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17 gennaio 2009

L'organizzazione è alla base dell'efficienza dei servizi

Buona giornata a tutti.

Diversi mesi fa uscìì su un giornale locale con una lamentela per lo stato penoso delle strade urbane, in particolare del Contò.
Fui convocato in Comune per manifestare personalmente la mia protesta ed
in effetti qualche settimana dopo alcuni tratti di strada furono rattoppati.
Prendo spunto da questo episodio perchè parlando con l'Ufficio dei Lavori Pubblici trovai il personale molto disponibile.
Quando chiesi "ma i cittadini segnalano i problemi esistenti alle infrastrutture, alla segnaletica, alle strade alle aree pubbliche o altro?"
La risposta fu no!

Ho avuto modo da quel momento di inoltrare all'ufficio del Comune diverse segnalazioni via mail.
Peraltro molte, e qui però è necessario segnalare l'inefficienza del Comune, hanno fatto e fanno riferimento a problemi banali dovuti proprio al fatto che il Servizio manutenzione non funziona come dovrebbe. E del resto i cittadini l'hanno detto nella customer satisfaction dei servizi comunali.

Esempio?
Se io noto che da oltre 1 mese non viene svuotato un cestino in un'area verde , evidentemente il servizio di pulizia non funziona e nessuno controlla.
Se poi, come è già successo, il cestino viene svuotato su segnalazione e però dopo un certo periodo si ripresenta il problema è ancora maggiore la sensazione che la "macchina" dei servizi che deve girare quotidianamente non va.
Devo dire, peraltro,che la maggior parte delle segnalazioni è stato raccolto e gli interventi (tutti molto "leggeri") sono stati eseguiti: cartelli stradali girati, siepi che invadevano la sede stradale, lampioni pubblici fuori uso etc.
Uno dice : dovrebbero essere i vigili che segnalano tali situazioni, mentre pattugliano vedono il problema e lo segnalano all'ufficio competente.
O anche gli stessi assessori.
Sarebbe interessante che il Comune mettesse a disposzione un unico indirizzo di e-mail (o un referente unico telefonico) per le segnalazioni che andrebbero monitorare e per le quali si dovrebbe poi fornire un riscontro al cittadino.

Da ciò ho percepito che il problema non è della mancanza di volontà da parte di chi lavora in comune.
Ovvio, come in tutte le realtà (private e pubbliche) esiste anche a Palazzo Pollone lo scansafatiche e l'inmboscato, adesso Brunetta li chiama fannulloni.
Ma sono convinto che si tratti di un numero esiguo di dipendenti.
Io dico che il problema sta nel manico.
Lo dico per esperienza, quando un servizio non funziona (efficienza o efficacia) il problema va affrontato in primis dal punto di vista organizzativo.
Faccio l'esempio sopra citato.
Se un cestino non viene svuotato o un cartello stradale è girato da mesi (spie inequivocabili di quanto un amministrazione presidia il territorio), vuol dire che l'anomalia non è gestita dal punto di vista organizzativo.
Segnalazione-Raccolta-Intervento-Monitoraggio. Ecco il circolo virtuoso.
Se quindi c'è un buco organizzativo, occorre intervenire partendo dai livelli alti, dai Capi Servizi e dal Direttore generale (Segretario comunale).
Se i dipendenti lavorano male il problema non è la loro volontà, ma l'organizzazione e la gratificazione.
Sul primo punto, come detto, interveniamo sul segretario generale o ancora meglio, assumiamo al suo posto un City manager che sappia gestire la macchina comunale in maniera efficiente.
Sulla gratificazione è certo più difficile abozzare interventi, ma credo che si potrebbe, ad esempio, individuare degli indicatori che aiutino lo stesso city manager (o l'attuale segretario comunale) a valutare l'operato dei diversi servizi.

Intanto segnalo qui alcuni piccoli ma eloquenti problemi che testimoniano come il Comune non presidia il territorio, non monitora lo stato del suo (...nostro...) patrimonio:
Via Erbgnetta (altezza di via Mongini) c'è un tronco spezzato, residuo di quello che doveva esser un elemento di arredo urbano. E' così a 3 anni.
Via Voghera, zona distributore, cartello di attraversamento pedonale girato. E' così da più di un anno.
Via Toscanini. Il cartello riporta il nome della via solo su un parte. E' così da anni.
Via Loreto. Uscendo dopo il passaggio a livello il cartello di obbligo di dare la precedenza è girato in senso opposto.
Molti sono gli esempi che ognuno, girando per il paese, può notare.

Ho inserito nella colonna a destra del Blog una sezione chiamata: "Salviamo il patrimonio comunale...- segnalazioni al Comune". Mandate al Blog le segnalazioni , saranno inserite nella sezione.

Monitoraggio degli interventi e valutazione dei cittadini: ecco due idee da cui partire.
Del resto il tema dei servizi dovrà essere centrale in tutti i programmi
delle liste e noi di Cambia Sannazzaro l'abbiamo inserito nell'iniziativa Programmiamoci.

Aspettando che ciò si verifichi, invito tutti i cittadini ed i lettori del Blog a segnalare in Comune tali problemi, e non a recarsi presso Palazzo Pollone solo per segnalare problemi "personali" o per richiedere favori.
Ancora una volta dimostriamo che vogliamo realemente cambiare Sannazzaro e facciamolo con i fatti e non solo con le parole.Ecco perchè Vi invito a segnalare i disservizi di ogni tipo ai referenti degli uffici comunali.
Gli indirizzi sono facilmente reperibili sul
sito delComune.
Mandate pure la segnalazione al Blog: più gente conosce un problema e più si hanno possibilità che chi debba intervenire lo faccia.



Se fossi un giornalista locale e volessi fare dell'allarmismo farei un articolo dal titolo "Sannazzaro, è emergenza nutrie". Mi garantirei l'attenzione dei lettori, una buona dose di polemiche le risposte del Comune etc..

Non sono un giornalista e non voglio fare polemiche. Però il problema c'è.
Sia chiaro quello delle nutrie non è un tema solo sannazzarese visto che i roditori stanno di fatto colonizzando la pianura padana, terra ricca d'acqua elemento queesto indispensabile per la vita del mammifero.
Da wikipedia:
A causa del fallimento degli allevamenti per la produzione della pelliccia di castorino, moltissimi individui sono stati liberati intenzionalmente per evitare i costi di abbattimento delle carcasse.
Da queste immissioni volontarie, unite alle fughe accidentali, si è originata una numerosa popolazione di nutrie che ben si è adattata agli ambienti umidi europei, compresi quelli più inquinati.
In taluni casi la diffusione di questa specie è stata tale da turbare gli equilibri ecologici delle aree in cui è stata introdotta ed è stato necessario adottare drastiche
misure per il suo contenimento [2]. Nel 2000 si è stimato che, viste la riproduzione continua e l'assenza di predatori, 250 milioni di nutrie popolino l'Europa.
Tuttavia, in alcuni ambienti la nutria è costretta aconfrontarsi con diverse altre specie, come linci e aquile, che, cacciandola, permettono la limitazione della popolazione che si rivela a volte dannosa per l'equilibrio degli ecosistemi.
Nelle aree (e sono la maggior parte) dove il controllo della nutria da parte dei predatori viene meno per scarsità di numero o totale assenza di questi ultimi, il
conseguente sovrapopolamento del mammifero può arrecare ingenti danni economici alle coltivazioni agricole di cui si nutre.
Inoltre, la nutria, prediligendo gli argini fluviali per la costruzione della propria tana è divenuta una delle maggiori cause di formazione di fontanazzi.
In Italia la sua diffusione ha subito un notevole incremento negli ultimi anni espandendosi nella pianura padana.
Allo stato selvatico la nutria ha abitudini crepuscolari ed è un'abile nuotatrice.
A differenza del ratto, con cui viene talvolta confusa, la nutria è un animale pressoché erbivoro: la sua dieta si basa prevalentemente su alghe e piante acquatiche ma in caso di necessità si nutre di qualunque vegetale, comprese le specie coltivate (p.es. mais e barbabietola da zucchero).
La nutria raggiunge la maturità sessuale molto precocemente: già all'età di 6 mesi i maschi sono in grado di riprodursi.
La stagione riproduttiva comprende tutto l'arco dell'anno, con un calo della attività nei mesi invernali.
La gestazione dura in media 132 giorni e si conclude con la nascita di 3-6 piccoli.
Ogni femmina può avere nel corso dell'anno da 2 a 3 gravidanze."

Insomma come di evince non siamo granchè fortunati:
1) le nutrie hanno trovato in Pianura Padana un habitat formidabile
2) Non esistono di fatto predatori
3) Prolificano molto
4) è portatrice della leptospirosi, malattina pericolosa per l'uomo.

Alcuni giorni fa, due concittadini mi hanno chiesto di parlare sul blog di questo problema.
Sono persone che non hanno il pc....... però sapevano bene che esisteva il Blog. Eccezionale!
Dicono che, soprattutto al Contò, sulle sponde dell'erbognetta, di sera sono tante le nutrie che escono dall'acqua e passeggiano lungo le sponde.
Sono così tante, che una delle attività predilette da qualche ragazzino è proprio la caccia alla nutria, tramite il lancio di sassi e altro.
Già nel 1997 la Provincia di Pavia lanciò un piano per la caccia estesa a tale roditore, come ricorda un anche un articolo del Corriere della Sera.

Personalmente non so se la caccia sia l'unica forma di contenimemto.
Si potrebbe, magari, associare tale misura con altre forme di contenimento.
Chissà se l'Ente Inutile (la Provincia) saprà rendersi utile almeno una volta valutando, magari con il supporto dei esperti nel settore e associazioni ambientalistiche, le migliori misure per la limitazione del fenomeno.
Il Comune potrebbe invece avviare una campagna informativa riportando le abitudini del mammifero, i luoghi del paese dove sono maggiormente presenti e le misure da adottare in caso di contatto.



Do il benvenuto sul Blog a Giuliano Barbierato.

Ciao Elvio,
stimolato da alcuni amici ho deciso di partecipare alla tua iniziativa telematica. Inananzi tutto non posso che complimentarmi per la tua capacità creativa e per l'impegno con cui ti stai dedicando.
Ho sempre apprezzato le persone, o meglio i cittadini, che dedicano del loro tempo libero a disposizione di tutti.
Sono personalmente convinto che la tua inizativa può rappresentare una valida occasione, per tutti gli amici Sannazzaresi, che liberamente e responsabilmente vogliano contribuire ad un dibattito critico ma, costruttivo, per il futuro della nostra comunità.
Come ben sai, anchio come te, non sono un "Sannazzarese doc" ma, dopo 24 anni di cittadinanza mi sento (questo lo dico con orgoglio) più sannazzarese di altri miei concittadini doc.
Il mio impegno socio-politico (con tutti i limiti del sottoscritto) è a disposizione di tutti coloro che mi conoscono e non.
Attualmente rivesto la carica di Consigliere Comunale unitamente all'impegno in varie iniziative di carattere sociale ( vedi la raccolta della Colletta Alimentare, e il Banco farmaceutico ecc. )
Da oggi mi impegno nel consultare attivamente la tua rubrica cercando di contribuire ed arricchire quanto di positivo tu hai voluto iniziare.
Naturalmente sono anche a disposizione per tutti coloro che, attraverso la tua iniziativa, vogliono dialogare, proporre o criticare il nostro vivere quotidiano e futuro di Sannazzaresi.
Confermandoti la mia stima e un plauso per il tuo "libero impegno" ti saluto cordialmente.
Ciao, Giuliano Barbierato

Il Blog si estende a macchia d'olio. Gente e politici si confrontano sul Blog. Chi non usa o non riconosce la rete come canale comunicatvo è destinato ad uscire di scena. Questione di tempo.

Giuliano è una delle prime persone che conobbi quando venni ad abitare in Lomellina.
Persona disponibile e pronto a darsi da fare per la comunità e per il paese.
Mi piace quel riferimento all'orgoglio.

Cambia Sannazzaro nasce anche per stimolare nei sannazzaresi maggior orgoglio e stima per il proprio paese.

Sentimenti che Giuliano dimostra di possedere e che dovrebbero albergare in ognuno di noi.
Sopratutto in chi si occupa di politica e di vita sociale.

Vi saluto, alla prossima e continuiamo a diffondere il Blog.