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6 ottobre 2008

La Corale Parrocchiale


Parliamo di cultura, un argomento che deve essere sempre ben piazzato al centro dell'attenzione, soprattutto se protagonista è la gente comune, non i professionisti insomma.

Oggi il Blog ospita un post dell'amica Paola Tripodi che parla della Corale Parrocchiale, una realtà a cui si da troppo poco spazio per l'importanza che riveste.

"Vorrei scrivere alcune riflessioni a proposito della Corale Polifonica Parrocchiale "SS. Nazzaro e Celso" di Sannazzaro de´ Burgondi, di cui faccio parte.
Nasce o meglio rinasce nel 1992 dalle ceneri della Schola Cantorum, fondata negli anni ´70 dall´allora parroco monsignor Pietro Anglese e diretta mirabilmente da don Antonio Lova,
uomo di grande cultura e raffinato senso musicale, dalla appassionata intuizione di Marco Biandrati, poliedrico cultore della musica che volle mantenere la natura a cappella della Corale.
Il canto a cappella, naturale evoluzione del canto gregoriano monodie dei primi secoli del Cristianesimo, diffonde l´armonia delle note nell´intreccio di voci acute e gravi, maschili e femminili sospese nell´aria senza l´appoggio di alcuno strumento musicale,adatto al canto sacro per la sua elegante struttura, priva di roboanti strombazzamenti, ma leggera e meditativa, che porta al divino senza distrarre ma avvolgendo discretamente chi ascolta.
Parallelamente, a cappella si canta in molti generi musicali, dal soul al gospel, fino, per citare i contemporanei, nella musica leggera italiana, tra i più famosi i "Neri per caso", segno della sempre moderna attualità di questo straordinario modo di cantare. La definizione "a cappella" deriva dal fatto che, in origine, ai monaci o ai chierici che costituivano il gruppo di cantori, chiamato schola cantorum, veniva affidato il ruolo di "guida dell'assemblea", per tale ragione i cantori spesso "scendevano" dal presbiterio e si ponevano a cantare in una cappella laterale della chiesa : da qui l'origine del nome.
Anche oggi alcuni coristi di Sannazzaro collaborano nell´animare col canto le principali messe della domenica, tutto l´anno.

La Corale Polifonica "SS. Nazzaro e Celso" oggi è magistralmente diretta dalla maestra
Rosalia "Tata" Carpani, che nella sua lunga esperienza di maestra di scuola, ha fatto cantare tutti i Sannazzaresi, dai più piccoli a coloro che oggi hanno più di cinquanta anni.
La scelta odierna, dopo gli anni sotto la direzione del maestro Biandrati, quando nel repertorio sono stati introdotti pezzi della tradizione anglosassone, come "Gospiel Train" o "White Christmas", proposti in vari concorsi e rassegne, è quella di aderenza alla liturgia,come solennizzazione dei momenti più intensi e coinvolgenti dell´anno: la notte di Natale, la sera del Venerdì Santo, Pasqua di Resurrezione ed altri.
Oltre ai pezzi del "Proprio" della messa, la Corale ha in repertorio oltre cento pezzi di autori antichi e moderni, da Bach a Perosi, da Brahms a Henry Mancini, da Palestrina al mai dimenticato maestro Ermenegildo Zecca.
Tra i miei pezzi preferiti "I cieli immensi" di Benedetto Marcello, autore veneziano del XVIII secolo, un pezzo barocco di grande effetto.
La Corale oggi conta una trentina di elementi, suddivisi nelle quattro voci canoniche:
soprani, contralti, tenori e bassi. Un gruppo affiatato e goliardicamente solidale, che non disdegna i momenti di festa e di gioco, pur abbracciando tre generazioni di cantori.
Le prove, insomma, non sono un peso ma , anzi, è il momento di ritrovo con gli amici per
fare qualcosa, cantare, che è passione comune.
La passione che ci lega da decenni, alcuni elementi cantano fin dagli anni ´70, compresa io che all´epoca avevo dieci anni, e la convinzione che cantare porta all´orecchio di Dio la nostra preghiera in modo delicato e lieve fanno del nostro gruppo una perla del patrimonio culturale del nostro paese, degna, io credo, di essere valorizzata.
E chi, animato dalle stesse motivazioni, volesse unirsi a noi, è ben accetto.
Le prove tutti i martedì alle 21 in parrocchia a Sannazzaro"
Paola Tripodi
E' molto importante sostenere e diffondere certe attività.
In questo caso il sostegno deve essere anora maggiore in considerazione degli sforzi che si sta comnpiendo per rilanciare la nostra Parrocchia