e a costante rischio di desertificazione.
Trovo molto positiva, ad esempio, l'iniziativa del Master post-universitario ospitato per il secondo
anno di fila nel Centro Polifunzionale Mattei.
Se la cosa dovesse prendere piede, anche l'indotto, le attività commerciali un domani potranno
beneficiarne. Chi arriva da fuori deve mangiare, deve dormire.
Adesso sono solo 10 gli utenti del Master, ma l'inizio è positivo.
Anche così si cresce e anche così ci si sviluppa.
Il Comune non può e non deve intervenire direttamente per impiantare attività produttive.
Il Comune può e deve creare le condizioni perchè ciò si verifichi.
In passato questo non è avvenuto e anche adesso chi ci amministra è tutto "lingua in bocca" con ENI e sembra poco interesato a altre realtà.
Ho già spiegato il perchè in qualche post fa: la paura dell'arrivo da fuori di gente residente e il timore di vedere diluito il proprio pacchetto di voti che gravitano intorno a ENI.
I voti della Raffineria sono la loro golden share, l'asso di briscola che i politici vicini a ENI giocano sul tavolo delle elezioni.
Il passaggio da paese "della" raffineria a paese "con la" raffineria è un passaggio obbligato ed epocale per Sannazzaro.
Nel cambiamento di quella piccola "preposizione" c'è il futuro di Sannazzaro.

p.s.
Nel prossimo post proporrò due nuove iniziative di Cambia Sannazzaro : Il "Sindaco Perfetto" e "Programmiamoci". Obiettivo : scegliere chi ci governerà per i prossimi 5 anni con la ratio e chiedere ai candidati di inserire all'interno dei programmi elettorali i punti indicati dai lettori del Blog che indicherà quindi per chi votare e per chi no.
Diventeremo una lobby e tenuto conto che ci saranno probabilmente almeno due liste "sorelle" (figlie dell'attuale maggioranza) con un consenso simile, i lettori del Blog faranno la differenza.
Senza dimenticare ovviamente la speranza di vedere liste nuove con facce nuove che, però, dovranno dimostrare anche loro di porre attenzione ai temi avanzati dai lettori del Blog.



La Good New di oggi è fornita dall'amico e lettore del Blog Angelo Chiesa.

Martedì 16 Dicembre presso la "Locanda Erbatici" si è svolta la tradizionale "Cena degli auguri" del Lions Club Lomellina Riva del Po.
Il presidente Ester Gabetta, nel porgere gli auguri a tutti i presenti, ha ringraziato i coniugi Fabrizio e Nella Imperiale, titolari del negozio ottico "Il Punto di Vista" di Sannazzaro de Burgondi per la cospicua donazione di occhiali nuovi per bambini.
Nel corso della serata si è svolta una Tombola benefica, il cui ricavato è stato donato al Dott. Claudio Daglio, presidente Oftal, per offrire un viaggio a un disabile nel prossimo Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes.
Angelo Chiesa

Ecco alcune immagini della serata


Carissimo
Elvio
Tantissimi auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a te e famiglia se ti è possibile estenderli anche a tutti i Sannazzaresi.
Angelo Chiesa

Ricambio gli auguri e li estendo a tutti gli amici del Blog.

23 dicembre 2008

La consulta per il commercio e lo sviluppo (volutamente) mancato


Dopo i cittadini, i politici e le istituzioni sul Blog sbarcano oggi i commercianti, uno dei pilastri della nostra comunità. Mi scrive Rodolfo Marinelli, commerciante in ottica di via Cairoli. Il Blog diventa sempre più il crocevia delle opinioni e delle idee, delle proposte e non solo delle proteste per far cambiare Sannazzaro.

Non conosco molto bene Marinelli, ma le poche volte con cui ho avuto a che fare come acquirente dei suoi prodotti, mi è sembrata una persona professionale, educata, pacata e obiettiva, senza pregiudizi e senza schieramenti faziosi. Tutte qualità che vengono palesate nella sua nota.

"Tra poco più di un mese entreremo in campagna elettorale per le amministrative a Sannazzaro, il mio auspicio è che coloro che si presenteranno nelle liste sia che siano di partito o che siano liste civiche portino proposte concrete ed attuabili sulle aspettative future del paese.
Sannazzaro deve diventare un paese vivo e vivibile per i cttadini. Si stanno attuando abbellimenti nelle varie vie e piazze, lavori che possono essere giudicati in modo favorevole, ma solo con la prospettiva che possano servire per ridare vita al luogo stesso.
Hai colto
la mia esternazione sul fatto che a Sannazzaro non vi sia nessuna consulta sul commercio, è da ricordare ai futuri aministratori che le piccole e medie imprese possono riqualificare il terrtiorio.
Sul progetto prospettato del centro commerciale o di un outlet sul territorio sono contrario, ma non perchè commerciante, visto che il mio settore può essere ben poco toccato, ma come cittadino a seguito di valutazioni fatte sulla necessità dello stesso paese.
Non si fa concorrenza in questo modo al monopolio dell'unico supermercato.
Progetti come questo non fanno che svuotare i paesei e si rischia la desertificazione.
Ci sono pareri favorevol e non, pertanto discutere sui vatantggi e gli svatnaggi che ne avrebbe Saannazzao porta ad un dialogo molto più aperto.
Bisogna dar vita alle vie del paese con impegno di tutti.
Se vive il commercio, vive il paese e i negozi illuminati rendono accogliente e soprattutto sicuro il centro urbano.

Mi auguro un maggior confronto con le parti sui problemi importanti e voglio ricordare agli attuali amministratori che sono quattro anni che chiedo con lettere firmate e protocollate la convocazione della consulta per il commercio e anche un incontro con la giunta sul possibile centro commerciale, ma risposte niente.
Forse un maggiore dialogo sarebe più utle, vedreo sul PGT se ci saranno confornti.
Molto altro ci sarebbe da dire ma ormai aspetterò l'apertura della campagna elettorale".
Rodolfo Marinelli"

Caro Marinelli, posto cheil commercio è in crisi dovunque e l'invito a consumare di più lascia il tempo che trova visto che gli stipendi sono sempre gli stessi (quando non diminuiscono),
sul timore del centro commerciale dormirei tra due guanciali, in quanto
non si farà mai (lo scrissi 2 mesi fa).
Sono diversi i motivi per cui stare tranquilli : 1) Il PGT non lo prevede 2) la crisi bloccherà per almeno 2-3 anni gli investimenti 3) i nostri attuali politici (tranne Abela) non lo vogliono.
Molti amministratori fanno il pesce in barile, non dicono nulla e quindi de-facto sono contrari e passano così dalla parte di quelli che difendono il commercio locale. Possono prendere in giro gli sprovveduti, ma non me e i lettori del Blog.

Il motivo per cui sono contrari è lo stesso perchè non hanno mai veramente agevolato lo sviluppo del paese: la paura di vedere diminuire il proprio consenso elettorale a causa di chi arriverà in paese senza passare da via Mattei.
Provate a pensarci: nuove attvità/insediamenti significa nuove persone che arrivano in paese e sono persone che con ENI non c'entrano nulla.
I capibastone della politica sannazzarese perderebbero potere, il loro pacchetto di voti storici verrebbe ridotto dai nuovi arrivi che con occhi più genuini valuterebbero i politici con l'approccio del cittadino-contribuente-elettore che deve votare le persone capaci e non coloro a cui ha chiesto magari dei favori.
Non vogliono nuove attività produttive perchè perderebbero l'intermediazione con la raffineria, per tutto : per i fondi pubblici, per le assunzioni locali, insomma vedono l'allargamento della base produttiva come la peste bubbonica: vade retro!!

Chiaro? Ecco perchè forse si farà un supermercato, ma non il centro commerciale. Ma non voglio sentire dire in giro che non lo fanno perchè il politico tal-de-tali ha a cura il commercio locale: La motivazione vera l'ho già spiegata sopra.

Caro Marinelli tu parli delle piccole e medie imprese, ma chi ci amministra non ha particolari occhi per queste realtà, hanno occhi e orecchie solo per la grande industria.

Detto tutto ciò, però, va riconosciuto che questi stessi politici sono quelli che hanno giustamente voluto l'investimento per riqualificare il centro.
Non so se lo hanno fatto con il solo scopo del restyling o hanno inteso la spesa come tentativo di rianimare le zone del centro.
Tu hai detto bene e lo dissi anch'io tempo fa che i nuovi lavori possono dare più vivibilità e quindi più sicurezza e questo è onesto riconoscerlo a chi ci amministra.
E mi dispiace che molti cittadini si attardino ancora a polemiche su "c'era ben altro da fare", oppure accampano altri motivi per fare polemiche.
So bene che è stata fatta questa spesa per dare un segno tangibile del fatto che i soldi di ENI vengono spesi per il paese (te vust, spenden i danè parchè al ghe i vutasaiun...) . Ma è un dettaglio. Voglio dire capitalizziamo questo fatto. Chissenefrega la motivazione per cui loro hanno inteso spendere così i soldi, l'importante è che per il centro del paese finalmente si siano spesi i soldi. Adesso è la comunità che deve risollevare le sorti di via Cairoli.
Come commercianti (lo so è un sacrificio) dovreste forse promuovere iniziative, non tanto degli sconti sulle vendite, ma proprio momenti conviviali. Io penso come sarebbe bello se nella via Cairoli chiusa al traffico si potesse assistere magari a spettacoli di artisti da strada, piccoli complessi magari formati da ragazzi del paese o altro. Li avete proposti? Cosa vi hanno risposto? E chi vi ha risposto?
Certo il luogo idoneo a proporre ciò e a discutere di tutte le problematiche del commercio è la consulta per il commercio che però non c'è.

Cosa farebbe un assessore al commercio capace e competente: mappatura dei punti vendita del paese dal quale si rileva lo "scoperto". Voglio dire, in paese non c'è un posto dove si venda materiale per elettronica/computer, oppure una libreria o altro.
Con i commercianti si discuterebbe su come rivitalizzare il commercio, su iniziative comuni, sul problema della sicurezza sentendo i commercianti che sono lì sul campo, si co-finanzierebbero iniziative (tipo mercatini, manifestazioni etc.). Certo i commercianti devono metterci del loro.

L'obiettivo è sempre lo stesso ed è un obiettivo da "P"oitica : garantire la libera e sana concorrenza a vantaggio dei consumatori, ma contemporaneamente evitare di desertificare il commercio locale. Difficile eh? Bè, ci vogliono delle menti fine .....

Se penso che a Sannnazzao posono gravitare circa 10.000 persone (area sannazzarese e domiciliati), c'è da incazzarsi come delle jene per la miopia che i politici attuali hanno sempre avuto nel considerare òe attività produttive locali. 10.000 persone sono una città. Una città che però non si è sviluppata. Ecco le potenzialità inespresse....

Per la consulta per il commercio, Vi do un consiglio, proprio adesso che stiamo entrando in campagna elettorale. Associatevi (se già non lo siete) e come associazione chiedete per un'ultima volta formalmente al Comune la nascita della consulta per il commercio . Se entro 1 mese non c'è risposta, abbassate le serrande, tutti o almeno chi aderisce, in segno di protesta e date massimo risalto alla cosa.
C'è un momento per il dialogo e un momento per la protesta.
Fate attenzione alle infiltrazioni politiche e comunque aspettatevi la reazione degli amministratori che vi accuseranno senza dubbio di politicizzare la cosa. La gente non è stupida e capirà. Anche questo fa parte del risveglio dell'opinione pubblica.

Il Blog resta come sempre a disposizione d tutti, ovviamente anche dei commercianti che hanno proposte ed idee ivese per migliorare la situazione in paese. Fate il solito passa-parola e spiegate a tutti i Vostri conoscenti che un'altra Sannazzaro è possibile.

p.s.
Ho il pessimo vizio di archiviare le cose: "A fine mese dovremo indicare i contenuti di massima del progetto per poi arrivare al bando e perseguire un innovagtivo processo di project-financing. ... siamo al decollo finale dell'iter......" 2 vasche, un bar, centro fitness, palestra spogliatoi, solarium, giardino. "

Era l'agosto del 2006 e il giornale la Provincia pavese pubblicava questo spot per la giunta e per il Sindaco che nell'intervista visto che c'era e visto che non costava nulla insieme a tutte le infrastrutture promesse poteva metterci anche una pista per go-kart, un locale per la lap-dance e magari anche un luna-park. In realtà, della piscina non si è più saputo nulla. La serietà di un'amministrazone è di valutare la realizzabilità e la sostenibilità di un impianto del genere e dopo, ma solo dopo, sparare sui giornali le promesse.

Ovvio che la Provincia si è ben guardata, dopo 2 anni e mezzo, di chiedere a De Battista che fine hanno fatto tali promesse. Ecco se qualcuno vi parla ancora della piscina, rispondete loro (compresi i politici) "ti te se 'n perdaball!"

Buon Natale a tutti!!!

19 dicembre 2008

Stima e potenzialità inespresse

Alcuni cittadini e anche alcuni lettori del Blog parlano di Sannazzaro come luogo inospitale dove sia difficile viverci.
Altri prefigurano scenari apocalittici, di degrado e di abbandono.

Quando a metà luglio ero pronto a lanciare il Blog, dovevo ancora dargli un nome.
Ci ho pensato un pò e alla fine "Cambia Sannazzaro" è venuto fuori da
solo, è sgorgato spontaneo.

Tanto spontaneo che mi chiesi: ma se io che abito in paese da pochi anni penso che Sannazzaro debba essere cambiata, chissà cosa penseranno i sannazzaresi doc, o comunque quelli che abitano qui da molti più anni.
Tanti,troppi parlano male del proprio paese e certamente quindi il termine "cambia" è adeguato alla realtà.
A distanza di quasi 4 mesi dal primo post, molti mi hanno parlato del Blog (bene o male), molti hanno commentato senza giudicare e molti hanno partecipato ai post e ai commenti relativi.
Ma cavolo nessuno, dico nessuno che mi abbia mai chiesto "Perchè quel nome, perchè Cambia Sannazzaro?"
Eppure me l'aspettavo. Tutti dico tutti più o meno inconsciamente sono convinti che questo è un paese che deve cambiare ed in effetti molti degli abitanti hanno poca stima del luogo in cui viivono...
E questo non è bello. Assolutamente!
Ecco, come mi ha detto una volta un amico, la differenza tra Sannazzaro e altri centri (Mede, ad esempio, dove anche lì ci sono i problemi) è che li gli abitanti stimano il loro paese da noi no.
Questo è molto importante, molto grave e tutti, politici e cittadini, dovrebbero chiedersi perchè.

L'opinione diffusa è che la colpa è dei soliti 4-5 politici che tengono il paese in mano (qualcuno dice per ... le palle) da anni.
Probabilmente questo incide. Anzi certamente e se questo è, la colpa in prims è proprio nostra che abbiamo permesso questa situazione di stagnazione.
Dove non c'è ricambio si creano le situazioni pericolose, il voto di scambio, il ricatto, le "conoscenze" assumono un valore più elevato della capacità e della competenza.
Questo è così ovunque non c'è ricambio, non solo da noi.
Eppure questa non è l'unica causa. Sarebbe troppo semplice.

Altcuni lamentano il fatto che a Sannazzaro ci sono pochi sannazzaresi doc. E questo è un altro motivo per cui le cose non vanno..... Siamo sicuri?
Mah..., nel 2008 parlare di "paesani doc" fa un pò sorridere.
Sannazzaresi doc sono anche molti dei politici sannazzaresi, così come lo sono molti dei cittadini che lavorano in Comune. Quindi se le cose non funzionano di chi è la colpa?
E poi io, ad esempio, non sono sannazzarese doc. Cosa devo fare?
No, la cosa è sicuramente più articolata.

Fateci caso: se a un sannazzarese (...magari doc...) gli mostri due cose identiche una fatta a Sannazzaro ed una no, la risposta in genere è che quella fatta fuori è meglio. Non importa dove!
Tutto è meglio al di fuori che da noi.
E incredibilmente chi non è nato qui o comunque chi non vive qui da sempre, ha un'idea migliore del paese che non i cosidetti sannazzaresi-doc.
Io mi sono fatto questa idea.
Posto che nessuno trattiene qui le persone con la rivoltella ecco cosa penso io della questione, sono tre punti utili a "riequilibrare" il giudizio troppo tafazziano che molti abitanti di questo borgo hanno del loro paese.
1) I paesi della Lomellina: Scaldasole è un paese che ha gli stessi svantaggi ambientali di Sannazzaro, senza averne i benefici. Ferrera, come la stessa Scaldasole, Mezzana Bigli, Galliavola, Cergnago, sono centri a "rischio desertificazione commerciale", non lo dico io, ma lo dice uno studio della Provincia di Pavia).
A Tromello è rimasta aperta una sola edicola. A Galliavola recentemente hanno festeggiato perchè hanno inaugurato la fermata del pulman.
Questo per dire che la nostra zona non è la Brianza o altre porzioni d'Italia particolarmente evolute. Siamo in Lomellina.
In più, parlando con alcuni commercianti (che hanno il polso della situazione e che si relazionano con i fornitori attivi anche in altri centri), Sannazzaro non è certo un comune dell'hinterland milanese, attivo e dinamico, ma comparando la nostra situazione con altri centri della provincia ne usciamo meglio noi.
2) Avere stima in se stessi non è un obbligo, ma aiuta.
Sannazzaro ha grandi potenzialità
, in particolare se paragonata con moti altri centri della zona dove i Comuni fanno davvero fatica a far quadrare i conti, paesi di 1000 anime o poco più destinati a sparire nel futuro, dove i giovani sono una sparuta minoranza rispetto agli anziani, dove ci sono centri trasformati in dormitori perchè tutti di giorno vanno a lavorare lontano e di sera rincasano e vanno a dormire.

Da noi la gente arriva in paese per lavorare. Capite che in Lomellina è un fenomeno unico che va apprezzato e stimolato.
E mi viene in mente quel politico-assessore adesso all'opposizione (o quasi...) e candidato certo nella prossima elezione comunale che propose di introdurre la "tassa di soggorno" per chi veniva in paese a lavorare durante la fermata della Raffineria. Una cazzata stellare: invece si dovrebbe lavorare per far si che questi lavoratori spendano i propri soldi in paese, altro che tassa di soggiorno. Occhio perchè il personaggio si candiderà, io vi avviso.
E a proposito di politici, chi non ha stima in Sannazzaro, ad esempio, può far tutto tranne una cosa: candidarsi alle elezioni. Se uno fa politica è perchè crede di poter cambiare le cose e quindi ha fiducia nel cambiamento e stima del paese. Se non è così sbaglia mestiere.
Il cambiamento vero riguarda tutti noi: impariamo a stimare di più il nostro paese, impegniamoci di più nel quotidiano per migliorarlo.
3) Detto ciò, è evidente che chi ha governato sinora ha fatto poco per migliorare Sannazzaro, per sfruttare le potenzialità che derivano dalla presenza di ENI ed è vero che a Sannazzaro le cose non vanno bene.
La questione sannazzarese è proprio questa: problemi da cittadina, ma servizi da paese.
Sviluppo, allargamento della base produttiva, nuovi insediamenti e migliori servizi. Ecco allora che certi effetti negativi, pur restando tali, verranno mitigati dai vantaggi dello sviluppo.
Ciò che i politici (tutti) non hanno saputo/voluto fare.

Ci sono due esempi, semplici, ma signifcativi per comprendere cosa intendo come polo di aggregazione del territorio.

Il primo è il Master Universitario: Sannazzaro diventa il posto in cui l'Università attiva una sessione di corsi per i laureati. Il secondo è la Corale Vivaldi che si è trasferita a Sannazzaro.
Sono due esempi per indicare come Sannazzaro può diventare polo di aggregazione per quella che già si chiama area sannazzarese, basta volerlo e basta non guardare sempre e solo all'Eni.

Nel frattempo, iniziamo noi dal quotidiano a migliorare Sannazzaro.

Come ? Semplicissimo. Non sporchiamolo, facciamo la raccolta differenziata, andiamo ed incazziamoci pure con il Comune, ma non solo per i soliti favori personali, la ricerca di un posto di lavoro (è il cancro di cui soffre l'Italia, il voto di scambio), la bolletta da non pagare etc.
Così facciamo il favore dei politici, i nostri dipendenti, pagati da noi.
Andiamoci, ma chiediamo migliori servizi, segnaliamo le cose che non vanno, rivendichiamo i diritti di cittadini e se non c'è risposta diamo pubblicità alla cosa.
Incazziamoci perchè non si sa nulla del Centro commerciale, perchè non riusciamo ad avere un paese pulito o perchè il parcheggio abusivo è dilagante.
Dobbiamo ritornare a fare i cittadini veri, quelli con la "C" maiuscola.
Va bene lamentarsi ma ognuno deve chedersi prima se ha fatto il suo dovere di cittadino, compreso il diritto di chiedere ed incazzarsi, ma il dovere di farlo a faccia scoperta.

La società civile , l'opinione pubblica che si risveglia, si fa sentire e orienta le scelte politiche, come faremo noi con la prossima iniziativa "programmiamoci".

Lo dico chiaramente a chi ha scelto di lasciare Sannazzaro per andare in qualche paesino dei dintorni: ha fatto una cazzata. Invece noi che restiamo dobbiamo lavorare e impegnarci per migliorare il nostrop futuro.

Il Blog, nel suo piccolo, ha anche questo come scopo. Dare la sveglia all'opinione pubblica con il passa-parola.
Poi, credetemi, il cambiamento politico verrà da sè.

p.s.
La proposta di Airoldi (pubblicata nell'angolo di Vittorio) di avanzare proposte per cambiare il panorama politico sananzzarese ha avviato il dibattito.
Già in alcuni commenti, qialche lettore del Blog ha manifestato la propria disponibilità a mettersi in gioco.
Adesso scrive Pietro Signorelli, attualmente consigliere comunale della Lista "Alternativa per Sannazzaro". La piazza virtuale di discussione del Blog è disponibile a tutti.

16 dicembre 2008

Conflitti di interessi e di idee

Non avevo programmato questo post, ma visto che dai commenti il tema del
conflitto di interessi è esploso, bisogna parlarne.

Bisogna parlarne perchè lo chiede la gente ed i lettori del Blog.

Qualcuno nei commenti del post sulla risposta dell'Assessore Abela sul Piano di
Emergenza
mi ha accusato di voler censure i commenti sul presunto conflitto di interessi dello stesso Abela. Io ho detto che non tollererò in futuro commenti delicati come questo senza che i commenti siano firmati.
E poi, ragazzi, non diciamo cazzate.
Essere accusato proprio io di censura, proprio io che ho lanciato il Blog per poter permettere alla gente di discutere di tutto e liberamente. Non diciamo cazzate, lo ripeto.
Qual'è il vero valore aggiunto di una notizia-denuncia lanciata in un paese di 6.000 abitanti, dove quasi tutti conoscono quasi tutto?
Il vero valore aggiunto non è ribadire il concetto già noto, lo stato evidente dei fatti. Cioè va bene anche questo, ma il vero plus della denuncia, sta nel dichiararsi apertamente senza timore, nel far si che la gente inizi a capire che esistono sempre più persone che manifestano apertamente le proprie convinzioni.
Le cose come vanno a Sannazzaro?
Pubblicamente bene, privatamente meno bene.
Perchè? Perchè si ha paura ad esporsi, si ha il timore di qualche rappresaglia, si ha lo scrupolo della prudenza di evitare di dire cose contro qualcuno perchè "un domani non si sa mai" oppure perchè quel qualcuno ha dato una mano a sistemare certe situazioni o ad agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro di qualche conoscente o altro. E allora si è ricattabili. E poi c'è chi ha interessi in imprese, in associazioni e quindi si guarda bene dal palesare le proprie posizioni.
E' fondamentale che le cose devono essere dette per quello che sono: quelle negative e quelle positive associandone i protagonisti della politica locale senza pregiudizi e senza prese di posizione precostituite.
Questa è la vera libertà. Questa è vera democrazia.
Adesso siamo semi-liberi, siamo auto-censurati, caro anonimo-pacio altro che censura, siamo noi che ci mettiamo il bavaglio alla bocca, siamo noi che ci incazziamo solo a metà, che continuiamo a ribadire le cose che non vanno ma che facciamo ancora fatica a metterci la faccia ed il nome.
Per spezzare questa situazione è nato Cambia Sannazzaro, per organizzare l'opinione pubblica comatosa e smuoverla dallo status-quo, per aiutare il ragionamento sui fatti, sui dati e non sui pregiudizi, per attivare lo scambio di informazioni.
Nel Blog (nella sezione a destra) sono riportati alcuni dati su Sannazzaro, le opinioni dei politici, i sondaggi dei lettori e la customer satisfaction.
Non li ho inseriti a caso, da un lato sono un modo per stimolare la gente a contribuire con le opinioni ed esprimere il livello di gradimento sui diversi temi, dall'altro vorrei che la gente utilizzasse i dati che ho inserito come base per le discussioni.
Dove girano le idee e le opinioni, la società cresce.
Cambia Sannazzaro vuole cambiare la mentalità, prima ancora che la politica.
Chiaro?
E adesso veniamo al "caso" Abela.

L'Assessore Abela ha, tra le altre, anche la delega all'urbanistica.
Esiste un magazzino edile con lo stesso nome in via Alessandria.
Esiste un'impresa edile che riporta lo stesso nome.
Penso che entrambe le attività siano intestate a parenti dell'Assessore.
Questa è la situazione.
A fronte di questo, alcuni lettori del Blog hanno commentato l'anomala situazione di cui sopra.
Ripeto quanto ho già esposto in un mio contro-commento.
In democrazia si è liberissimi di dire ciò che si vuole, assumendosene ovviamente le conseguenze.
Tutti a Sannazzaro conoscono questa situazione.
Tuttavia volevo ricordare che a Sannazzaro non esiste solo il magazzino edile di Abela e che esistono anche tante altre ditte edili.
Si è liberissimi, per convinzione, per opportunità o anche solo per principio di rivolgersi ad attività imprenditoriali diverse rispetto a quelle che riportano lo stesso cognome dell'Assessore. Parliamo di affari privati, di soldi spesi dai singoli cittadini.
Sarebbe molto grave se gli appalti pubblici fossero orientati verso le imprese in oggetto, ma sinora non è avvenuto.
Quindi, se esiste il presunto conflitto di interessi, questo avviene alla luce del sole.
Voglio dire che chi ha votato Abela sapeva benissimo delle attività produttive che in paese riportano il suo cognome.
Trovo, ad esempio, molto più subdolo il conflitto di interesse indiretto, dove non compare il nome del soggetto in questione, dove magari a beneficiareè un socio d'affari o roba simile.
Detto questo, penso anch'io che Abela farebbe meglio a ricoprire altre deleghe nell'ambito della giunta.
E penso che all'Assessore Abela bisognerebbe rimproverare soprattutto il cattivo funzionamento del Servizio di Polizia Locale, come è apparso evidente dai lettori del Blog.

Quello che non è giustificabile, in ogni caso, è che si inseriscano certi commenti con l'anonimato.
Troppo comodo.
L'anonimato fa perdere al commento l'efficacia e la credibilità.
E l'hanno capito molti dei lettori del Blog che invece firmano ciò che scrivono.
Quindi giusto rilevare il "caso" Abela, ma sbagliato farlo in questo modo.
Non si cambieranno mai realmente le cose se contiuamo a parlare indossando la maschera.
Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno, supportate dai fatti e dalla ratio. Proprio come sta facendo il sottoscritto, che però ci mette anche la faccia ed il nome. E come l'hanno fatto gli altri amici del Blog, comuni cittadini o politici.
Il Blog è un mezzo di comunicazione aperto ed utilizzabile senza censura da tutti.
Chiedo troppo, se almeno per certi argomenti delicati, i commenti devono essere firmati con nome e cognome? A me non sembra.
E poi, scusate, ma è una regola che mi sono imposto a mio insindacabile giudizio.

Infine ad Abela bisogna dare atto di aver riconosciuto nel Blog un interlocutore.
Abela, lo ricordo, è l'unico che si è espresso a favore dell'apertura dei grandi punti vendita. Si può essere contro o a favore, ma lui si è esposto.
Altri assessori no. Noi li paghiamo per decidere, per dire cosa ne pensano delle grandi questioni del paese e loro ci tengono nascosto il loro parere, che trattandosi di Assessori, Sindaco e ViceSindaco non mi sembra che conti poco.
Abela aveva promesso al Blog di informare sullo stato dell'arte del Piano di Emergenza. L'ha fatto annunciando per primavera la produzione di una brochure per la popolazione sui rischi industriali.
E il Blog, prima delle elezioni, chiederà il riscontro ad Abela di questa promessa.
Il Blog resta a disposizione dello stesso Abela ch può, ovviamente, liberamente replicare e così contribuire a chiarire ai lettori del Blog la sua posizione sul presunto conflitto di interesse.
Una questione che, mi si consenta e visto che ci siamo, potrebbe essere estesa anche in ambito ENI: si può governare serenamente il Comune di Sannazzaro, una company-town, ed essere contemporaneamente dipendenti della più grande industria del territorio ?

12 dicembre 2008

Ma che fine ha fatto la consulta per il commercio?


Il Blog si diffonde eccome.
Ogni post viene commentato da Voi, lettori-cittadini-contribuenti.
Vengono fuori le proteste ma anche le idee e queste ultime sono il vero valore aggiunto di Cambia Sannazzaro.
Prendete, ad esempio, il post su San Bernardino: avete aggiunto dettagli e risvolti nei lavori della passata sistemazione e avete indicato la pericolosità di procedere con l'apertura della strada alla Costa (prevista dal futuro Piano del Traffico).
E avete fatto capire ancora meglio a me, che sannazzarese lo sono appena da qualche anno, l'importanza di San Bernardino per la comunità.
La piazza virtuale si consolida grazie a tutti Voi.
PreparateVi ad indicare i punti del programma elettorale: sarà richiesto a chi si candida di recepirli, di farli propri.

Oggi parliamo di commercio, anzi dei commercianti sannazzaresi per i quali già in passato ho definito la loro attività come fondamentale per la vita del centro del nostro paese.
In questi giorni pre-festivi ho girato per la zona del centro un pò più spesso di quanto non faccia nel resto dell'anno.
Ho girato a piedi.
E devo dire che la nuova pavimentazione, unita agli addobbi natalizi, favorisce l'approccio del pedone a svantaggio dell'automobile. Trovo più piacevole passeggiare per via Cairoli.
Girando a piedi, l'occhio viene appagato dall'atomosfera natalizia e dal salto di qualità che i lavori di rivalutazione urbanistica stanno dando alla zona.
Qualcuno dice che i sannazzaresi sono abiutati a girare in macchina.
Forse è vero adesso, ma tutti devono essere coscienti che arrivare davanti al negozio con l'auto sotto il sedere è una pessima abitudine. Invece è tutta salute lasciare l'auto nei parcheggi e fare due passi, è un approccio peraltro che segue la tendenza esistente oramai dovunque.
E di ciò si stanno convincendo, e ne sono contento, anche i commercianti.
Stanno apprezzando i lavori, il porfido che da dignità, ad esempio, a via Cairoli, la strada principale di Sannazzaro.
Tutto bene quindi?
Non proprio.

Un commerciante mi ha detto che è da molto tempo che la commissione per il commercio a Sannazzaro non si riunisce.
C'è la consulta per l'ambiente, quella sportvia, quella sociale etc..
Ma quella del commercio è missing. Che fine ha fatto?
I commercianti
, se da un lato hanno digerito i lavori in centro e hanno capito che più una zona è dignitosa più ci si va volentieri, non capiscono invece il perchè della latitanza di tale consulta.
Il commercio, non solo a Sannazzaro, è in crisi
. L
o è per via della crisi drammatica che si sta abbattendo dovunque e lo è per la concorrenza dei grandi punti vendita.
Ho rassicurato il commerciante sul centro commerciale : non si farà mai. E questo nonostante
i sannazzaresi hanno detto di gradire nuove aperture.
Mentre la maggior parte della giunta continua a fare il pesce in barile e su questo ultimo aspetto c'è da incazzarsi non poco.

Chi governa il Comune lo fa perchè noi li abbiamo votati. Lo fa perchè le nostre tasse servono anche (e giustamente) a retribuire chi opera per la comunità.
E allora, li abbiamo delegati noi, paghiano loro lo stipendio: avremo diritto di sapere cosa diavolo hanno in testa relativamente ai supermercati, otulet, oppure no?
Non mi interessa qui sapere se sono pro o contro: voglio solo sapere la loro opinione qualsiasi essa sia!
Chiedo troppo?

In ogni caso, l'apertura dei nuovi punti vendita, la rivitalizzazione del centro, le campagne promozionali per le feste, la possibilità di chiusura nel periodo estivo di via Cairoli: sono tutti temi che andrebbero trattati da una commissione per il commercio.
Commissione, che vederebbe partecipare i commercianti, i consumatori, la pro loco e l'assessorato al commercio.
Da un lato c'è l'esigenza della salvaguardia del piccolo commercio e quindi della vitalità del paese, dall'altro c'è il rispetto per i consumatori che chiedono concorrenza e libertà di scegliere. Questo è il pane della Politica, o almeno dovrebbe esserlo... Risolvere tali questioni.
Cosa fare? Caro Assessore Schiaretti (delega al commercio) che soluzioni adottare per tale problema?
Per questo tema e per quello della crisi, la consulta per il commercio sarebbe idonea a trattare soluzioni e proposte fatte da commercianti e cittadini.
Volete sapere cosa penso io della cosa?
E' sempre il solito problema dello sviluppo mancato.
Nessun politico sinora ha mai seriamente voluto (o è riuscito ad attuare) uno sviluppo delle attivià produttive del paese. E' un dato di fatto ed è la principale responsabilità dei politici che hanno governato Sannazzaro, ieri e oggi. Tutti.
Ci si è appiattiti sempre e solo sull'ENI, non si è mai cercato veramente di allargare la base produttiva.
Sannazzaro è ancora il paese "della" raffineria. E' una company town, una città industria.
Ecco ai politici locali, attuali e futuri, una cosa occorre chiedere a gran voce.
Per sfruttare tutte le potenzialità (e ce ne sono tante) che nascono dalla presenza di ENI sul territorio e per produrre maggiore benessere, Sannazzaro deve diventare il paese "con" la raffineria. Nel cambiamento di questa semplice preposizione c'è il futuro del nostro paese.
Nel frattempo Vi raccomando di sostenre il commercio locale, frequentando in questo periodo natalizio i negozi del centro e di via Cairoli.
E a tal proposito, i commercianti hanno attivato una campagna promozionale che prevede sostanziosi sconti sugli acquisti.



A distanza di 3 mesi dall'apertura è tempo di primi bilanci per il Centro
di Aggregazione Giovanile.
Avevo scritto un post il 12 settembre, proprio alla vigilia dell'inaugurazione della struttura ospitata all'interno del Centro Polifunzionale di via Marconi.
Mi avevano interessato i commenti che si sentivano dire in giro:
il CAG avrebbe fallito l'obiettivo.
Volevo capire se era una critica fondata e ragionata oppure in quel sentiment negativo c'era la protesta che troppo spesso inizia ancora prima di verificare il reale stato delle cose.
I commenti inseriti nel Blog e raccolti tra le persone, facevano perlopiù riferimento ad un altro tentativo fatto in precedenza di creare uno spazio per i giovani, allocato presso la Biblioteca e gestito da volontari.
L'esperimento a breve fallì per carenza di personale.
Capii bene quindi il perchè di tale dubbiosità presente tra i cittadini e tuttavia nel mio post, pur non conoscendo affatto le caratteristiche del nuovo Centro, avevo posto le due condizioni essenziali perchè le attività procedessero bene.
1) Personale professionale addestrato e pagato: nel 2008 il volontariato da solo non può far fronte a certe situazioni complesse, come l'intrattenimento degli adolescienti, notoriamente l'età più difficile per una persona.
2) Nonsolobar, ovvero nei locali del CAG poter svolgere diverse attività.
In effetti il personale di una Cooperativa (peraltro locale) e le attrezzature disponibili, tra cui computer con accessi ad internet, hanno sinora risposto alle due condizioni di cui sopra.
Certo non mancano i problemi, diciamo di "ordine pubblico..." ma del resto gli adolescienti sono per natura esuberanti.
L'importante è che non si superi mai il limite imposto.
Infrastruttura adeguata e personale adeguato.
Per il momento il Cag sembra funzionare e paradossalmente l'indicatore più attendibile è forse l'aspetto più "negativo" della vicenda.
Per il principio dei vasi comunicanti, molti ragazzi si sono trasferiti dall'Oratorio al Cag.
Quando l'Oratorio, magari grazie anche alla prossima riapertura dei locali dell'ex cinema, tornerà ad attirare la loro attenzione, allora il flusso si riequilibrierà.
Con l'impegno da parte di tutti, Comune, famiglie, ragazzi, la speranza è di aver trovato uno spazio per i giovani sannazzaresi, uno spazio in cui incontrarsi e frequentarsi, senza per questo dimenticare i locali pubblici ed i bar.
Il proseguimento per il futuro del Cag è legato alla volontà del paese e per il momento dovremmo essere contenti della cosa.
La volontà e l'impegno di tutti per proseguire con l'esperimento del CAG, apportando le eventuali modifiche e proponendo i suggerimenti costruttivi è uno degli indicatori con cui si dimostra se una comunità è matura o meno.

10 dicembre 2008

Grido di dolore per San Bernardino

Ecco quello che Vi raccontavo nell'ultimo post. Il gruppo di cittadini che ha scelto Cambia Sannazzaro come canale di comunicazione per esternare una preoccupazione relativamente ad uno dei simboli del nostro paese.

La Chiesa di San Bernardino, officiata dalla Confraternita dei Disciplinati; esistente già nel '600 fu ristrutturata nel 1782 dal marchese Luigi Malaspina, che ne finanziò i lavori.
La facciata dell'edificio è fatta in mattoni a vista con un frontone neoclassico e l' interno è ad aula unica, ritmato da lesene in finto marmo con capitelli ionici in stucco.
La decorazione ad affresco è opera di Paolo Maggi, pittore sannazzarese attivo attorno alla metà del secolo scorso fra Lomellina e Casalese; egli è anche l'autore dei due quadri agli altari laterali: un' Adorazione dei Magi e un dipinto con La Vergine, S. Rocco e San Sebastiano.
Nella Chiesa è conservato uno splendido organo Lingiardi. Il portale, recentemente restaurato, è costituito da formelle dello scultore Gasperini.
(dal sito www.sannazzaro.com)

San Bernardino che "lè lì, tac al quartier", da il nome anche alla prospicente via, ad un locale pubblico ed è indiscutibilmente uno dei simboli di Sannazzaro.
Proprio di fronte alla Chiesa ogni anno, al termine del settembre sannazzarese, si svolge la ormai famosa "cena sotto le stelle".
Tutto ciò per dire che la chiesa e la zona, sono da sempre un punto di riferimento per i sannazzaresi che vivono in un paese che, come la maggior parte dei centri lomellini, è abbastanza avara di opere architettoniche di un certo valore.
Forse Sannazzaro ne ha qualcuna di più e San Bernardino è una di queste.
Ho incontrato nei giorni scorsi un gruppo di concittadini.
Tutti i sannazzaresi sono affezionati a San Bernardino, ma loro, per motivazioni diverse, lo sono in maniera particolare.
Sono preoccupati e non poco ed il Blog da voce a tali preoccupazioni e ne amplifica il grido di dolore.
Il problema è che da qualche tempo si stanno verificando cadute di calcinacci e persino
di alcune tegole.
Lascio immaginare il rischio per l'incolumità delle persone e lascio immaginare l'ansia per chi ha a cuore il destino dello storico luogo di culto.
San Bernardino è stato oggetto di lavori di recupero circa 10 anni fa, lavori che hanno interessato solo il tetto e che sono stati progettati e diretti da Michele Debattista, l'attuale sindaco.
Ma dopo i lavori, si è assistito al distacco di parte dell'intonaco della volta che ha dovuto pertanto rimanere chiusa ai fedeli per un anno.
Non solo.
Ospiti, poco graditi, sono stati e lo sono ancora adesso i piccioni, quegli stessi volatili oggetto di uno studio da parte dell'Università di Pavia nel corso del 2003 che, tra le altre evidenze, riportava la necessità di proteggere con reti metalliche gli ingressi della Chiesa per evitare la nidifcazione e l'enorme quantità di guano depositato ovunque.
Lo studio, commissionato dall'Amministrazione Comunale, è costato alle tasche dei contribuenti qualche migliaia di euro.
Delle reti non si vide mai nemmeno l'ombra tanto che l'alta presenza dei volatili provocò successivamente lo sfondamento di alcuni vetri esterni, danneggiati dagli stessi volatili alla ricerca della via d'uscita dalla Chiesa.
I vetri, unitamente a qualche altra operazione di restauro, furono oggetto di un secondo intervento di recupero.
Chi ha pagato?
I primi lavori sono stati finanziati dalla Parrocchia, tramite l'accensione di un mutuo e di una sottoscrizione tra i sannazzaresi, mentre i secondi sono stati pagati sempre alla Parrocchia ma finanziati di fatto dal Comune, come detto precedentemente.
Adesso le transenne che vietano il passaggio nelle immediate vicinanze e che indicano molto bene il rischio che incorre l'Ente Parrocchia, sono il triste arredamento esterno che caratterizza San Bernardino ed ecco perchè il rammarico e lo sconforto per le migliaia di euro.
La mancanza del Presepe per il prossimo Santo Natale, completa il quadro desolante di uno dei simboli della sannazzaresità.
Cosa fare per far fronte a tale situazione?
Intanto non sminuire il problema, come invece ha fatto recentemente lo stesso Debattista (quest
a volta in veste di Sindaco).
Cosa accadrebbe se un coppo caduto dal tetto piombasse su un passante o su un mezzo mobile?
Chi, come si usa dire, andrebbe nelle grane?
Probabilmente il parrocco, in quanto San Bernardino è di proprietà della curia.
E' stata fatta una stima che parla di, largo circa, 35.000 euro per le opere più urgenti, tra le quali la messa in opera delle reti protettive.
L'edificio, come detto, è di proprietà ecclesiastica e quindi materialmente la spesa per il recupero deve essere effettuata dalla Parrocchia.
Tuttavia don Gialnluca adesso ha altre priorità: la chiesa Parrocchiale soffre anche lei e le crepe sul retro dell'edificio sono li a testimoniarlo.
Poi c'è la Casa Parrocchiale che va di fatto completamente ristrutturata. E poi c'è 'Oratorio, avviato al suo rilancio ma che necessita anch'esso di denaro fresco per il pieno recupero.
Una situazione, quella di San Bernardino, che si aggiunge quindi alla lista delle infrastrutture bisognose di intervento.
Siamo alla vigilia di due eventi importanti per la nostra comunità.
Il primo è il Santo Natale, ormai alle porte.
Il secondo sono le elezioni comunali, della prossima primavera.
Ecco in questo scenario lancio una proposta a questa Amministrazione, un'Amministrazione che con altri interventi sta contribuendo a modificare il volto di Sannazzaro: chiedere ad ENI un intervento finalizzato al recupero completo della Chiesa tanto amata dai sannazzaresi.
L'ENI potrebbe fregiarsi di aver investito sulla comunità, di aver speso dei quattrini per restituire agli abitanti di questo borgo della Lomellina uno dei suoi simboli.
Quegli stessi abitanti che potranno così percepire il beneficio della presenza in loco della multinazionale energetica e che ne saranno riconoscenti.
Sarebbe da un lato un bel regalo di Natale, dall'altro il termine di paragone per verificare chi ha a cuore veramente Sannazzaro ed i sannazzaresi.



Ancora la neve. Ma questa volta il servizio del Comune è sembrato preparato.
Devo dire che è già da un paio d'anni che avevo notato la cosa e anche oggi il Comune non si è fatto trovare impreprarato all'emergenza neve.
Nella mia via, estrema perferia del paese, alle 6,35 lo spazzanave era già
all'opera. Presto o tardi?
Tanto per avere un riferimento sia a Scaldasole (7.00) che e a Gropello (7.40) la neve era ancora presente e non rimossa nelle vie adicenti alla strada principale.
Speriamo poi che stavolta si ricordino anche di gettare il sale in prossimità del passaggio a livello di via del Contò, che dopo la recente nevicata si era trasformato in una pericolosa trappola di ghiaccio per pedoni e automobili.

E a proposito di Servizi comunali e del loro funzionamento Vi ricordo che è possibile partecipare alla prima Customer Satisfaction per misurare il livello di gradimento dei cittadini.

6 dicembre 2008

Piano Emergenza : Abela scrive al Blog

Sul Piano di Emergenza c'è una importante notizia.
Avevo chieso all'Assessore Abela di informare il Blog, e quindi i cittadini, sullo stato dell'arte rispetto al Piano di Emergenza Comunale.
Abela aveva preannunciato una risposta.
La risposta adesso è arrivata.

Prima però volevo raccontarvi questo. Il Blog si sta trasformando in Blob!
Qualche giorno fa un gruppetto di cittadini è venuto a trovarmi e mi ha chiesto di parlare di un problema. Non vi dico qual'è, lo saprete nel post che pubblicherò nei prossimi giorni. Diverse persone si rivolgono al Blog.
Ma in questo caso c'è qualcosa di nuovo di estremamente importante.
Queste persone non hanno internet e quindi non possono leggere il Blog.

Tuttavia hanno scelto anche Cambia Sannnazzaro per far conoscere il problema, lo hanno riconosciuto come canale di comunicazione, sanno che la gente lo legge.
Capite l'importanza. Il Blog-Blob si sta diffondendo, e questo grazie a tutti voi che leggete e commentate (anche gli anonimi...) e sta raggungendo il primo scopo: quello di diffondere le vere informazioni, di fare raccontare le cose alla gente non agli intermediari.

Il problema che vi racconterò lo hanno detto anche alla stampa. Ma hanno riconosciuto il Blog come mezzo di informazione. Stiamo scardinando lo status-quo informativo e stiamo contribuendo a rompere la cappa di omertà che purtroppo ancora c'è.
Ho letto dei commenti che mai mi sarei aspettato. Certo, molte sono solo proteste, ma altre sono anche proposte concrete di cittadini-contribunenti fatte ai nostri dipendenti, cioè ai politici inquilini provvisori di Palazzo Pollone.
Politici locali che leggono il Blog, come lo fa Gaetano Abela, che rispettando l'opinione pubblica ed il Blog, ha adempiuto all'impegno preso in precedenza.
Segniamoci chi ha rispetto dell'opinione pubblica e la informa, rispetto a chi non lo fa.

E badate, non entro per il momento nel merito della risposta di Abela, ma mi fermo a sottolineare come il Blog, grazie anche a persone come lui, sta facendo informazione con la "I" maiuscola.
Lo dico chiaramente ai tutti i politici, maggioranza ed opposizione: tra poco Cambia Sannazzaro pubblicherà due tabelline semplici, ma dirompenti. Contengono anche una check-list per chiedere a chi si candida di recepire nel programma elettorale le indicazioniche che i lettori del Blog riterranno importanti. Insomma il Blog diventa Lobby, una lobby in difesa di Sannazzaro.

Riassunto delle precedenti puntate su un tema,quello dell'emergenza industriale, che da noi è particolarmente sentito.
Sul Cambia Sannazzaro, quasi tre mesi fa, avevo scritto della possibilità
di
usufruire di contributi della Regione Lombardia per la redazione del Piano di Emergenza Comunale.
Era un modo per far risparmiare soldi della comunutà. Soldi nostri.
Poi avevo riportato
cosa si rischia, in particolare per chi abita nei dintorni
della raffineria (occhio alla mappa)
.
Gente, quindi occhio a dove vivete e fate girare la voce.
Non voglio fare del terrorismo, Il problema non è tanto cosa si rischia, ma che non si sa come comportarsi in caso di emergenza..
A seguito di questi due post,
l'Assessore Abela (delega per la Protezione Civile), aveva scritto al Blog , affermando il fatto che Sannazzaro fosse già dotato del Piano di Emergenza Comunale e anticipando l'invio delle informazioni relative.

E veniamo alla nota dell'Assessore Abela. Eccola:

"Egregio Vivaldini,
in relazione alla richiesta di informazioni sul Piano di Emergenza Comunale, facendo seguito a quanto già comunicato, debbo precisare quanto segue:
- il Piano di emergenza Comunale è stato approvato dalla Giunta con deliberazione n. 129 del 23 ottobre 2007;
- il PEC è composto di relazioni, allegati tecnici e cartografici in diverse sezioni: 1) Linee operative Generali; 2) Piano Stralcio Rischio Industriale; 3) Piano Stralcio: Rischio Infrastrutture di Trasporto; 4) Altre Emergenze quali il rischio idraulico, il rischio sismico, le
emergenze sanitarie e quelle zootecniche;
- il suddetto piano di emergenza è stato redatto in conformità alle linee guida della Regione Lombardia DGR 21/02/2003 n. 12200 e suddiviso in linee operative generali, allo scopo di trattare gli aspetti generali relativi al territorio, ai suoi rischi e di descrivere "la macchina
organizzativa" comunale (sistema di comando e di controllo, procedure di intervento) unitamente ad una serie di piani stralcio riservati a diverse tipologie di rischio.

- Ciò premesso per una corretta informazione, è evidente che lo strumento approvato costituisce un importante obbiettivo raggiunto dall´amministrazione comunale ( si tenga in conto che il precedente piano era stato approvato nel lontano 1996) che, però, rappresenta solo il punto di partenza nell´ottica della risposta che l´Ente deve dare in tema di
sicurezza della popolazione, prevenzione dei rischi e protezione civile in un territorio particolarmente caratterizzato come quello di Sannazzaro de´ Burgondi.
A tale proposito e in tale prospettiva, quest´anno si sono poste ulteriori iniziative quali la ristrutturazione della sede del GLPI di Sannazzaro, in fase di realizzazione e completamento, che ospiterà la sala di comando - SALA COM - che dovrà essere dotata di nuova ed
efficiente strumentazione e prevede sale più funzionali ed adeguate per gli operatori e i volontari.

Il prossimo obbiettivo, già in fase di pianificazione e che vedrà la luce nella primavera 2009, è la realizzazione di opuscoli informativi per la cittadinanza preceduti da serate di informazioni sulle caratteristiche del piano e sulle modalità di operatività e di
intervento in caso di eventi rischiosi.
Dare la massima diffusione possibile alle informazioni e notizie di pubblica utilità contenute nel Piano mediante la pubblicazione delle notizie principali nonché delle cartografie fondamentali è l´obiettivo che de ve essere perseguito. "

Due considerazioni.
Una nel merito: penso che per la popolazione la realizzazione di opuscoli informativi, che Abela preannuncia per la primavera prossima, siano un fondamentale canale informativo atto alla trasmissione dei rischi e dei comportamenti da assumere in caso di crisi. Aspettiamo con fiducia le brochure.
Mi permetto di suggerire che, in linea di principio, più una brochure è snella, semplice e chiara (come-venire-informati e cosa-fare-in-caso-di) e più sarà consultata dalla gente.
Altra considerzione di carattere generale.
Abela, aveva promesso l'inoltro di una nota sul PEC e questo ha fatto.
Al di là delle parole, almeno sul Piano di Emergenza, questo è un fatto.
Ditemi, la stamp Vi ha mai informato veramente sulla cosa?
Fate il solito passa-parola.


Da oggi il Blog si arricchisce di una novità.
Vittorio Airoldi gestirà una rubrica, l'angolo di Vittorio, consultabile nella sezione a destra.

A Vittorio, gli auguri di buon lavoro.

2 dicembre 2008

Graziella Invernizzi scrive al Blog

Riporto una nota inviata dall'Assessore Graziella Invernizzi al Blog.
L'assessore è
risultata la più votata dai lettori di Cambia Sannazzaro tra i componenti dell'attuale giunta comunale

"Grazie.
Ritengo però che valutare i servizi alla persona solo considerando il pensionato sannazzarese (che per altro è ente autonomo) e la mancanza di sala prelievi per avis sia troppo restrittivo.
Il comune di Sannazzaro eroga servizi a tutta la fascia 0-99 (nido, scuole, CAG, assistenza domiciliare anziani, trasporto sanitario agevolato o gratuito, supporto al volontariato ecc.)oltre ad essere ente capofila del Piano di Zona del distretto di Garlasco, che comprende 27 comuni, e che eroga in forma associata voucher socio-assistenziali domiciliari oltre che gli interventi in ambito tutela minorile, dipendenze, lotta all'emarginazione e povertà, salute mentale, disabilità, utilizzando i trasferimenti del FNPS e FRPS.
Alla prossima
Graziella



La good new di oggi riguarda la trasparenza e l'informazione. E in un periodo di informazione in gran parte sotto controllo anche questo piccolo esempio ci può far sperare.
La TV di Sannazzaro (TeleRacconto), ha fatto passi in avanti.
Grazie alla Tv gestita dal concittadino Pietro Gatti, ieri sera ho potuto così assistere da casa all'ultimo Consiglio Comunale nel quale si sono dibattuti diversi temi importanti (tra gli altri Bilancio, completamento del Centro Polifunzionale, accordo con altri Comuni per l'integrazionme del Servizio di Polizia Locale).
Ritengo che, così come per la documentazione consultabile sul sito del comune, anche la possibilità di riprendere e diffondere lo svolgimento del Consiglio Comunale sia un buon esempio di trasparenza.
La speranza è che le riprese del Consiglio Comunale proseguano anche per il futuro.
La Sannazzaro che cambia passa anche dalla conoscenza reale che i cittadini-contrubuenti hanno della realtà in cui vivono.

28 novembre 2008

Gradimento assessori: Invernizzi la più votata, ma il migliore è quello che non c'è

I sannazzaresi lettori del Blog e cittadini-contribuenti si sono espressi sulla giunta comunale, inserendo complessivamente 70 voti in nemmeno 3 mesi.
Scientificamente parlando non è un "campione rappresentativo" dei sannazzaresi, tuttavia è pur sempre un'indicazione importante per tastare il polso della gente.
Il giudizio complessivo lo lascio giudicare a Voi e alla stessa Amministrazione e comunque dobbiamo essere contenti per come la gente ha contribuito alla rilevazione.

Complementare a questo, esiste la Customer Satisfaction sui servizi comunali (colonna a destra del Blog). Insomma alla fine avremo un quadro chiaro di cosa pensano complessivamente i lettori del Blog sull'intera amministrazione comunale.
E prima di snocciolare i dati, faccio presente la maturità dei lettori del Blog che non hanno generalizzato assolutamente. Anzi.
La domanda posta era semplice : "Sindaco e Assessori, dai il tuo giudizio
sulla giunta comunale. Chi ha operato bene?

Ecco i risultati (la somma delle percentuali non è 100 in quanto era possibile dare anche più di una preferenza): il 43% dei voti dice che nessun assessore ha operato bene.
In pratica il migliore assessore è quello che non c'è.
Suggerirei qualche riflessione a coloro che si ripropongono di candidarsi anche alle prossime elezioni.
Un dato che deve fare riflettere Amministrazione e cittadini.
Non esistono riferimenti con analoghi sondaggi del passato e poi comunque si può sempre vedere ovviamente il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ed è per questo che lascio agli amici del Blog le valutazioni dettaglio.
Mi permetto qui solo di individuare quelle che a mio avviso sono le motivazioni alla base delle singole rilevazioni.
La più votata tra gli assessori è risultata Graziella Invernizzi (cultura e servizi alla persona) che ha ottenuto il 30% dei voti.
Non è stata proprio una sorpresa.
Soprattutto nel campo culturale l'attività della Invernizzi si è contraddistinta per un numero rilevante e spesso di buon livello di iniziative proposte alla comunità, sia nell'ambito della Biblioteca che nel campo teatrale e musicale.
Relativamente ai servizi alla persona il giudizio forse è più articolato, dove accanto a situazioni postive, come ad esempio i servizi erogati dal Pensionato sannazzarese, esiste l'evidente sottovalutazione del fenomeno Avis (quadruplicati i donatori in due anni) con la mancata risoluzione dell'unità di raccolta per i donatori di sangue.
Secondo posto, ma distaccato, per Pierangelo Fazzini (bilancio, innovazione tecnologica, lavoro e sport): ottiene il 20%.
Personalmente credo che a Fazzini si debba riconoscere una certa vitalità nel campo delle nuove realizzazioni e nelle nuove opere che effettivamente hanno in parte modificato il volto di Sannazzaro, senza dimenticare gli interventi nel settore dell'innovazione tecnologica e della salvaguardia ambientale.
Tuttavia Fazzini rappresenta uno dei politici storici di Sannazzaro e questo, a giudicare da più di un commento inserito dai lettori del Blog, viene percepito come il segno di un immobilismo che non permette il ricambio della classe politica locale.
Anche la storica vicinanza all'Eni, se da un lato ha permesso di utilizzare i fondi per alcune siginficative realizzazioni, dall'altro è vista dalla gente come un difetto che fa assumere un atteggiamento troppo accondiscendente nei confronti del cane a sei zampe.
Terzo posto per Gaetano Abela (Urbanistica, Edilizia e Polizia Locale) che prende l'11% dei voti.
Vi dirò in tutta onestà che non pensavo che Abela potesse arrivare a questa percentuale, in considerazione del sentiment che ha la popolazione sul funzionamento della Polizia Locale, di cui Abela ha la delega.
Peraltro, l'assessore è stato tra i promotori del Piano Urbano del Traffico e dei nuovi arredi urbani del centro, due progetti che hanno fatto molto discutere in paese e che, comunque, stanno obiettivamente contribuendo a cambiare il volto a Sannazzaro.
Evidenzio anche come Abela sia l'unico assessore che si sia rivolto proprio al Blog dichiarandosi favorevole all'apertura di in nuovo Centro commerciale, rispondendo così a quella che è l'indicazione della maggior parte dei lettori di Cambia Sannazzaro.
Di contro, esiste la questione non risolta del Piano di Emergenza Comunale: esiste o non esiste? Il Blog è in attesa della nota che Abela ha preannunicato ormai più di un mese fa.
De Battista ha ottenuto un magro 8% e trattandosi del Sindaco, questo dato rimarca palesemente una certa lontananza rispetto alle grandi questioni che esistono a Sannazzaro.
E non parlo evidentememte solo del periodo in cui è stato purtroppo coinvolto nell'incidente stradale.
Questa assenza ha evidentemente pesato nel giudizio dei lettori del Blog.
Ultimo nella rilevazione tra gli amministratori è Amos Schiaretti (delega ai lavori pubblici, al commercio ed all'ambiente).
Schiaretti ha ottenuto solo il 7% dei voti.
In base alle opinioni e a qualche commento inserito nel Blog, per lui valgono alcune considerazioni fatte già per Fazzini, ovvero essere uno dei simboli dello status quo politico di Sannazzaro e rappresentare uno dei politici storicamente più vicini all'Eni.
C'è da dire, e questo a mio parere è un elemento positivo, che Schiaretti da sempre è stata una persona molto presente nella vita sociale sannazzarese e questo, probabilmente, è anche alla base del suo duraturo consenso elettorale.

Domanda delle cento pistole.
La maggior parte
dei voti è andata alle opzioni di "nessun assessore ha operato bene" e alla nuova figura politica "Graziella Invernizzi". In pratica la maggior parte dei lettori non ha votato le figure tradizionali della politica sannazzarese.
Sarà un caso?




La good new oggi riguarda proprio Cambia Sannazzaro
Da qualche giorno è possibile accedere al Blog anche dall'enciclopedia on line Wikipedia.
Infatti, nei link previsti nella voce dedicata a Sannazzaro, è stato inserito anche il collegamento con il Blog che si unisce così agli altri collegamenti tutti sannazzaresi che i visitatori possono attivare in Wikipedia: Blog sul dialetto sannazzarese, Sito dell'Avis Sannazzaro, Sito della Croce d'oro Sannazzaro, Sito del Gruppo Podistico AvisAido Sannazzaro e il sito Culturale sannazzaro.com.
Ricordo che chiunque disponga di minime conoscenze html (linguaggio internet) può inserire nella libera enciclopedia note ed informazioni che aiutino chi volesse approfondire la conoscenza del nostro paese.
L'importante è il rispetto delle regole di compilazione.

25 novembre 2008

Gli "altri" nostri dipendenti

Giustamente quando si parla di "nostri dipendenti", si fa riferimento ai politici che hanno cariche pubbliche (dal Presidente della Repubblica fino al consigliere del più piccolo comune). Svolgono le funzioni per cui sono stati nominati dalla gente percependo uno stipendio pagato dalla gente.

Ci sono però anche altre persone pagate con i soldi delle nostre tasse. Anzi sono la stragrande maggioranza, sono i dipendenti pubblici.

Alcuni mesi fa parlando con un amico a proposito dei Servizi del Comune, mi disse :
"Sai, fin che polemizzi con i politici va bene, c'è l'abitudine a parlarne male. Ma non toccare i dipendenti comunali, ti addentri in un ginepraio..."
Ed in effetti dai commenti del Blog si ha proprio questa sensazione.
I responsabili (nel bene e nel male) del buon funzionamento della macchina comunale sembrano essere i politici. E' vero solo a metà.
Se i servizi funzionano bene o funzionano male è dovuto anche agli altri nostri dipendenti, cioè coloro che lavorano in Comune.
In Comune i politici-assessori dettano le linee guida, decidono dove spendere i soldi, programmano gli investimenti etc.
I dipendenti comunali, sono quelli che fanno invece funzionare la macchina comunale, che mettono in pratica le direttive degli assessori.
Esistono settori che funzionano bene, altri così-così e altri che erogano un servizio scarso.
Nella colonna a destra c'è la prima Customer Satisfaction dei servizi erogati dal Comune: il Blog chiede ai sannazzaresi di esprimere una valutazione sui gradimenti dei 5 servizi in cui è suddisivisa l'amministrazione comunale.


Penso che questa indagine sia molto importante e lo sia in particolare per gli amministratori (politici) che hanno così una prima rilevazione su cui poter riflettere ed agire per cercare di migliorare, laddove ce ne fosse la necessità, l'efficenza dei dipendenti pubblici.
E il tema non è legato alla lotta contro i fannulloni del Ministro Brunetta, lotta secondo me giusta perchè cerca di riportare in una situazione "accettabile" il comportamento di troppi dipendenti pubblici che nel corso degli anni hanno preso il proprio lavoro d'ufficio come un ritalgio di tempo della loro giornata.
Cosa che, a onor del vero, è riscontrabile anche nel settore privato.
Però, per il fatto che i fannulloni pubblici sono pagati da tutti, questo provoca un giramento dei cosiddetti ben superiore.
Peraltro sarebbe interessante che lo stesso Brunetta, verificasse anche l'assenteismo dei parlamentari, così giusto per completare il lavoro... Ma questo è un altro argomento.
Non ho motivo di dubitare (salvo prove contrarie) che a livello comuale l'assenteismo sia un elemento marginale. Non è questo che vuole misurare la rilevazione.
Con la Customer Satisfaction dei servizi comunali i cittadini-contribuenti possono dare il loro giudizio per ogni servizio del Comune, cercando sempre di valutare quello specifico servizio e mai generalizzando.
Ovvero possono indicare se a loro giudizio il singolo Servizio funziona o meno.
Penso che tale rilevazione possa essere utile anche alla giunta comunale che può così intervenire permigliorare i servizi.
E' ovvio che in quest'ultimo caso "volere-è-potere."

Cari amici del Blog, inserite il Vostro giudizio e fate il solito passa-parola.




La
good new riguarda proprio l'amministrazione pubblica.
La trasparenza sembra aver influenzato positivamente anche il nostro Comune..
Sul sito ufficiale è infatti possibile prendere visione degli incarichi esterni dell'anno in corso pagate con i nostri soldi.
Consiglio agli amici del Blog di consultarlo.

23 novembre 2008

I nomadi se ne vanno : Ringraziamenti e qualche suggerimento


Gli amici informano il Blog: i nomadi (gli invasori) se ne sono andati. Il parcheggio dello stadio è adesso libero e il Comune ha installato delle catene provvisorie per chiudere l'ingresso all'area.

Adesso che l'emergenza è passata, vale la pena fare alcune considerazioni.
Anzituto i ringrazimenti
Voglio qui ringraziare (l'ho già fatto personalmente molto volentieri) il cittadino che si è opposto all'invasione dei servizi sanitari del campo sportivo quando i nomadi, il 18 novembre, sono arrivati.
Grazie a nome di tutta la comunità per questo gesto di coraggio.
Spero che i ringraziamenti gli siano pervenuti anche dalle istituzioni.
E' un ottimo esempio di come i cittadini devono iniziare a scendere in campo direttamente per difendere i propri diritti, le proprie infrastrutture. In ultima il proprio territorio.
Non faccio il suo nome, ma credo che non sia difficile capire chi è la persona.
Va bene protestare e lamentarsi, ma ci sono momenti in cui è sacrosanto intervenire direttamente per la tutela del territorio. Chi, se non coloro che vivono in un posto, è maggiormente interessato alla situazione? Questo a prescindere da cosa faccia o non faccia il Comune.
Avevo detto che questo era il momento per tirare fuori le palle. Bè, forse una volta tanto siamo riusciti a far rispettare la legge, ottenendo il rispetto dell'ordinanza di sgombero. Ocorre riconoscere che il Comune ha fatto la sua parte.
Passiamo ai suggerimenti
, perchè, vedete, il punto è che questi personaggi
torneranno.
Ve lo sottoscrivo qui.
Il tam tam è già partito, hanno trovato l'area adatta, asfaltata, all'ombra e nuova anche si.
La zona, anni fa, prima che fosse recintata, prima che si realizzasse il parco giochi adiacente al campo sportivo era luogo abituale di ritrovo per gli zingari.
Poi la recinzione, la creazione di un'area a verde attrezzata ha fatto si che l'area uscisse dalle mappe dei luoghi destinati ad accampamento abusivo dei nomadi.
Adesso, evidentemente dopo la creazione dell'utilissima arera a parcheggio riservata ai frequentatori del campo sportivo, è ritronara ad essere una delle possibile tappe in cui i nomadi ritengono di poter sostare.
Manca l'acqua, la corrente, i servizi.
Per loro sono un dettaglio. Ritengono che gli abitanti della zona e la vicinanza dello stadio possano colmare queste carenze.

Certe situazioni devono essere stroncate sul nascere.
Se non si interviene subito, nascono i ghetti, nascono le aree storicamente disagiate e degradate. Insomma le situazioni che marciscono e che conosciamo bene.
Cosa fare?
Bè, intanto un'ordinanza permanente che vieti la sosta ai nomadi, con dei bei cartelli in prossimità degli accessi al paese. Se già ci fosse questo divieto, esporlo n prossimità degli ingrssi in paese (vedi Gropello Cairoli). Se la giunta si oppone (chissà perchè...) a questo divieto che l'opposizione in Consiglio comunale si faccia sentire. Il Blog è anche a loro disposizione.
Poi l'invito alla cittadinanza a segnalare subito ai carabinieri e polizia locale la presenza di certi movimenti.
Proporre ad altri comuni (o alla regione ....o alla provincia) di valutare di attrezzare un'area ad uso consortile che sia isolata. E' assurdo lasciare i comuni da soli in queste situazioni che richiedono, invece, di essere affrontate in maniera sinergica e coordinata. Potrebbe essere la Provincia a farsene carico, ma sull'Ente Inutile o perso ogni speranza. Resta la Regione.
I nomadi non spariscono, torneranno e occorre organizzarsi.

Le catene non possono essere una soluzione, occorre vietare l'ingresso a queste carovane, occorre invitare la gente a segnalare quanto prima ai carabinieri o polizia locale il loro arrivo. Sono convolgi numerosi e molto visibili.

Detto questo, per evitare le solite idiote critiche di razzismo, ribadisco che il problema va risolto, dando loro ospitalità, ma in aree attrezzate, autogestite con verfica puntuale del rispetto delle regole pena lo sgombero.

21 novembre 2008

Via Cairoli : sull'arredo urbano e il commercio interviene Fazzini

Il Vicesindaco Pierangelo Fazzini scrive al Blog in merito al post sugli arredi urbani e commercio, pubblicato qualche giorno fa.

"Stiamo giustamente dando una mano ai commercianti interessati dai lavori supportando una px campagna promozionale in occasione delle festività.
Inoltre ci confrontiamo con ASCOM per altre forme di collaborazione.
Visto il blog, con alcune proposte che a dir il vero sono state oggetto di analisi (TARSU ECC.) suggeriamo comunque cautela nel lanciare proposte, vista la delicatezza dell'argomento.
Grazie per l'attenzione
p.s. A breve arriva il famoso cartellone con le fasi....
Saluti
Pierangelo Fazzini"

Benvenuto anche a Fazzini tra gli amici di Cambia Sannazzaro.
Il Vicesindaco, ispiratore dell'avanzamento tecnologico che ha caratterizzato il paese negli ultimi anni, si aggiunge ai numerosi politici locali che hanno già utilizzato il Blog come forma di comunicazione, percependone la straordinaria potenzialità in termini di contatto diretto con la comunità.
Il ViceSindaco fa riferimento alle proposte per alleviare le sofferenze del commercio esposte nel
post sugli arredi urbani e commercio.
Penso che sia dovere/diritto di ogni cittadino avanzare spunti ed idee per migliorare la situazione di un comparto in difficoltà, come quello del commercio locale.
Penso che sia poi compito dell'Amministrazione valutarne la reale fattibilità e dalle parole di Fazzini mi sembra che il Municipio stia già pensando di adottare alcune iniziative.
Bene. E' la prova che era quella del sostegno al commercio locale un'esigenza evidentemente reale.
Infine sulla comunicazione alla cittadinanza dei lavori (il cartellone con le fasi del progetto di cui Fazzini annuncia a breve la realizzazione) e' anche questa una proposta avanzata dal Blog con lo scopo di dare trasparenza e coinvolgere maggiormente i cittadini sui lavori in corso.

Il Blog resta ovviamente a disposizione anche dei commercianti, la vera spina dorsale del centro storico. Se entra in crisi il commercio della via Cairoli, entra in crisi il centro del paese ed in generale ne soffre l'intero tessuto produttivo di Sannazzaro.
Mi auguro che i nuovi arredi urbani possano in primis rilanciare e rivitalizzare le attività he gravitano intorno a via Cairoli e zone adiacenti.
Se così non fosse, la spesa per abbellire il centro sarebbe meramente un intrvento di restyling fine a se stesso. Non può e non deve essere solo questo.

p.s. L'amica Paola ci aggiorna sulla presenza dei nomadi e ci dice "he sono ancora lì, presso il parcheggio dello stadio" Vediamo per quanto tempo l'ordinanza del Sindaco resterà lettera morta. Poi alle "21.30 ulteriore info per comunicare che sono rimast 3-4 roulotte." Adesso che la tempesta (forse è passata), occorre tirare fuori le idee per evitare il ripetersi del fenomeno, che senza interventi si ripeterà tale e quale.

p.s. 2
A distanza di 3 mesi dall'apertura del Blog, sono stati 106 i commenti inseriti dai lettori nei 64 post sinora proposti.
Senza contare le note inviate direttamente via e-mail e i pareri raccolti nei sondaggi sinora proposti e nella customer satisfaction che invito i lettori a compilare.
La gente ha uno strumento immediato per dire la propria opinione, lanciare le idee o semplicemente sfogarsi con le proteste.
Il Blog da voce a tutti, anche a coloro che normalemte non riescono o non vogliono per vari motivi esprimere un parere.
Anche i politici locali hanno uno strumento che, senza pericolose intermediazioni, permette loro di chiarire le diverse posizioni sui vari temi proposti.
La somma di tutto ciò, (commenti, post, opinioni dei poltiici, sondaggi) da inequivocabilmente il polso di quella che è la reale situazione di Sannazzaro e dei suoi abitanti, cosa che i mass-media non riescono a fornire per svariati motivi.
Grazie
a tutti coloro che contribuiscono a diffondere il Blog con la loro attenzione quotidiana.
Già questo è un segno inequivocabile di cambiamento.