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6 novembre 2008

Distanze di anni luce

L'America è lontana. Anni luce.
Si, lo so.
Il Blog dovrebbe parlare solo di Sannazzaro. E sinora è stato solo così.
E lo sarà anche in futuro.
Ma l'evento del giorno, anzi dell'anno e forse del secolo è la vittoria di un afro-americano nel Paese dove "impossibile is nothing".
Scusate se per una volta questo Post salta i confini burgundi, lomellini e si proietta altrove, oltreoceano.
Ma la distanza tra noi e l'America non è quella chilometrica, quella delle 6-10 ore di differenza del fuso orario.
No. La distanza, in questo caso, la si misura in anni luce.
Mi viene il magone a pensare come siamo ridotti noi italiani.
E mi viene una rabbia zuppa di invidia a pensare cosa hanno potuto fare negli USA.

Riporto alcune frasi di un post dal Blog di Beppe Grillo ed in fondo la traduzione integrale del discorso di Obama nel giorno della vittoria: un discorso di altri tempi, di uno Statista che ha rispetto e stima per il suo avversario politico appena sconfitto.

Consiglio qualche riflessione

Obama ha vinto.
Obama ha dichiarato: "Gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile".
Guardo il mio Paese dove niente è possibile.
Un piduista capo del Governo.
Un´opposizione indecente.
L´informazione sotto controllo
. E mi viene il magone.
Obama, giovane, colto, slanciato, intelligente, di colore, parla di futuro, di innovazione.
"Il cambiamento è arrivato", ha detto.
"La nostra vittoria è partita dal basso".
Da noi quando arriverà?
I Berlusconi, i Napolitano, i Gelli, gli Andreotti sono vecchi che viaggiano tra i 70 e i 90 anni.

Vogliono vivere in eterno, fino a 120 anni.
Il Paese è una stanza piena di aria viziata.
Chi vuole aprire la finestra, portare venti di cambiamento, puliti, onesti, viene massacrato come fu Borsellino, come fu Ambrosoli.
Immaginate Obama che, come primo atto di Governo, dichiara la sua immunità per legge per salvarsi da un processo di corruzione.
Durerebbe poche ore, poi dovrebbe fuggire all´estero.
Pensate a Obama che parla di inceneritori e di centrali nucleari, avrebbe vinto McCain.
Obama è una speranza, Veltrusconi una condanna.
L´Italia stanotte è invecchiata di colpo.
Ci guardiamo allo specchio e ci spaventiamo. Cosa siamo diventati?
Cosa ci aspetta senza un cambiamento radicale?
La Rete ha annunciato per prima la vittoria di Obama, 3.000 comuni italiani su circa ottomila sono senza ADSL.
Peggio dell´Africa
, ma con il digitale terrestre d´antiquariato.
Scusate, devo riprendermi.
Obama mi ha tirato un colpo basso, da oggi sarà più difficile capire perché viviamo, perché dobbiamo vivere in questo sfascio.
La Rete è stata fondamentale per la sua campagna, è un segnale della fine dei giornali e delle televisioni.
La rivoluzione in Italia, se ci sarà, non sarà televisiva.
Informiamoci e informate in Rete, senza sosta.
Forse la finestra si spalancherà, belin. Loro non molleranno mai, noi neppure.

Qui è possibile leggere il
discorso in italiano di Barack Obama dopo la vittoria.
L'Amercia è lontana. Anni luce