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14 gennaio 2011

185 - Quest'anno cerchiamo di non perdere la Memoria.



Buona settimana a tutti.

Il 27 gennaio sarà celebrata come ogni anno la “Giornata della Memoria”, per non dimenticare la più grande tragedia che l’umanità abbia mai vissuto.
Oltre 6 milioni di persone appartenenti a diverse etnie (soprattutto ebrei) furono uccisi nei lager creati dalla follia nazista tra il 1933 e il 1945.

L’anno scorso l’Amministrazione comunale si scordò di celebrarla.


Quest’anno mi auguro ci si ricordi, una seconda mancanza sarebbe imperdonabile.
La giornata va celebrata, proprio perché “la memoria” deve essere sempre presente tra di noi per evitare che l’orrore si ripeta.

Non si può capire l’Olocausto se non si racconta cosa succedeva all'interno dei campi di concetramenteo nazisti.
Chiedo scusa a tutti Voi se userò termini crudi per questo post.
Ma crudele è stato ciò che è successo e che tutti dobbiamo augurarci non torni mai più, il peggiore incubo che donne, bambini e uomini possono immaginare.
Per averne un'idea, basti pensare che Primo Levi, ebreo sopravvissuto ad Auschwitz, si suicidò oltre trent’anni dopo quell’esperienza.
Trent’anni … di vita “normale” non sono serviti per mitigare in alcun modo l’orrore vissuto nel lager più grande e “famoso” costruito in Polonia dai tedeschi.
Il video del post riporta proprio le frasi più celebri del libro di Levi, Se questo è un uomo, che ha fatto capire a tanta gente cosa è stato l'Olocausto. Un libro che andrebbe inserito tra i testi scolastici.

Himmler, il responsabile del Terzo Reich per la questione giudea, varò con il sostegno di Hitler la soluzione finale al problema degli ebrei.
La "endlosung" era l'ultimo tentativo del regime nazionalsocialista di risolvere per sempre la questione : l'eliminazione fisica, il genocidio di tutte le persone di religione ebrea.
C'è da dire che dall'avvento (peraltro democratico) di Hitler al potere c'erano state diversi tentativi di sistemare la cosa.
Appena nominato cancelliere Hitler, la Germania assistette a numerosi assalti a negozi gestiti da ebrei e il clima antisemita del resto era pesantissimo non solo in Germania, ma in tutta Europa, soprattutto a est (Polonia, Russia, Ungheria etc) dove la presenza di giudei era più consistente.
All'inizio i nazisti avviarono progressivamente l'eliminazione legale degli ebrei, attraverso leggi che ne impedivano, ad esempio, il matrimonio con ariani oppure vietavano agli stessi ariani di prestare il servizio domestico presso famiglie ebree oppure ancora di non frequentare le stesse scuole.
Si arrivò al punto che solo per il fatto di essere nato ebreo, si era fuorilegge...
Mussolini recepì alcune di qeste norme (in difesa della razza) e le applicò anche in Italia.
Fu per noi questo un fatto di cui dovremmo vergognarci per sempre.
In ogni caso, il regime progettò quindi la deportazione in massa fuori dai confini del Reich, e il Magadagascar fu per un certo tempo considerato un luogo sufficientemente lontano e isolato per deportarci la sfortunata etnia.
Ma, per motivi vari, non se ne fece niente.
Agli inizi del 1942, nella conferenza di Wannsee, il Reich definì che i "sottouomini" ebrei e di altre etnie (così venivando definiti i non ariani) dovevano essere eliminati fisicamente : la soluzione finale al problema ebraico.
Peraltro già durante l'invasione della Polonia (1939) e della Russia (1941) gruppi di Kommando SS, al seguito dell'esercito regoalre, rastrellavano paesi e città e giustiziavano sul posto gli ebrei, che spesso venivano consegnati ai tedeschi direttamente e volontariamente dalla popolazione locale.
Ma il costo di tali eliminazioni era troppo elevato.
La soluzione finale spianò la strada alla industrializzazione e alla meccanizzazione della morte.
All'inizio vennero attrezzati alcuni camion, con scarico fumi rivolto all'interno.
Si ammassavano i prigionieri all'interno, si accendevano i motori e il gioco era fatto.
Ma anche questo era un sistema troppo costoso e soprattutto richiedeva troppo tempo.
Si arrivo così a dotare i campi di concentramento di camere a gas e di forni crematori : prima le persone venivano sterminare e poi incenerite per fare sparire i corpi.
Non tutti i campi però erano gli stessi.
Ce n'erano di almeno due tipi.
Il primo tipo, famosissimo e il più esteso, quello di Auschwitz, era un lager destinato "anche" allo sterminio.
Alcuni ebrei (e fu la fortuna di Primo Levi) venivano usati per il mantenimento del campo, perchè erano in forze oppure erano in grado di contribuire con la loro esperienza e competenza a attività particolari oppure perchè venivano impiegati nelle fabbriche vicine come manodopera a costo zero.
Ovviamente la loro utilità era a termine, una volta usurati venivano spediti nella camere a gas.
Poi c'erano altri campi, costruiti solo ed esclusivamente per la morte.
In questi lager tutto era progettato e realizzato con l'unico scopo di gestire e rendere più semplice possibile il massacro di esseri umani.
Uno di questi, mette i brividi solo a pronunciarlo, " Treblinka", nella Polonia settentrionale.
Solo a Treblinka si calcola che furono uccise 700-800.000 persone in 13 mesi di funzionamento. 70.000 persone al mese massacrate, oltre 2.000 persone ogni giorno.
Si provi a pensare cosa vuol dire gestire un luogo dove ogni giorno che Dio manda sulla terra vengono sterminate 2.000 persone.
Cadaveri da sistemare, vestiti e resti da riutilizzare.
E poi la immane massa di capelli, di denti etc.
Non si buttava via niente : capelli, scarpe, oro dei denti o degli anelli.
E il tutto, compresa la contabilità dei carichi e scarichi (prigionieri entrati nei campi con le tradotte e usciti dalle camere a gas), veniva registrato con teutonica precisione.
Treblinka, secondo le intenzioni di Himmler doveva rimanere una base sconosciuta, nessuno doveva sapere cosa avveniva in quel lager in cui gli ebrei, giunti in treno e con l’inganno, venivano subito spogliati di tutto, rasati a zero e condotti immediatamente verso la morte.
A Treblinka, a differenza di quanto accadeva in altri campi del genere, non erano stati costruiti forni crematori per bruciare i cadaveri gasati.
I corpi gasati, venivano inizialmte sotterrati in gigantesce fosse comuni (2.000 persone al giorno..).
Successivamente furono realizzate delle enormi griglie su cui venivano ammassati ed inceneriti i corpi delle vittime.
Tale sistema venne messo a punto dopo aver constatato che le fosse comuni, utilizzate per diverso tempo, non erano più sufficienti e, probabilmente, lasciavano tracce facilmente individuabili.
Fu Himmler in persona, dopo una visita a Treblinka, ad optare per la cremazione, anche dei tantissimi cadaveri già sepolti nelle fosse che furono faticosamente dissepolti e bruciati.
Si provi a pensare all'opera di riesumazione delle migliaia e migliaia di cadaveri e si provi a pensare alle griglie che per mesi continuarono a bruciare persone morte.

Riporto un pezzo tratto da un reportage di Vasili Grosman pubblicato sulla rivista russa Znamia (“Bandiera”) nel 1944.
Grosman entra nel campo di Treblinka al seguito dell’Armata Rossa.
“All’incenerimento dei cadaveri lavoravano ottocento detenuti, più di tutti gli addetti agli altiforni di qualunque complesso metallurgico.
Quella fabbrica mostruosa funzionò giorno e notte per otto mesi senza interruzione, ma senza riuscire a smaltire le centinaia di migliaia di corpi umani sepolti.
Anche perché nel frattempo il flusso delle nuove tradotte da gasare – ulteriore incombenza per i forni [a Treblinka non c’erano forni, n.d.r.] – non si interrompeva”.


Si pensi alla completa depilazione delle persone, alla loro spoliazione totale prima di essere assassinate prima a colpi di mitra e poi, per “metterci meno e risparmiare” utilizzando le camere a gas dove i prigioneri prima di morire rantolavano al suolo in preda ai gas tossici inalati.
Si pensi allo svuotamento delle camere a gas, con i cadaveri che venivano gettati nelle fosse comuni.
Migliaia al giorno !
Se uno pensa all'inferno, pensa a Treblinka.

Ecco cerchiamo di non perdere la memoria e spero di non sentire come l'anno scorso scemenze che paragonavano i 3.000 morti delle Twin Towers di New York all'Olocausto.
Le vittime degli attacchi terroristici islamici sono stati una tragedia e hanno segnato un passaggio bruttissimo nella storia del mondo.
Ma capite bene che l'Olocausto è davvero un abominio unico.

Pensare, progettare e costruire infrastruture riservate all'assassinio sistematico di centianaia di migliaia di persone (colpevoli solo di essere nati ebrei) non può avere confronto alcuno.
E per favore cerchiamo di evitare anche infelici e tristi paragoni tra dittature e regimi diversi.
Il XX secolo èstato segnato dalle tragedie dei regimi comunisti e nazi-fascisti.
Sono convinto che nessun regime come quello comunista abbia annullato l'uomo come individuo e in ogni caso le vittime causate dalla dittatura in nome del proletariato, secondo stime attendibili, sono state circa 100 milioni.
Chiunque abbia letto Solgenitsin è rimasto come me pietrificato dal racconto delle fiumane di civili mandati a lavorare e morire nei lager sovietici.

Però mai nessun regime ha meccanizzato la morte come quello nazista, creando un sistema complesso mirato unicamente all'assassinio sistematico di esseri umani.

Chiudo citando una notizia incredibile, protagonista un prete che non ha perso la Memoria.
Ma ha perso l'intelligenza.
Leggere prego.

Carrellata sulle news e i fatti della settimana appena chiusa.
A livello nazionale, la Camera di Commercio di Milano ha pubblicato un report nel quale si stima che in dieci anni il sistema produttivo italiano sarebbe stato più povero senza il contributo delle imprese aperte da cittadini stranieri: sarebbero quasi 285 mila le imprese in meno, ovvero quasi 2 imprese su 3 (62%), le nuove aziende attive tra il 2000 e il 2010 (pari a 455 mila).
Dal 2000 al 2010 le imprese controllate da cittadini stranieri sono cresciute del 200,7%, rispetto a una crescita media del 9,4%, che scende al 3,6% se consideriamo le imprese con titolari italiani.
Il fenomeno riguarda un po’ tutte le regioni.
Ma il dato su cui riflettere è questo : le 26 provincie che devono ringraziare gli imprenditori nati all’estero ci sono : Ravenna, Imperia, Treviso, Rovigo, Prato, Pesaro e Urbino, Chieti, Caltanisetta, Bologna, Mantova, Verbano Cusio Ossola, Macerata, Forlì-Cesena, Arezzo, Savona, Catania, Vicenza, Vercelli, Piacenza, Ancona, Ascoli Piceno, Cremona, Benevento, Grosseto, Pistoia e Bari.
Tutte queste hanno avuto un buon incremento del proprio sistema produttivo grazie appunto all’apporto delle imprese i cui titolari sono stranieri.
… manca Pavia. Sarà un caso che Pavia sta sempre più scivolando nella classifica annuale delle provincie?

Ci prepariamo a celebrare il 150° dell'Unità d'Italia.... in questo scenario.
L’hanno capito anche gli inglesi che il nostro non è un Paese normale.
L’Economist, il più prestigioso magazine britannico, oggi scrive a proposito della bocciatura da parte della Corte Costituzinale dell’ennesima legge salva-premier (Legittimo impedimento) :
Of course, in most normal democracies, a minister ceases to be a minister long before he comes to trial. But this is Italy.
Tradotto : “naturalmente, nella maggior parte delle democrazie normali, un ministro cessa di essere ministro prima che vada sotto processo. Ma questa è l’Italia.”
Del resto il fatto che l'Italia è un Paese poco normale lo prova anche il fatto che proprio con il berlusconismo che ha imboccato decisamente la via del tramonto, il maggior partito di opposizione, il Partito Democratico, che dovrebbe prepararsi ad offrire agli italiani una alternativa in termini di programma e di leadership, è dilaniato dalle lotte intestine (Veltroni contro Bersani, che di fatto è la riedizione aggiornata dell'eterno scontro Veltroni contro D'Alema) e dalla pluralità di opinioni che i suoi capi hanno su ogmi argomento.
Torna alla memoria quello che l'immenso Indro Montanelli scriveva già nel 2001:"
"Chi è oggi, cosa dice, cosa fa la sinistra italiana nel momento in cui la destra annaspa e non dimostra di non essere la dispensatrice di miracoli che molti elettori avevano creduto che fosse ?
Si decide ad assumere un volto, un programma oppure vuol continuare a fare delle prove d'orchestra alla Fellini?
"
Ecco, in questo bel scenario di declino morale e economico, ll'Italia di appresta a celebrare l'amaro anniversario dei 150 anni dell'Unità.

News rilevanti da Sannazzaro.
Segnalo anzitutto
i numerosi commenti inseriti nell'ultimo post a proposito della, a questo punto, ex-corale Parrocchiale, ribattezzata adesso Cieli Immensi.
Un’istituzione particolarmente sentita dai sannazzaresi.
Il Blog resta sempre aperto per ogni contributo e intervento.

Intanto è ufficialmente avviato il gossip elettorale.
La Provincia Pavese ha scritto che si sta preparando il listone (Fazzini-Schiaretti-Maggi), con, udite udite, De Battista come Sindaco...
Ho fatto qualche veloce verifica e credo di poter dire che si tratti di una fantasia della stampa.

Sta cambiando il Servizio di spazzamento meccanizzato delle strade.
L'Amministrazione ha deciso di affidarlo al CLIR.
Sembra che si risparmino soldi.
Personalmente ero soddisfatto del servizio che anche nelle vie periferiche passava ogni settimana. Adesso vediamo.
Per il momento dico che il passaggio dagli A
ironi alla Silvabella e' stato negativo, tanto che il Vicesindaco ha chiesto un incontro con i responsabile della cooperativa che ha in appalto il servizio.
Incontro dal quale ci aspettiamo un giro di vite prima che il servizio prenda una brutta piega.

Faccio poi i complimenti a Pietro Gatti : su Teleracconto ho visto un documentario sulla natura e sui cambiamenti delle stagioni che non è facile trovare sui canali più seguiti.

Complimenti anche a Annalisa Ponti, Responsabile della nostra Polizia Locale.
Come noto, Cambia Sannazzaro ha nel suo patrimonio genetico anche il “rispetto delle regole”.
E’ per questo che apprendiamo con soddisfazione l’incremento delle contravvenzioni stradali comminate nel 2010 dalla nostra Polizia Locale (1 multa al giorno di media), a cui si aggiungono le 26 multe contro la prostituzione.
Due brevi commenti a riguardo.
1) Comminare le multe è un dovere civico : chi sbaglia deve pagare e smettiamola con la lagna tipo “proprio a me che è la prima volta che parcheggio in divieto….” oppure “con tutti quelli che parcheggiano male proprio a me….”. Le regole vanno rispettate e le multe vanno pagate, non prendiamo esempio dal nostro capo del governo.
Molto bene ha fatto perciò l’Amministrazione a dare il giro di vite.
2) Smettiamola per favore anche di reclamare che le multe servono per fare cassa : se non ci fossero i parcheggi abusivi non ci sarebbero multe, se non ci fossero i cretini che sfrecciano nelle strade urbane oltre li limite l’autovelox non scatterebbe.
Mi viene da pensare che se ci fossero i dossi la Polizia Locale sarebbe sgravata, almeno in parte, dal controllo dei pirla che corrono nelle strade urbane
(Aggiornamento real-time dal Giovanni Maggi, consigliere comunale per Aria Nuova
Caro Elvio,
a proposito della tua nota sul blog relativamente alle multe, ti fornisco un dato quasi in tempo reale e solo per dovere di verità.
Leggo dai bilanci, che ho sotto gli occhi, alla voce "proventi da sanzioni per violazioni a codice della strada":
2008 € 187.224,23
2009 € 191.399,89
2010 € 115.000,00
2011 € 175.000,00 PREVISIONE.
A te ogni ulteriore commento.
Ciao e a presto,
Giovanni Maggi

Mi scapperebbe da dire "parola torna indietro". Sono rimasto anch'io vittima della stampa....
Ma soprattutto la vittima a questo punto è la credibilità dell stessa stampa.
Ribadisco cmq l'apprezzamento per la Polizia Locale, che mi auguro incrementi però i controlli.

Nessun complimento alla Provincia di Pavia, l'ente di cui la utilità è tutta da dimostrare.
Del resto il Sole 24 ore ha completato una indagine per verificare il gradimento dei presidenti della Provincia.
Tenetevi forte : Poma, presidente della Provincia di Pavia si piazza al 104° posto.
Dopo di lui solo altre 4 provincie….
Questo dato, sommato alla qualità della vita delle provincie, che vede quella di Pavia sempre più a fondo (siamo tra le ultimissime provincie del centro-nord) è un segnale chiarissimo....

Che il Pio Albergo Trivulzio avesse una nomea così-e-così, per me che sono di Milano è cosa nota.
In un cesso del pensionato milanese, Mario Chiesa gettò la tangente che diede il via nel 1992 alla bella stagione del repulisti, chiamata Mani Pulite.
Passano i tempi (non passano le tangenti...), ma la stranezza del Pio Albergo resta.
Non si capisce cosa se ne faccia la sua proprietà del 70% dei terreni della Costa di Sannazzaro.
E' un'area molto preziosa, naturalisticamente parlando e se il Comune, come sembra, vuole espropriarla per farne un'area protetta, ben venga.

Mi hanno inviato una foto esplicativa delle condizioni del Riazzolo inquinato.
In queste settimane si leggono sulla stampa notizie di accordi tra Amministrazione Comuale e ENI per le opere di mitigazione ambientale.
Mitighiamo pure, ma iniziamo magari a sistemare situazioni come questa.
Ringrazio chi mi ha inviato la foto, il quale peraltro mi aveva ripreso perché non parlavo di inquinamento sul Blog.
Altri mi dicono invece che sul Blog si parla troppo contro ENI.
Fate voi...
Riporto per coloro che si fossero perse le puntate precedenti la mia posizione su ENI a Sannazzaro.
1) La raffineria non è stata usata sinora per incrementare lo sviluppo del paese.
Ci si è seduti sulla presenza di ENI per intermediare consenso in cambio di lavoro.
Ci siamo cullati nella “vacca da mungere”, non curandoci di vedere cosa si mungeva (cioè di come sono stati spesi i soldi provenienti da ENI) e non ci siamo attivati per creare sviluppo a partire proprio dalla presenza di ENI.
Fino al 1963 Sannazzaro era un paesino. Dopo il 1963 Sannazzaro è rimasto un paesino con in più la raffineria.
2) Avere un’unica realtà produttiva è un rischio enorme.
Sannazzaro è una company-town (una città che vive sulla presenza di un grande impresa) e questo è un rischio, perché se dovesse “girare” il mercato dei carburanti sarebbero dolori.
3) ENI sa fare bene il suo lavoro : chi ha amministrato il comune meno e da qui nasce la “questione sannazzarese”, un comune non più paese, ma non ancora città.
4) Per Sannazzaro ENI è un’opportunità di lavoro e di ricchezza, ma questo non può essere barattato con la difesa della salute e dell’ambiente.
5) Ben vengano le opere e gli accordi di mitigazione, ma finora di impatti positivi sulla vita dei cittadini se ne sono visti pochini. E non certo per responsabilità di ENI

Quando si diffuse la notizia dell’arrivo a Sannazzaro e dintorni di centinaia di persone per la costruzione dei nuovi impianti, dissi che era un’opportunità per la nostra economia, che c’erano si dei rischi ma che l’arrivo delle nuove persone avrebbe stimolato l’economia.
Ecco cosa scrissi nel luglio del 2009 :
sembra che a Sannazzaro arriveranno oltre 1000 nuovi lavoratori.
Non tutti stranieri, sia chiaro.
E comunque il dato fa senso.
Sto parlando di chi dovrà costruire i nuovi impianti Est etc, per i quali ENI ha già sbancato i terreni a fianco della centrale Enipower.
Per la nuova Amministrazione è una bella gatta da pelare.
Non che tutti vengano ad abitare in paese, ma in ogni caso mi vengono in mente almeno 3 tipologie di problemi.
1) Sanità. Riusciranno i 4 medici di base, già oberati di lavoro a regime, a far fronte alla gestione dei nuovi arrivi?
E la guardia medica è pronta per l'identica funzione negli orari serali e festivi ?
2) I carabinieri, riusciranno a far fronte alla tenuta dell'ordine pubblico da sempre a Sannazzaro al centro delle polemiche tra i cittadini? E la Polizia Locale ?
3) Nelle convenzioni/accordi sottosrcitti con ENI esiste un capitolo dedicato alla mitigazione dell'impatto demografico, e se non esiste perche?
Caro Sindaco Bolognese, Lei che è un ex-direttore della raffineria, ci aspettiamo che sappia gesitire al meglio la questione.
Infine due inviti, uno ai commercianti e uno a qualche politico.
Ai commercianti la speranza che sappiano utilizzare l'arrivo dei nuovi come opportunità per incrementare i loro profitti e perchè no proporre iniziative da estendere anche al resto della popolazione.
Bisogna vivere la cosa come un rischio ma anche come un'opportunutà.
L'altro suggerimento ad alcuni politici.
2-3 anni fa, in occasione della rituale fermata degli impinti e dell'arrivo di lavoratori da fuori, qualcuno propose l'applicazione della "tassa di soggiorno".
Una minchiata gigantesca. Quale soggiorno ? Questi vengono qui per lavorare.
Piuttosto facciamo spendere i loro soldi in loco e tiriamo fuori idee per avvantaggiare la nostra comunità.
Vale sempre il solito discorso.
Giunti a questo punto, esiste il fenomeno: o lo subisci e ci si lamenta, o lo governi tirando fuori proposte ed idee.
Finora l'abbiamo sempre
subìto.




La parola ai cittadini. Scrivi a : cambiasannazzaro@libero.it

Scheletri negli armadi o bufale ?
Caro Elvio,
approfitto della tua disponibilità per rubare ancora un poco di spazio sul Blog prendendo spunto da un post inserito da Vittorio Airoldi nell’ aggiornamento del 11.12 u.s.
Dunque Airoldi scrive, ed altri lasciano intendere, che i precedenti amministratori avrebbero dimenticato armadi colmi di scheletri e che gli attuali amministratori non aspetterebbero altro che il momento opportuno per aprirli (gli armadi) in modo di informare i cittadini delle malefatte del passato.
Credo che questo non sia un comportamento accettabile.
Se qualcuno è al corrente di fatti illeciti ha il sacrosanto dovere di denunciarli, in caso contrario diventerebbe complice di chi li ha compiuti.
Anzi tale comportamento appare ancor più deprecabile in quanto si paventa l’ ipotesi di un utilizzo strumentale di tali fatti.
Quindi, da sannazzarese desideroso di conoscere la verità, esorto Vittorio Airoldi, se davvero le conosce e se davvero esistono, a denunciare immediatamente le circostanze illegali di chi lo ha preceduto o, come enuncia una famosa formula, “a tacere per sempre”.
Non vorrei che qualcuno prendesse ancora lucciole per lanterne con nel caso del tanto sbandierato “buco di bilancio” che invece era un sostanziosa eredità (circa € 800.000 di avanzo di bilancio).
Rodolfo Marinelli

Riporto il link al post
citato da Marinelli.
Devo dire che da cittadino rimasi basito un anno fa.
Sui conti pubblici (ricordo sempre parliamo dei nostri soldi…) da una parte, cioè le opposizioni prima al governo (per sintetizzare Fazzini & Schiaretti) si paventava un consistente avanzo di bilancio, dall’altra, l'attuale amministrazione di centro-destra, si enfatizzava il fatto che il Comune aveva le casse vuote.
Devo peraltro dire che la conseguente gestione finanziaria dell’Amministrazione in effetti ha fornito a tutti l’impressione che le casse comunali non giovassero proprio di ottima salute (“non ci sono soldi”).
Infine concordo, se esistono situazioni scabrose ereditate dai vecchi amministratori è bene che chi è seduto adesso a Palazzo Pollone ne dia pubblicità subito.
Di notizie e di fango ad orologeria ne abbiamo fin sopra i capelli (vedi l’indecente spettacolo a cui stiamo assistendo a livello nazionale, complice una stampa a dir poco servile).
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Ricordiamo la tragedia dello scoppio di Viale Italia
07/01/1997 per una fuga di gas in un condominio di Viale Italia perdono la vita 3 persone e ne rimangono ferite una ventina. Le cause, dalle carte processuali, risultano per colpa da parte di un inquilino.
In quella giornata molti pensarono allo scoppio in raffineria,mai
nessuno avrebbe pensato a quanto accaduto.A testimonianza di tutti coloro che hanno
vissuto di prima persona quegli attimi devo dire che a tutt'oggi in ognuno di noi è rimasto il fatto traumatico ed un ricordo speciale va da parte di tutti noi alle vittime.
Un ringraziamento a tutti coloro che in quei momenti si sono prodigati,anche a loro rischio per altri eventuali crolli, per prestare i soccorsi croce d'oro in primis,vigili dl fuoco e tutti i volontari. Se mi permetti una
nota, ancora l'altro ieri persone mi hanno chiesto se ci sono stati rimborsi da parte delle a
ssicurazioni, ebbene devo dire che niente è stato dato a copertura di danni fisici e materiali, non è per essere venali,ma è solo per chiarimento.
Proprio per questo motivo ancora oggi si ringraziano le persone comuni che con il loro sostegno hanno aiutato quelle famiglie in difficoltà e potrei elencare anche gli enti.
Grazie per lo spazio concesso.
Rodolfo Marinelli

Ricordo l'episodio.
Ero a Sannazzaro da pochi mesi
E' vero il pensiero andò agli impianti ENI.
Grazie a Marinelli per il pensiero
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