***Home - Blog Cambia Sannazzaro***

13 ottobre 2008

Cari Sannazzaresi, rischio certo comportamento incerto


Il 20 settembre 2008 è scaduto il bando regionale che erogava contributi per la stesura dei Piani di Emergenza Comunale.

Il Blog l'aveva scritto più di un mese fa .
Prima di darvi gli aggiornamenti e dire chi (come si diceva a militare) "deve dormire preoccupato", una considerazione.

Ho impiegato 10 minuti, navigando in internet, per scoprire l'opportunità del bando regionale che stanzia i fondi per la redazione dei Piani di Emergenza Comunali.
Persino sul sito dell IPP (Inutile Provincia di Pavia) erano riportati gli estremi di come aderire.
Quindi è possibile che l'Amministrazione comunale non si sia accorta?
O forse non ha ritenuto di aderire al bando. Perchè?
Può darsi che il Piano sia in "gestazione"?. Boh!
Il tema dei rischi industriali è stato affrontato anche
dalla Consulta per l'ambiente .
Ritorni? Boh!

Restano gli amici della Protezione Civile (GLPI), gente assolutamente da stimare per l'impegno al servizio della comunità. Loro si saranno accorti? L'avranno detto in Comune che i cittadini sono in attesa di sapere come comportarsi?
So che qualcuno all'opposizione ha fatto presente la cosa. Ma niente di più.

Perchè vedete il problema è proprio questo : la gente non sa cosa cavolo fare, come comportarsi, dove andare in caso di incidente industriale.
Vi sembra possbile questo, con uno dei più importanti siti industriali d'Italia?

Vi sembra normale che se dovesse scoppiare una cisterna, prendere fuoco una ciminiera (già successo...) o, peggio, fuoriscire sostanze gassose, la gente non sa che fare?
Insomma, riassumendo:

1) Non so se il Comune di Sannazzaro ha un Piano di Emergenza e per questo avevo ricordato che esisteva la possibilità di utilizzare dei fondi regionali per stenderne uno.
2) Se il Comune di Sannazzaro ha un Piano, la gente non lo conosce e questo tanto basta per definire la situazione allarmante.

Siamo inseriti, notoriamente, in un'area ad alto rischio industriale.
E allora, cosa si aspetta ad informare i cittadini sulle modalità di comportanemnto in caso di allarme???

Allora in attesa che Palazzo Pollone batta un colpo, riporto le note fornitemi da un amico e la sintesi di una brochure prodotta dalla stesa Agip Petoli, che spiegano i rischi che corriamo ogni giorno.
Poco o tanto, sono ler uniche note che si conoscono.
Leggere bene e prendere nota.

"I casi più pericolosi per la popolazione, oltre naturalmente ai casi di esplosione che possono coinvolgere le abitazioni civili in un raggio minimo di 800 mt con effetti di distruzione totale fino ad un raggio massimo di 1.500 mt con effetti di oltre il 50%, sono le fughe di gas, in particolare l'acido fluoridrico con effetti devastanti dovute alle ustioni anche dei polmoni se respirato per 30 minuti e idrogeno solforato il famoso H2S.

Il primo si presenta sotto forma di nube di liquida con gocce sospese nell'aria e l'unico modo per fermarla è una barriera di acqua.
Il secondo causa diretta di diversi incidenti anche mortali in pochissimi secondi se inalato direttamente, si presenta sotto forma di nube gassosa più facilmente controllabile in quanto è più semplice il suo dissovimento nell'aria con minor concentrazione di paritcelle tossiche.

Il primo Da Wikipedia: "L'acido fluoridrico è estremamente tossico anche in soluzione acquosa;l'affinità dello ione fluoruro con gli ioni calcio e magnesio danneggia il tessuto osseo e le vie nervose.
L'ingestione è spesso mortale.
I primi sintomi di avvelenamento possono verificarsi anche a distanza di 12 ore dal contatto con la sostanza, quando ormai può essere troppo tardi per intervenire, questo comportamento lo rende un composto molto pericoloso."

Il secondo da Wikipedia "L'acido solfidrico è considerato un veleno ad ampio spettro, ossia può danneggiare diversi sistemi del corpo.
Ad alte concentrazioni paralizza il nervo olfattivo rendendo impossibile la percezione del suo sgradevole odore e può causare incoscienza nell'arco di pochi minuti.
Agisce come l'acido cianidrico inibendo la respirazione mitocondriale.
Un'esposizione a bassi livelli produce irritazione agli occhi ed alla gola, tosse, accelerazione del respiro e formazione di fluido nelle vie respiratorie.
A lungo termine può comportare affaticamento, perdita dell'appetito, mal di testa,
disturbi della memoria e confusione"

Non è terrorismo, ma in mancanza d'altro è giusto che si utilizzino le poche informazioni disponibili.
Nella immagine del post la zona del paese a rischio.
Vedete dove abitate e comportatevi di conseguenza.

In pratica dal confne della Raffineria per un raggio di 900 metri si è all'interno della zona a rischio.
Infine rivolgo l'invito all'Assessore Abela (delega alla Protezione Civile), che ha già avuto modo di scrivere a Cambia Sannazzaro su un altro tema dimostrando attenzione per questo strumento di confronto, di
chiarire la situazione complessiva riguardo a questo scandaloso deficit informativo, accentuato dall'introduzione dei nuovi impianti.