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30 settembre 2011

218 - Interessi e disinteresse. Così muore la Lomellina

Buona settimana a tutti.
La geografia ci dice che la Lomellina si caratterizza come una regione omogenea e ben identificata. Ma la storia, soprattutto quella recente, ci racconta tutt’altro. La Lomellina è quindi una pura e semplice espressione geografica.
E lungimirante, ahinoi, fu Urbano Rattazzi, Ministro dell’interno del regno Sabaudo che nel 1859 decretò la fine dell’autonomia della provincia di Lomellina e la sua aggregazione alla provincia di Pavia.
Rattazzi aveva visto giusto, perché duole dirlo, ma la Lomellina non esiste, prigioniera di un campanilismo ignorante e illogico che ne sta soffocando non solo la diginità territoriale, ma soprattutto l’ambiente e la salute dei suoi abitanti.

News della settimana.
La Lega salva la Casta. E la base è in subbuglio
La sempre più irriconoscibile Lega Nord è ormai diventata la pretoriana della Casta e del suo capo (B.).
Dopo aver salvato dagli arresti Milanese, mercoledì la Lega (che giova ricordare porta ancora come simbolo quell’Alberto da Giussano venti ani fa riferimento della lotta ai partiti romani, alla mala-politica e alla corruzione….) ha salvato anche il Ministro Romano, accusato di collusione niente di meno che con la Mafia.
La base leghista da tempo inizia a chiedersi dove sia finito il Movimento dei duri e puri, il partito che a parole difende il Nord ma che nei fatti si è ben accasato all’ombra del Cupolone.
Se lo chiede anche il Sindaco di Macherio, comune della Brianza , che sui giornali si è lasciato andare ad un duro sfogo contro il suo partito sempre più irriconoscibile.
Attaccati alle sedie come e più degli altri” : è questo uno dei commenti che si leggono in rete dai militanti delusi.
Peccato, è stata una bella speranza.


La Terra è in riserva
Lo scorso 27 settembre il pianeta è entrato in rosso. Si chiama l'Earth Overshoot Day.
Non siamo ancora al default ecologico, ma la minaccia di bancarotta è concreta, avendo consumato tutte le risorse rinnovabili che la Terra ha a disposizione e per andare avanti dobbiamo indebitarci, cioè utilizzare ricchezza che non ci appartiene.

Tagli delle foreste che servono a rallentare la corsa del caos climatico, rubare altri pesci a un mare che si impoverisce anno dopo anno, prelevare acqua dalle vene fossili che non si ricaricano, usare energia fossile turbando l'equilibrio dell'atmosfera, azzerare prati per darli in pasto al cemento.
Di questo passo, con una popolazione che sta per sfondare i 7 miliardi e i consumi pro capite globali in crescita, entro la metà del secolo il nostro debito supererà il 100 per cento del Pil ambientale. In pratica dovremmo avere a disposizione un secondo pianeta.
Che però non c’è
Esempi : utilizziamo circa 60 miliardi di tonnellate di materie prime l'anno: il 50% in più rispetto a 30 anni fa.
E' come se mettessimo in circolazione ogni anno 40 miliardi di automobili che per essere parcheggiate richiederebbero
uno spazio delle dimensioni di Italia e Austria messe insieme. Ogni essere umano utilizza 40 chili pro capite al giorno di rosorse naturali.
C’è un fattore che gioca ancora un ruolo positivo: il miglioramento della tecnologia che permette di fare di più con meno.
Ma finora questa voce non è stata in grado di bilanciare la pressione congiunta della crescita demografica e dei consumi.

Il miglioramento tecnologico è necessario e in particolare l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili giocheranno un ruolo fondamentale. Ma occorre vincere questa partita intervenendo sugli stili di vita.
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Prendere l'autobus al posto della macchina una o due volte in più a settimana,
- ridurre il consumo della carne, - sostituire lo spostamento materiale con lo spostamento di informazioni sul web
Questi sono tutti modi per migliorare la nostra vita alleggerendone l'impatto ambientale.

La crisi economica, per una volta, può forse paradossalmente portare benefici.
In effetti l’economia andrebbe ricostruita in modo più sano e duraturo.
Un recupero di lungo termine avrà successo solo se avviene contemporaneamente a una sistematica riduzione della nostra dipendenza da risorse che sono limitate. Cambiare rotta è possibile, ma è un percorso che dobbiamo cominciare subito.

Ancora minacce per la libertà.

Norma liberticida”, “misura fascista” o altro.
Il comma 29 del Ddl Alfano sulle intercettazioni, sta già preoccupando e fa discutere chi pensa che la rete sia un meraviglioso strumento di libertà e di informazione.
Il Ddl Alfano (il per niente rimpianto ex-ministro della giustizia) equipara i blog ai siti di informazione.

E prevede una multa di 12 mila euro per la mancata rettifica entro 48 ore.
Ma il web è contro e il tam tam è già cominciato.
La “scusa” è il Ddl sulle intercettazioni, rispuntato come per incanto da quando il capo è stato beccato in conversazioni davvero poco onorevoli, non solo per un uomo pubblico….
In questo disegno di legge è previsto che basterà una richiesta dalla persona citata dal blog e avrà diritto alla rettifica senza che la «testata» possa replicare a sua volta.
In caso di inadempienza si incorre in una multa che può arrivare a 12 mila euro.
Per essere approvato, il disegno di legge deve passare l'iter parlamentare.

Gruppi Facebook, Twitter, blog, tutti insieme chiedono l'abolizione. Il dissenso sembra essere bipartisan.

In prima linea c'è il deputato del Pdl Roberto Cassinelli.
Proprio lui ripresenterà l'emendamento scritto appunto nel 2010 con alcuni blogger italiani.
Ma chiarisce: «Non c'è nessuna volontà di soffocare la libertà della rete, ma forse poca sensibilità nei confronti del fenomeno col quale vogliamo rapportarci».

Non è della stesso parere Antonio Di Pietro che dal suo blog attacca: « È un insulto alla libertà e alla democrazia, è una misura fascista».
Gli fa eco l'ex ministro Paolo Gentiloni: « L'unica conseguenza di una tale assurdità giuridica sarebbe il blocco di fatto di siti, blog e social network».
Per alcuni il tentativo è questo : anche se non si arriverà all’applicazione, la gente viene intimorita nel scrivere in rete (Blog, Facebook etc.) e si produce una “spontanea” auto-censura.
In Italia, Paese già definito nel report del 2010 dell’associazione internazionale Freedom House “partial-free”, c’è bisogno di incrementare la libertà dei media e della Rete e non certo di nuovi bavagli.

Top stories sannazzaresi
Dal 9 ottobre al 20 novembre dobbiamo compilare il modello per il Censimento ISTAT.
Sono già arrivati nelle case i moduli che possono essere fattia anche via web (censimentopopolazione.istat.it).
Ulteriori info : Leggi .
Attenzione il Comune NON invia incaricati nelle case.
Ditelo agli anziani per evitare le truffe!

La Nostra Sannazzaro : incontro costituente
Martedì 4 ottobre ore 21.00 in Biblioteca, il Comitato civico La Nostra Sannazzaro invita tutti i cittadini alla prima riunione costituente.

Pannelli informativi.
Il Comune allestirà a breve 3 pannelli informativi.
L’utilizzo in primis sarà a supporto del Piano di Emergenza Comunale (una sorta di araba fenice…) per informare la gente su situazioni di emergenza industriale.
M i pannelli dovrebbero fornire alla popolazione anche info di utilità varia.
Spesa per l’attivazione dei pannelli e delle 4 sim card necessarie (3 per la ricezione e 1 per la trasmissione dei messaggi centralizzata) a carico di ENI, come da convenzione per gli impianti EST.

Come tutte le cose realizzate, la vera scommessa sarà garantirne il funzionamento nel corso del tempo.

Arrivano i rappresentanti delle zone : un incentivo alla partecipazione
Da sempre sostengo che ogni cittadino deve fare il proprio dovere e che come comunità occorre fare squadra per migliorare il paese.
Molto bene quindi la costituzione dei rappresentanti dei quartieri che l’Amministrazione comunale sta varando.
Ognuna delle 5 zone avrà un referente che interagirà tra cittadini e Comune, facendo da collettore delle informazioni e soprattutto da sensore sul territorio dei problemi e delle istanze.
La partecipazione e la condivisione dei problemi è fondamentale per un buon governo del territorio

I dati sulla sicurezza.
Da quando è nato questo Blog (e chi legge lo sa benissimo), abbiamo sempre dato massima importanza alla sicurezza e al rispetto delle regole.
Anzi, diciamo che nella orrenda Italia del XXI secolo dove di regolare c’è solo l’accanimento contro le leggi e la giustizia, il rispetto delle regole è uno stendardo da tenere sempre alto per non far morire la speranza di vivere in un futuro in un Paese migliore.
Altro pilastro del Blog è sempre stato quello di invitare la comunità, la stampa e l’opposizione politica a controllare chi amministra.
Ebbene, come per altri aspetti, a costo di tirarmi addosso le ire dei “conservatori”, anche
in questi contesti stiamo assistendo all’inizio di un cambiamento.
In passato abbiamo tutti avuto troppe responsabilità nel delegare tutto agli amministratori senza effettuare alcun controllo.
La questione della “sicurezza”, tornata alla ribalta tramite la raccolta di firme che Progetto Sannazzaro (la Lista di Zucca) ha effettuato poche settimane fa è esemplificativa.
Premesso, come ebbi occasione di dire, che a mio personale modo di vedere la raccolta di firme era uno strumento “debole” (nel senso che il tema dei furti è fin troppo noto e non si proponevano contromisure), confermo comunque che chi fa opposizione non deve solo effettuarla nel luogo istituzionale (il Consiglio comunale) ma anche sul territorio, per interagire con la gente e per avanzare sul campo proposte.
Cosa questa che in passato si è visto pochissimo.
Altro aspetto del Cambiamento, a quanto pare, sono i dati sulla sicurezza, o meglio, i dati relativi al controllo che non necessariamente corrispondono ad un miglioramento dei dati sulla criminalità.
Eccoli (così come li fornisce il Comune) :
Verbali della Polizia Locale :
dal 1-1-2011 al 30-6-2011 : media mensili 14
dal 1-7-2011 al 23-9-2011 : media mensile 35 (+ 150%)
Ore di pattugliamento serale e notturno della Polizia Locale :
dal 1-1-2011 al 30-6-2011 : media mensile 9 ore
dal 1-7-2001 al 23-9-2011 : media mensile 44 (+ 390%)
Una chiave di lettura di questo potrebbe essere : la minoranza stimola chi governa su un problema specifico e chi governa adotta misure per migliorare la situazione.
Una sana competizione con beneficiari i cittadini tutti.

Gela-Sannazzaro : l’erba del vicino…..
Riporto un estratto di un giornale locale di Gela :” ENI …mentre a Sannazzaro è intervenuta realizzando piste ciclabili, migliaia di piantumazioni ristorando anche i comuni limitrofi con la riduzione delle tasse, Gela non ha visto alcun beneficio..”
Le piste ciclabili sono ancora sulla carta, la riduzione dell’Irpef finora non si è vista nelle buste paghe e i comuni limitrofi non hanno avuto credo alcun ristoro (a parte Ferrera…)

E veniamo al post sulla nostra povera Lomellina.
Anzitutto : il Comitato La Nostra Sannazzaro comunica che lunedì 3 ottobre ore 14.00 ritrovo al parcheggio ex-AGIP (fronte raffineria) per la manifestazione in occasione della visita della Regione sul luogo del progetto.
Prevista la partecipazione in massa di cittadini stanchi dei pericoli per la propria salute, di associazioni, di agricoltori e di Amministratori pubblici, per una volta al fianco della gente e dalla parte del buon senso.
Alle ore 10.00, arriverà Formigoni ad inaugurare il nuovo Ced ENI, zona strada Corradina.
Sarà anche questa un'occasione per manifestare l'ostilità della gente alla follia della discarica


Sempre in teme di discarica, tre aggiornamenti:
1) Dopo la popolazione di Sannazzaro e d Ferrera, anche a Mezzana Bigli si sono svegliati.
Bene. La Rete (la benedetta Rete) ha fatto il suo effetto di informazione.
Anche dai giornali trapela il fatto che la gente è timorosa (giustamente) di un mostro che verrebbe costruito a poche centinaia di metri dagli agglomerati di Casoni e Balossa Bigli.
La gente non guarda ai confini, non è stupida e ha capito che l'amianto minaccia la salute su tutto il territorio.
Poco più in là (ma solo poco), Mezzana Bigli. E anche lì sono gisutamente preoccupati
La cartina che riporto sotto fa capire come il problema sia di tutto il territorio

2) Secondo aggiornamento, nella lista dei Buoni (cioè di coloro che dicono NO alla follia), inseriamo il Sindaco di Mezzana Bigli, Angelo Chiesa.
In un commento inserito nel profilo Fbook del Comitato La Nostra Sannazzaro, il Sindaco ha detto che già quand'era in minoranza votò contro il progetto.
Bene
3) Legambiente sarà presente.
Alla manifestazione indetta dal Comitato la Nostra Sannazzaro ci saranno anche le bandiere gialle di Legambiente per affermare con forza che è indispensabile uan programmazione e pianificazione territorialie da parte delle istituzioni

Aggiorniamo quindi la Lista dei Buoni
(Chi dice NO alla Discarica) - enti, soggetti che hanno pubblicamente affermato la loro contrarietà al progetto:
- Comune di Sannazzaro (Amministrazione e intero Consiglio Comunale)
- Comune di Ferrera
- Comune di Scaldasole
- Sindaco di Mezzana Bigli

- Precedente Amministrazione comunale di Mezzana Bigli
- Agricoltori della zona
- Legambiente
- Comitato La Nostra Sannazzaro
- Comitato per Lomello

- Amministrazione Provincia di Pavia
- Consigliere Regionale Villani (PD)

Ricordo che non ci sono tante posizioni : chi non è contro la discarica, è a favore

Ecco la mappa : guardate dove vivete e fate due conti.



La Lomellina è stretta da anni nella morsa dell’interesse di pochi e il disinteresse dei suoi abitanti, una sorta di ignavia dalla quale si salva solo qualche gruppo di persone consapevoli che non c’è a rischio solo “la territorialità”, ma soprattutto la stessa salute.
L’interesse è quello degli speculatori di terreni, affiancati da complici politici, che stanno svendendo la principale risorsa che abbiamo : la terra.
Quando Legambiente, anni fa, coniò il felice slogan “Lomellina da terra di riso a terra di rudo”, qualcuno pensava ad un’esagerazione. Tutt’altro.
Non solo rudo, ma anche inquinamento atmosferico, centrali e centraline, impianti per il trattamento di rifiuti, discariche etc..
Taluni Sindaci intravedono nel concedere il territorio come un modo di far quadrare i bilanci comunali affossati dai devastanti tagli governativi.

C’è poi l’interesse dei partiti, che ancora buttano via il tempo e la ragione attardandosi in polemiche su destra e sinistra, come se la salute non fosse bi-partisan.
Prendiamo la Lega Nord, così attaccata al territorio. A parole…
Perché ad una difesa della territorialità, non corrisponde poi una difesa del territorio.
Prendiamo il Clir, dove ci si confronta ancora per schieramenti (sx e dx) e non guardando agli interessi del territorio. E' la prova che i consorzi sono la mano-lunga dei partiti !

Ma accanto agli interesse di pochi, c’è il disinteresse di molti : i cittadini.
Ancora prigionieri negli stretti confini comunali e nel arretrato campanilismo, guardano distaccati al degrado del territorio, oggetto di razzia quotidiana da parte di chi svende la terra in cambio di soldi e della salute pubblica.

Sono Lomellino anch’io, seppure di importazione.
Ma forse proprio per quest’ultimo aspetto assisto basito e preoccupato al declino che questa meravigliosa terra così’ ricca di acqua, di risorse naturali, di prodotti coltivati per sfamare le persone, che ora si sta trasformando nel “culo della Lombardia”, nel posto dove nascondere tutto ciò che nella restante parte della Regione, quella più ricca, non si vuole avere.
Del resto la Lomellina ben si presta purtroppo a questa situazione, perchè :
a) è un zona poco abitata
b) è sufficientemente lontano dai grandi insediamenti urbani
c) è meno ricca
d) è vittima di un campanilismo becero e dannoso
e) offre un terreno non impervio e di facile utilizzo

E questo post è scritto in concomitanza allo svolgersi della 10a edizione de “Il Fiume, Tre Torrenti, la Lomellina”, che i Gruppi podistici della zona e le amministrazioni comunali hanno organizzato, proprio per fornire un ventaglio di eventi sportivi, culturali e gastronomici legati alla territorialità.
Tutto ciò stride e quindi dispiace tantissimo, ma la realtà è attualmente questa.
Dall’ignavia si esce solo con un sussulto di dignità da parte della gente di Lomellina