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11 dicembre 2010

182 - L'organizzazione è la base per servizi efficienti.


Buona settimana a tutti.

(Da oggi il Blog assume un formato leggermente modificato. Molto concentrato sull'argomento centrale del post.)

Quella si sta chiudendo è una settimana che ha portato una valanga d’acqua al già imperante e giustificato pessimismo.
I nostri dipendenti pagati 16.000 euro al mese (intendo i parlamentari) hanno deciso di prendersi alcuni giorni di ferie, così….
Il Parlamento ha chiuso e riaprirà il giorno 14 quando si voterà la fiducia al governo.
Luciana Littizzetto (grande!) ha giustamente chiesto in TV ai nostri onorevoli e senatori perché la fiducia non poteva essere votata subito e soprattutto perché hanno deciso di prendersi i giorni di ferie, mentre il Paese sta andando a rotoli… (Potrebbero nella pausa, invece che popolare i pollai televisivi, andare a fare del sano volontariato.... così, è un'idea..)
E’ difficile, con simili esempi che arrivano dalla sempre più senza-vergogna classe politica nazionale, non dare ragione al coro dell’antipolitica che sale sempre più dal basso.
(In caso si elezioni anticipate nazionali, 345 parlamentari perderanno il vitalizio.
Domanda : secondo voi le elezioni le faranno ?)

Localmente il pessimismo è anche alimentato però dalla classifica che come ogni anno il Sole 24 Ore redige in merito alla qualità della vita delle province.
La nostra provincia per il 2010 si piazza al 70° posto
Ecco la classifica della vergogna
Perde 6 posizioni rispetto al già brutto punteggio del 2009 e ormai dopo di noi ci sono solo Alessandria e Pistoia. Dopo c’è solo meridione, quindi siamo il sud del nord.
Non che sia tanto un problema questo, ma se io fossi un leghista farei attenzione a chiedere adesso la secessione, rischieremmo di trovarci "dall'altra parte".
In provincia, ad esempio, si svaligiano mediamente il doppio delle case del resto d'Italia.
A proposito di province, non c'era qualcuno che ne aveva promesso l'abolizione e qualche "direttore di giornale" aveva anche raccolto firme a tale riguardo ?

Veniamo a Sannazzaro.
Sul fronte del panno appeso all'albero dell'area verde di via Loreto no news.... (dicono che nel prossimo numero dell'Eco di Sannazzaro si accennerà al Call-center per la manutenzione delle aree verdi, lo stesso call-center da me interpellato un mese fa per segnalare il panno appeso... pubblicheranno anche la foto da me scattata a inizio di ottobre ?
Eccola riproposta
No news anche dai lampioncini non funzionanti dell'altra area verde di via Toscanini (dopo diverse segnalazioni in comune), come no news da via Vigevano (niente dossi, tanto che ieri sera ore 18.05 il demente di turno è passato con il rosso, in compenso la già di per se brutta toppa di asfalto messa per coprire uno scavo si sta già deteriorando, degradando ulteriormente il livello di manutenzione delle strade pubbliche. Direi un pessimo biglietto da visita per chi entra in paese !)

Novità, ma ahimè negative, dalla pulizia (sono conferme che prego chi è in Comune di ascoltare) : il servizio di pulizia manuale nelle zone periferiche sta degradando, il viale Loreto in accesso al paese è una pena, via Erbognetta sempre in prossimità dell'uscita idem.
Prendiamo per favore la Coop che ha in appalto il servizio è la "invitiamo" a migliorare ?
Stiamo rimpiangendo la Coop Gli Aironi, da me criticata in passato, ma che ultimamente mi sembrava avesse fatto dei passi in avanti.

Novità anche dal Riazzolo, che è ancora “oggetto di morbosa attenzione” da parte della raffineria (qualcuno mi chiede perché non pubblico le foto delle acque inquinate… il Blog è uno strumento a disposizione di tutti, inviate e pubblico…) .
Ma la novità che farà scatenare fiumi di polemiche, se confermata, è l'annullamento dell'installazione della tensostruttura per le manifestazioni previste nelle feste natalizie.
Sarà vero ? Si parla di problemi di cassa, overo l'infrastruttura costa troppo.
Però il programma è stato già compilato.

Veniamo all'argomento della settimana.
A Gropello, per motivazioni storiche legate alla famiglia Cairoli, sembra abbia ottime possibilità di ottenere a breve il titolo di Città. A Sannazzaro, l’attuale giunta, sta predisponendo le pratiche per avanzare una simile richesta.
Ed è giusto, visto che come detto più volte Sannazzaro “merita senza dubbio di più”, che non il paesino in cui i suoi abitanti sono prigionieri .
Ma per diventare città, non basta mettere l’effige all’ingresso sui cartelli stradali di ingresso.
Occorre, come più volte detto, fare il salto mentale, cambiare la nostra visione del nostro stesso paese (anzi città).
E occorre fare un salto in termini di servizi pubblici, dove nelle città notoriamente sono gestiti meglio.
Dicevamo di Gropello : bene, in quel comune la raccolta differenziata tocca il 50%, il parco giochi nella Villa Cairoli è chiuso e aperto con un cancello automatico, il vigile ogni mattina staziona nella via principale “dissuadendo “ gli automobilisti a parcheggiare sulla pista ciclabile e sempre nella via principale hanno realizzato ben 3 dossi anti-velocità.
Proviamo a comparare queste specifiche situazioni con la nostra, dove il panno penzola ancora dall’albero dell’area giochi di via Loreto, dove la raccolta differenziata porta-a-porta è ancora limitata alle vie del centro, dove a mio avviso le multe sono ancora poche (al di là delle solite lamentele di chi le ha prese) e dove l’inutile e spesso fuori uso rosso-stop di via Vigevano andrebbe eliminato e sostituito con un dissuasore molto più efficiente.
Miglioramenti ve ne sono stati in questi mesi : dall'estensione dell'orario di apertura al pubblico degli sportelli comunali, dalla maggiore trasparenza nel rapporto amministrati/amministratori.
Il cambiamento è servito, per cambiare un pò l'aria.
Ma penso che il livello dei servizi sannazzaresi sia lungi dall'essere da "città".

Ma per diventare città, occorre che in Comune introducano un altro elemento che sinora è rimasto sempre fuori dall’ingresso di Palazzo Pollone : l’Organizzazione.
Più una realtà è complessa e variegata (come appunto il Municipio) e più l’enfasi sull’organizzazione è importante.
Un'efficiente organizzazione prevede, ad esempio, di ridefinire i processi organizzativi dei singoli uffici, ottimizzandone le attività e, ove possibile, automatizzandole con l’introduzione di tecnologia e l'utilizzo di internet, migliorando il rapporto con i cittadini.
Un altro aspetto che una buona organizzazione può contribuire a migliorare è la trasversalità di alcune iniziative che riguardano più uffici comunali.
Capita che, visto da fuori, a fronte di una iniziativa ad esempio in ambito associativo, non è immediatamente chiaro chi è il riferimento comunale e questo fa perdere tempo e genera difficoltà.
Insomma una struttura ben organizzata fornisce servizi migliori.
Nel 2010 non basta più solo la buona volontà o la disponibilità di chi opera nell’amministrazione pubblica.
Soprattutto i danni fatti in passato da chi ha confuso volutamente l'Amministrazione politica con i servizi comunali erogati dai dipendenti ha contribuito al basso livello di alcuni servizi.
Il confondere "diritto" con "favore" è una roba da altre latitudini d'Italia, ma purtroppo è stato presente anche a Sannazzaro (e da questo punto di vista il cambiamento mi ssembra ci sia stato) ed ha contribuito anch'esso alla disorganizzazione, mischiando le competenze e i riferimenti a disposizione dei cittadini.
L'Organizzazione, il separare chiaramente il chi-fa-cosa, ridisegnare i processi organizzativi in maniera efficace, per una città è un passaggio fondamentale.


La parola ai cittadini. Scrivi a :
cambiasannazzaro@libero.it

Sulla vicenda del Teatro Soms interviene il Vice Sindaco
Caro Elvio,
in riferimento alla nota dell' ex vicesindaco sulla chiusura del Teatro SOMS, corre l'obbligo di precisare quanto segue:
- in data 15/09/2010 la Giunta Comunale ricevette dal responsabile del Servizio territorio e ambiente una nota avente ad oggetto "Certificati di prevenzione incendi edifici comunali" in cui, tra l'altro, si diceva "e' scaduto in data 23/11/2003 il Certificato di prevenzione incendi del Cineteatro SOMS e per il rilascio di nuovo certificato e' necessario incaricare tecnico specializzato in materia.(che e’ poi l’ing.Fantoni di Pavia,ben conosciuto ed apprezzato dalla precedente amministrazione).
- per 7 anni gli ex amministratori, consapevolmente o no (ma se erano inconsapevoli e’ anche peggio) hanno vissuto con questa “spada di Damocle” sul capo : se si fosse verificato un incidente nessuna Assicurazione avrebbe coperto i danni e gli amministratori ne avrebbero risposto personalmente.
- ribadisco: l’ex ammnistrazione ha dato prova quantomeno di pressappochismo in questa come in numerose altre occasioni ma, ormai, ne giudicheranno gli elettori: la peggior sorte che possa capitare ai Sannazzaresi e’ che “loro” tornino.
Pietro Signorelli

E' questa una vicenda che da cittadino guardo sconcertato e l'ultima cosa che si dovrebbe fare è utilizzare un plesso così caro ai sannazzaresi per farne un campo di battaglia politica.
Concordo con il termine “pressapochismo”, del resto io stesso ho avuto modo di definire la questione come “il prodotto di pressapochismo” con cui è stato gestito il Teatro egli anni.
Adesso guardiamo avanti e cerchiamo di vedere tutti la lezione che ci ha dato questo incredibile caso (7 anni senza alcuni permessi sulla sicurezza non sono pochi…)
1) Anzitutto una volta ripristinato lo stabile “NON” potrà certo essere gestito come avvenuto sinora.
Mi piace citare il caso del Centro di Aggregazione Giovanile, che a breve compirà 3 anni, dove alcuni professionisti sono pagati per supportarne la gestione.
2) La Soms dovrà fare un salto di qualità perché dovrà gestire un plesso prestigioso e che durante gli spettacoli ospita centinaia di persone e dovrà sollecitare il proprietario (il Comune) in merito agli adeguamenti e alla cura rispetto alla normativa sulla sicurezza.
3) Gli amministratori comunali è bene che facciano i politici e lascino ai servizi comunali la gestione amministrativa.
4) L’opposizione in consiglio dovrà fare il “cane da guardia”, perché il paese è piccolo, le voci girano e nulla vieta di trattare certi temi anche in Consiglio Comunale.
Soprattutto sulla sicurezza occorre essere feroci e denunciare per tempo le carenze, prima che arrivi la tragedia
Dopotutto, anche in questo caso vale quanto vado dicendo da tempo : se Sannazzaro vuole diventare città (richiesta legittima) servizi e mentalità devono cambiare ed evolvere.

A favore della ricerca sulle Staminali.
IL CASO/ Vescovi, da scienziato a "stregone" per aver detto no alle staminali embrionali
E’ uno dei pochi scienziati che il mondo ci invidia.
E ha fatto in fretta, per essersi laureato in biologia iscrivendosi a un corso universitario serale, mentre di giorno lavorava al mercato per tirar su qualche lira.
Da lì al Canada, Calgary University, dove per caso, si fa per dire, scopre la possibilità di isolare cellule cerebrali umane, e comincia a studiare tutte le prospettive che si aprono alla medicina.
La cura che viene da dentro, come spiega il titolo di un suo libro.
Vescovi parla alle Accademie USA come ai ragazzi dell’Università di Milano Bicocca, con la stessa scioltezza, sincerità.
Controcorrente. Da quando ha preso dichiaratamente posizioni pro life l’intellighenzia nostrana lo ascolta con sufficienza, lo guarda con sospetto, soprattutto gli lesina passerelle e riconoscimenti.
In Italia si passa rapidamente dallo status di genio a quello di fanatico, da libero pensatore a oscurantista servo del Vaticano. Vescovi dirige l’Istituto Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e la Biobanca delle staminali cerebrali di Terni.
Sono cellule di grado clinico, ci dice, certificate GMP secondo i parametri più selettivi al mondo, che una volta prodotte possono essere trapiantate nei pazienti, e in linea di principio sono applicabili a qualunque malattia nervosa.
“Abbiamo chiesto all’ISS il permesso di sperimentare sui pazienti di Sla, per poi allargare ad altre sperimentazioni.
Se abbiamo i soldi…”.
Al Congresso mondiale di Neuroscienze di san Diego, il 16 novembre, ne è stata data notizia. “Qualche giorno dopo sul Sole 24 Ore è uscito un articolo che ci definiva una sorta di stregoni, che trattano gli uomini come cavie…Ci hanno chiesto i dati.
Hanno fatto due interrogazioni parlamentari.
I dati, sotto responsabilità penale, vengono presentati all’ISS che ce li ha chiesti, com’è ovvio!”.
Non è il primo degli attacchi.
“Dopo il referendum del 2005 ho dovuto lasciare il San Raffaele perché mi è stato reso impossibile lavorare.
Ho pubblicato uno scritto su Nature prima di andarmene, per poter dire: l’ho fatto di mia scelta, non potete mandarmi via dicendomi che non sono capace.
Nelle Università parecchi colleghi mi definiscono un millantatore, un “sedicente ricercatore”. Sono stato estromesso a viva forza da un progetto della Comunità Europea che si chiamava Fungenes.
E il comitato che decideva chi restava e chi no aveva al suo interno il vicedirettore di una company inglese che lavorava sulle staminali.
” Eppure ha sempre buona stampa.
“Prima.
E resta qualche giornalista coerente e aperto, che continua a cercarmi.
Ma molti che mi telefonavano un giorno sì e l’altro pure, prima del referendum, sono spariti. Non citano neanche più le mie pubblicazioni scientifiche”.
Si è chiesto da dove vengono questi attacchi, e perché? “Se riesci ad andare in clinica senza ammazzare i pazienti, anzi se dici che potrai perfino curarli con un metodo eticamente accettabile, le bugie propagandate sulle staminali embrionali crollano di colpo.
E’ stato detto ai malati che il modo più efficace per alleviare le loro sofferenze è lo studio sugli embrioni: in questo modo scavalcano il problema etico.
Giustificano con la scusa di aiutare il paziente la distruzione di vite tramite frollatura, non saprei usare altro termine, o la creazione di altre vite da distruggere.
”Si sostiene che con le staminali embrionali si sono ottenuti risultati importanti per curare malattie terribili. “Falso. E’ stata avviata la prima sperimentazione ufficiale due mesi fa.
Non c’è niente! E avremmo potuto lavorare con buona pace degli embrioni da almeno 5 anni, utilizzando le risorse in altro modo”.
Ci sono anche interessi economici, oltre che ideologici? E di carriera? “Spesso gli interessi non hanno a che fare coi trapianti sui pazienti, ma per esempio con la ricerca sui farmaci. C’erano anche in Italia compagnie di biotecnologie che si vantavano di fare questo, succhiandosi tra l’altro soldi pubblici.”
Ma lei avrebbe problemi a lavorare su embrioni criocongelati, frutto di fecondazioni assistite non andate a buon fine?
“Sì, avrei problemi. Intanto, non c’è bisogno di congelare degli embrioni per la Fivet, bisogna dirlo una buona volta, quindi sono stati congelati per un approccio sbagliato alla tecnica. Se non si potessero più impiantare e andassero distrutti, potrei vedere il senso di un loro utilizzo. Solo ed esclusivamente se qualcuno nel frattempo ha fatto qualcosa per bloccare la continua produzione di soprannumerari. Altrimenti è un’ipocrisia: quelli prodotti fino a una certa data possono essere utilizzati. Ma intanto vanno avanti a produrne! “E comunque lei sostiene che non ce n’è bisogno. �Non io. Sapendo delle cellule somatiche, dei lavori del giapponese Yamanaka, sapendo che puoi sperimentare sulle cellule embrionali di scimmia, o di topo, che necessità abbiamo di usare embrioni umani? E’ una sconfitta per la scienza. Produrre esseri umani per distruggerli, invece che far di tutto per aiutare la vita, curarla.”Chi invece l’ha aiutata?
“Tanti hanno avuto la sensibilità di investire nelle ricerche cui sto lavorando, e voglio fare dei nomi, come la Neuroton Onlus, l’Associazione Mielolesi, la Fondazione Borgonovo, addirittura la Fondazione Milan, personaggi pubblici come Maurizio Costanzo, Raoul Bova e Formigoni, che ci ha aiutato a fondare al Niguarda l’Istituto di Ingegneria dei tessuti.
O il ministro Fazio. Eppure, viviamo in una condizione di solitudine sconcertante. Si investe tanto in emotività sugli eventi musicali, sportivi…se si mettesse un decimo di quell’interesse e passione, oltrechè di denari, per chiedere che si sviluppino terapie a partire dalle staminali…Mi creda, l’indifferenza è peggio degli attacchi. Quelli si smontano, perché nascono dall’ignoranza, nel senso di ignorare le cose, i fatti. Ma se alle telefonate minatorie a te e alla tua famiglia, aggiungi il fatto che non hai neanche un laboratorio dove lavorare… Ed io sono già stato fortunato.
Altri colleghi sono tornati in Usa. Per forza”.Che risultati vorrebbe raggiungere, che cosa aspetta, dopo trent’anni di lavoro? “Già l’averci provato è significativo, ma vorrei ottenere la possibilità di sviluppare delle terapie per i malati. Come ricercatore sono già contento, ma mi piacerebbe alleviare le sofferenze o almeno aprire la strada a tecniche che riusciranno a farlo, in un giorno vicino”.
Antonio Strada

L'importanza del marketing
Un giorno un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con suscritto:«Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello.
Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose:"Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo".
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: «Oggi c’è il sole….. e io non posso vederlo»
Morale : Cambia strategia quando le cose non vanno per il verso giusto.
Marco Schena

Nuove iniziative in Biblioteca
Ciao Elvio,
ringrazio sentitamente per lo spazio che dedichi alla biblioteca sul tuo blog.
Ti invio, in allegato, le locandine delle letture di dicembre.
Ciao
Chiara Albertini
(Presidente Biblioteca Civica)

Eccole : (grazie a Te per l'impegno al servizio della comunità)
Letture intorno al camino, sabato 11 dicembre
Letture intorno al camino, domenica 19 dicembre

4 commenti:

Paola ha detto...

Caro Elvio
proprio sabato mi reca a Mede.... ciò che mi ha colpito subito della città (era forse un anno che non ci mettevo più piede) sono state le rotonde.
Non ho potuto appurare il discorso illuminazione perchè era pieno giorno ma il tutto si presentava bene. Rotonde ben curate ed esteticamente molto carine.
Possibile che a Sannazzaro (terra di risaie) non si riesca a trovare uno sponsor che abbellisca le nostre rotonde con un'ambientazione che ricordi per l'appunto le nostre risaie? Banalmente mi vengono in mente alcuni produttori di riso della nostra zona. Sarebbe veramente un'iniziativa carina... oltre ad essere un buon biglietto da visita del paese. Non credi?

Anonimo ha detto...

Egregio Signorelli,
stamattina ancora prima di entrare nel blog, sfogliando la provincia pavese, ho letto con grande stupore che è stato chiuso anche l'asilo di via Traversi per inagibilità.....
Tra me e me mi sono detto... qui c'è lo zampino di qualcuno che vuole mettere in cattiva luce l'amministrazione odierna. Dopo aver letto il suo trafiletto sul blog circa il Cineteatro SOMS ne ho avuto quasi la certezza.
Quello che lei asserisce, ovviamente attraverso documentazioni scritte, deve essere divulgato in ogni modo. La gente, soprattutto quella che non naviga sù internet, deve sapere!!!!

vittorio airoldi ha detto...

Questo è solo un assaggio degli scheletri negli armadi che abbiamo trovato. Il bello deve ancora arrivare e arriverà al momento giusto tanto che certi personaggi non solo dovranno avere vergogna di candidarsi, ma anche di farsi vedere in giro dai sannazzaresi che hanno preso per i fondelli per anni!!!

ab ha detto...

signori del municipio mettete il sale nelle straaaaaaadeeeeeeee!!