***Home - Blog Cambia Sannazzaro***

11 novembre 2011

225 - Ecco dove il Comune investirà nel 2012

Buona settimana.
Parliamo dei nostri soldi, quelli che versiamo in tasse e imposte e che qualcuno poi decide come impiegare. 
Nella fattispecie il Blog oggi fa una carrellata delle principali e più significative spese in opere pubbliche che l’Amministrazione Maggi ha in programma per l’anno prossimo. 
Lo facciamo, come d’abitudine, aggiungendo un commento o per lo meno una serie di auspici rivolti alla politica e ai cittadini..

News della settimana dal Paese sull'orlo del crack.
Bye Bye Silvio. And now ?
Il dopo B. è iniziato da qualche mese e il suo annuncio di lasciare il governo dopo la prossima approvazione della Legge di Stabilità è solo la conferma di un atto che andava fatto l’anno scorso.
Riuscirà a mantenere una promessa, dopo che per anni non ne ha mantenuta nessuna ?
Adesso lo spread l'ha licenziato in tronco.

Davvero poteva finire altrimenti ? Davvero potevamo evitare di finire ai livelli del Portogallo, dell'Irlanda, peggio della Spagna e a un passo dalla Grecia con un governo che da anni nega l'evidenza e che ha impiegato il tempo nella strenua difesa del capo dai suoi guai giudiziari ?
Da un bel pezzo il capo non ha più la maggioranza con la quale vinse le elezioni nel 2008 e soprattutto non ha più la maggioranza del Paese.
Il berlusconismo è finito, finalmente.
Io penso che se ne andrà, perché ormai come uomo politico è finito.
Chi verrà dopo ? Ci saranno le elezioni ?
Non vorremmo essere nei panni di Napolitano che deve traghettare l’Italia nel pieno della peggiore crisi economica dal dopoguerra ad un passo dal fallimento del Paese, commissariati di fatto dalle istituzioni europee.
La domanda vera da farsi adesso è : quando e come iniziare la ricostruzione economica e morale di un Paese distrutto dall’ideologia berlsuconiana.
E nel frattempo confesso che non so se andare alle elezioni, subito dopo l'obbligatoria approvazione delle norme imposte dall'Europa, oppure dare il Paese in mano a un governo tecnico.
Se fossi nel centro-dx mi guarderei bene dal scegliere le elezioni : non si può rivotare ancora coloro che hanno portato l'Italia nel baratro.
Se fossi nel centro-sx, mi preoccuperei di capitalizzare il vantaggio di consensi evitando l'assembramento masochista che ha caratterizzato i governi di  Prodi.
Poi c'è l Terzo Polo :cosa vuole fare ? Chi sarà il loro alleato ? E il leader ?
E poi tutti e tre i poli risuciranno a richiedere le lacrime e sangue ai cittadini, taglaindo i costi della politica e espellendo i banditi dalle istituzioni ?

Insomma un rebus che i mercati non possono perdere tempo aspettanso una nostra soluzione.
Per intanto proviamo a sperare e godiamoci un video appropriato



Perchè lo “spread” è cosi importante.
Nelle ultime settimane ha fatto irruzione con una violenza inaudita nel panorama lessicale italiano una nuova parola : “spread”.
Cos’è lo spread ? E perché è così vitale per l’economia del Paese e per la stessa Italia ?
Anzitutto lo spread è il differenziale tra i tassi dei BTP decennali (Buoni del Tesoro Italiani) e i Bund Tedeschi di analoga scadenza.
Se io presto dei soldi ad una persona con poca affidabilità, devo tutelarmi perché dubito della sua capacità di rimborsare il prestito. Mi tutelo chiedendo un tasso di interesse maggiore : identica cosa avviene per gli Stati sovrani.
Mercoledì lo spread ha sfiorato i 600 punti base (cioè 6%) : ovvero, tra i BTP e i Bund tedeschi la differenza era del 6%. Un’enormità !
E perché lo spread è così’ importante ?
Per diversi motivi : intanto perché quando lo Stato Italiano chiede soldi in prestito (e sono una montagna, tenendo conto che abbiamo il debito pubblico più altro d’Europa e il terzo al mondo!) deve riconoscere ai sottoscrittori un tasso molto più alto di quanto offre la Germania (appunto il 6%) , la Francia e gli altri Paesi.
E questo vuol dire un gigantesco esborso annuale per pagare gli interessi sul debito, creando la famosa corda che si stringe al collo dell’impiccato .
Andando avanti di questo passo, non solo il debito pubblico non può diminuire, ma aumenterà (emissione di Titoli di Stato per pagare gli interessi, ovvero interessi sugli interessi).
E poi ci sono le banche…. L’affidabilità dell’Italia (bassissima, peggio della Spagna considerando appunto lo spread) si riflette anche sulle banche del Paese. Infatti queste hanno in portafoglio gran parte del debito pubblico italiano : un eventuale default dello Stato (fallimento, ovvero l’impossibilità da parte dello Stato di rimborsare i titoli alla scadenza e/o di pagare gli interessi) , corrisponde ad una crisi anche per le banche, che già adesso hanno dei capitali largamente svalutati, per via del crollo delle quotazioni.
Quindi le banche quando si approvvigionano di denaro sui mercati internazionali, scontano questa scarsa fiducia dell’Italia (il cosiddetto Rischio Paese) e fanno quindi più fatica ad avere soldi in prestito, soldi che sono normalmente usati a loro volta per concedere i prestiti alle aziende e ai privati.
Risultato : le banche danno i prestiti con il contagocce, l’economia soffoca per la mancanza di investimenti, non si crea lavoro/sviluppo, i consumi quindi crollano, si pagano meno tasse e lo Stato incamera meno imposte, rendendo difficilissima l’opera di riduzione del debito pubblico
E come è andato lo spread negli ultimi anni ?
Ecco.
Ce lo dice il Financiali Times.
Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi prima del 2006 era a 24 punti (0,24%)
Sembra un’altra era, ma erano giusto cinque anni fa, il 13 novembre 2006, quando a Palazzo Chigi sedeva Romano Prodi.
Nel 2007 esplode la bolla dei mutui subprime e nel 2008 il fallimento di Lehman Brs e la crisi finanziaria tracima nell’economia con la più grande recessione dal 1929.
Oggi l’indicatore che illustra il rischio-paese nel mercato dei titoli di Stato è arrivato a quota 574, quasi venti volte tanto il valore del 2006, ed è giudicato “drammatico” dai vertici europei. La crisi c’è stata e anche enorme.
Ma c’è stata per tutti. Però non tutti avevano il fattore B.

 
Declino senza fine : il ritorno di Pomicino.
Da alcune settimane un personaggio si aggira per gli studi televisivi e radiofonici e rilascia interviste ai giornali.
Molti, guardandolo, esclamano con la mano sotto il meno “…eppure…aspetta un attimo.. .quella faccia… dove l’ho già vista…??”
Parliamo di Paolo Cirino Pomicino, uno dei dominatori della Prima Repubblica, quella crollata nel 1992 sepolta sotto le tangenti e le manette di Mani Pulite.
Da alcune settimane sembra che, come riportato da alcuni siti, Pomicino stia organizzando la fuga dal PDL con approdo nell’UDC, a questo punto sempre più la DC 2.0.
Come siamo rimasti schifati dalla transumanza di parlamentari che più o meno per “convinzione..” sono passati in questi mesi nelle file del capo per puntellargli la cadrega, adesso restiamo ancora più schifati dalla migrazione inversa.
Uno spostamento che sa tanto di “quando la nave affonda i topi scappano”.
Ecco, sembra che il principale regista di tali spostamenti sia il napoletano Cirino Pomicino.
Per capire chi è costui, degno rappresentante della cosiddetta “casta”, ecco in pillole la sua storia, uno spaccato di un mondo politico e giudiziario che non vorremmo ritornasse più.
Per 18 anni è stato deputato e per 4 ministro.
Dopo la scomparsa della DC, aderì all’Udeur (di Mastella) con 41.000 voti fu eletto parlamentare europeo.
Un anno più tardi, però, viene espulso dal partito (per aver invitato gli elettori a non votare Bassolino per le regionali campane del 2005) e quindi aderisce al progetto politico della Democrazia Cristiana per le Autonomie, nata nel giugno 2005 su iniziativa di Gianfranco Rotondi.
Con il passaggio in questo partito diviene direttore politico de La Discussione (giornale mantenuto con i soldi pubblici).
Rimane deputato del Parlamento europeo, iscritto al gruppo del Partito Popolare Europeo, dove svolge attività di commissione: membro della Commissione per i problemi economici e monetari,
Tuttavia, al 27 aprile 2006, è risultato fra i parlamentari europei con il numero più basso di presenze, ovvero 44 sessioni plenarie in tutto (il 41%).
Alle elezioni politiche italiane del 2006 viene eletto alla Camera dei deputati nella lista formata dalla DC insieme al Nuovo PSI.
Abbandona il ruolo di parlamentare europeo per tornare alla politica nazionale e assume la presidenza del gruppo parlamentare DC-PSI alla Camera.
Successivamente viene nominato dal ministro Gianfranco Rotondi al comitato per il Controllo strategico della pubblica amministrazione (pensate che roba !!!).
Il 9 ottobre 2010 al Convegno di Saint Vincent organizzato da Gianfranco Rotondi e da Carlo Giovanardi annuncia la sua adesione all'Unione di Centro.
Ovviamente non può mancare la parte giudiziaria.
È stato uno dei 24 parlamentari italiani che hanno ricevuto condanne penali in via definitiva nella XV Legislatura
- condannato ad un anno e otto mesi di reclusione per finanziamento illecito (tangente Enimont)
- ha patteggiato una pena di due mesi per corruzione per fondi neri Eni
- coinvolto nella cattiva gestione dei fondi per il Terremoto dell'Irpinia del 1980 (circa 60.000 miliardi di lire), ma i reati sono stati prescritti per decorrenza dei termini processuali.
Ma per capire meglio, di chi stiamo parlando, ecco un memorabile pezzo di Marco Travaglio che racconta un episodio incredibile.
Un giorno, a metà degli anni ’80, Pomicino vola a Houston per una delicata operazione al cuore: temendo di non uscirne vivo, fa voto alla Madonna di Pompei che, se tutto andrà bene, donerà 100 milioni di lire a un prete di strada che ospita ragazzi orfani.
Poi, tornato a Napoli sano e salvo, anziché onorare il voto convoca il costruttore Franco Zecchina e gli intima di versare al sacerdote 10 milioni a Natale e 10 a Pasqua per cinque anni.
Quello lo guarda sbalordito: “Scusate onore’, il voto l’avete fatto voi, il cuore è vostro, perché aggia paga’ io?”.
Il pm, nel processo poi finito in prescrizione, osserverà: “E’ singolare che il Pomicino pretendesse di fare la carità con i soldi degli altri”.
Ma Zecchina paga in silenzio, anche perché attende certi appalti per la ricostruzione post-terremoto. Meglio non contrariare l’ onore’.
Ovviamente, con questo bel curriculum, Il Giornale e Libero gli hanno chiesto di scrivere negli ultimi anni sulle loro pagine.


Diluvio di antenne : prima di andarsene … il regalo al veleno del governo
In Italia si potrà navigare sempre più veloce con i telefonini.
Ma potrebbe essere più facile ammalarsi di cancro.
I presidenti di tutte le Arpa (Agenzie regionali per l'ambiente) e l'Ispra (l'Istituto superiore per la ricerca ambientale) con due documenti durissimi recapitati nei giorni scorsi al governo Berlusconi.
Nel ddl sviluppo dell'ottobre scorso l'esecutivo ha modificato la legge sull'elettromagnetismo, arrivando a innalzare fino al 70 per cento gli attuali limiti per gli impianti di telefonia mobile.
Con la nuova normativa i valori di attenzione (in Italia il limite è di 6 volt per metro) sono da considerare soltanto all'interno degli edifici.
In questa maniera se ne esclude l'applicabilità su tutte le aree di pertinenza esterne delle abitazioni, come i balconi, terrazzi, giardini e cortili.
Questo può comportare un'invasione di antenne, tanto che gli esperti ritengono che nel giro di due anni verranno montati dai 15mila ai 20mila nuovi impianti.
La nuova norma cambia anche gli obiettivi di qualità: verrà valutata una media statistica giornaliera mentre ieri si prendevano a campione i sei minuti a massima potenza.
Poiché di notte la potenza è notevolmente ridotta la nuova disposizione permette che la popolazione nelle ore diurne possa essere esposta a valori di campo di gran lunga superiori a quelli dell'attuale normativa.
Secondo una simulazione compiuta dalle stesse Arpa, i valori saranno aumentati del 30 per cento per gli impianti radio-tv e del 70 per gli impianti di telefonia mobile.
Ma perché questa variazione? All'orizzonte c'è soprattutto la necessità da parte delle compagnie telefoniche di adeguarsi alla tecnologia 4G, con l'installazione delle nuove antenne Lte (Long term evolution).
Ci troviamo però di fronte a una svendita della salute agli operatori di telefonia mobile. A esprimere un parere fortemente contrario al provvedimento, prima della sua approvazione, è stata anche l'Ispra che parla di un deciso passo indietro rispetto a quanto stabilito dalla vecchia legge che contribuirebbe ad alimentare il clima di sfiducia dei cittadini nei riguardi delle istituzioni. Il decreto rischierebbe, infatti, di riportare il paese indietro di dieci anni, in una situazione di conflitti sociali che allo stato attuale delle cose sembrava ampiamente superata grazie all'attività di controllo, informazione al cittadino e trasparenza dell'azione amministrativa.
L'Ispra fa riferimento anche al rischio cancro. Lo Iarc (International agency for research on cancer) ha reso noto di aver classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come 'possibilmente cancerogeni per l'uomo.
Ma soprattutto lo stesso istituto ritiene che non ci fosse bisogno di cambiare la legge per adeguarsi alle nuove tecnologie.

Top Stories sannazzaresi
Gli Incivili. Loro sono i veri disalbili (impuniti...)

Sabato mattina, ore 9.10, P.za Mercato, davanti al Carrefour.
2 auto parcheggiate nei posti riservate ai disabili : 1 targa Rumena, 1 targa Italiana.
Ho visto uscire dal supermarket due rumeni "Sapete che non si puà parcheggiare li?", dico loro.
Mi hanno risposto con scuse varie....
Ore 9,40, stesso luogo, stessa scena, ma con due auto italiane.
Invito tutti i lettori del Blog ad armarsi di buona volontà e trarre forza dal senso civico per redarguire gli imbecilli (i veri disabili) che fregandosene delle regole, invadono gli spazi riservati ai più sfortunati.

Poi, forse, arriveranno anche le multe....

Riapre provvisoriamente il Teatro Soms
Saranno non più di 5-6 le manifestazioni che si terranno nel Teatro SOMS dopo che i lavori di adeguamento minimo in tema di sicurezza saranno finiti.
Pro Loco, Banda Iris, Tombolone di fine anno e recita scolastica : queste le serate già decise.
Ci sono inoltre alcuni altri eventi in fase di definizione.
Poi a febbraio/marzo la chiusura definitiva per dare il via ai lavori di ristrutturazione, il cui Iter fu avviato dalla precedente Amminstrazione Signorelli.

Dall’Alluvione al PEC : piantiamola con il fatalismo
.
Può darsi che tanta acqua in così poco tempo non si sia mai vista.
Ma è mai possibile che in una città di grande e antica tradizione marinara, in un Paese che si ritieni la settima o ottava potenza mondiale, nella sua parte più sviluppata, il Nord, nel 2011 possa ancora accadere che alcune persone trovino la morte nell’androne di un condominio per una piena d’acqua ?
Chiunque vada in Google map e su Genova cerchi il torrente Bisagno, può vedere come questi sia, più che un torrente, quasi un bosco.
Evidentemente quando Google ha ripreso l’immagine, la flora era rigogliosa, alla faccia della manutenzione che in quei corsi d’acqua (in tutti, ma in quelli piccoli, ripidi e in mezzo alle case in particolare) dovrebbe essere fatta con cadenza periodica.
Ma additare solo al fato e alla scarsa manutenzione le cause della tragedia di Genova, sarebbe ipocrita e fuori dalla realtà.
Esiste un’altra importante causa, la principale : la cementificazione del territorio.
Per noi, che come cantava Umberto Tozzi siamo “gente di pianura”, vedere i miracoli dell’ingegneria edile messa in pratica in tutta la Liguria con quei borghi, quartieri e città abbarbicate sulle pendici, fa sempre un certo effetto.
Ci si chiede, come fanno quei condomini alti 8-10 piani ancorati alla montagna, a stare in piedi. Genova è costruita in una striscia di terra : davanti l’azzurro piatto e immenso del Mar Ligure, alle spalle la montagna, con i suoi torrenti che devono perdere quota in pochissimo spazio.
Torrenti, come appunto il Bisagno, che sono stati nel tempo imbrigliati a forza e coperti a tratti per poter permettere alla città di guadagnare quello spazio indispensabile al suo sviluppo.
Si guardi, ad esempio, il grande parcheggio dello Stadio Marassi, costruito proprio sopra il Bisagno.
Ma i torrenti e i fiumi non sono stati creati per essere immobili nel tempo, i corsi variano e devono poter ospitare l’acqua che arriva dal cielo con le precipitazioni.
Hanno il diritto, quando sono pieni, di esondare in tutta tranquillità, invadendo qualche decina di metri fuori dal loro tradizionale corso.
A Genova (in Liguria), i torrenti non possono permettersi questo lusso, perché lo spazio per esondare non c’è.
C’era, ma è stato conquistato dall’ingegneria umana per offrire spazi abitativi e commerciali alle persone.
In queste condizioni, la prossima alluvione, sarà solo questione di tempo.
Del resto, costruire con la cultura del rischio e spendere in manutenzione, presuppone i concetto di prevenzione, che in Italia non esiste.
Bravissimi nella Protezione civile (ex-post delle tragedie), nella valutazione e gestione dei rischi (ex-ante) non ci siamo. Il neo capo della Protezione civile l’ha detto chiaramente : fatto 100 i soldi stanziati per le emergenze, 80 sono spesi per i risarcimenti, 20 per la prevenzione.
Eppure, se si prevenisse, i costi sarebbero 10 volte inferiori rispetto agli interventi per sistemare e rimborsare il dopo tragedie.
Del resto basta guardarci in casa per un attimo : è normale che in 48 anni, tanto è passato dall’insediamento della raffineria, a Sannazzaro la gente a tutt’oggi non sappia ancora come comportarsi in caso di emergenza industriale della raffineria (scoppio, incendio, fughe di gas ) ?
Secondo me no, ma tutto questo rientra nel solco della migliore tradizione italiana, fatta di preghiere al Santo di turno o di fiducia nella buona sorte.
Adesso il PEC (Piano di Emergenza Comunale) sembra essere in dirittura d’arrivo.
Ma personalmente ripeto quanto dico dai primi carteggi nel 2008 con l’ex assessore Abela : il PEC verrà completato e sarà utile alla gente, solo quando saranno pubblicizzate le norme comportamentali e le azioni da intraprendere in caso di incidente.

Nuovo supermercato : un altro muro che cade.
Nel 2010 crollò il muro delle “grandi manifestazioni” : la Notte Bianca del 2010 rappresentò la prova che anche noi, quando ci crediamo, possiamo fare grandi cose.
Una sorta di rinnovato orgoglio sannazzarese, da troppo tempo nascosto in qualche sperduto angolo del paese.
Non è obbligatorio ripetere ogni anno la Notte Bianca, ma fu la dimostrazione delle nostre potenzialità. Ieri ha aperto il nuovo supermercato Gulliver.
Un episodio forse marginale in altre realtà di dimensioni simile alle nostre.
Da noi è un evento : un piccolo passo per il commercio, un grande passo per Sannazzaro.
Cade quindi anche il muro del “Monopolio del commercio”, il secondo : quello polidtico cadde nel 2009, con la vittoria della Lista Bolognese, quello commerciale è caduto ieri.
Riusciranno progressivamente a convincersi i negazionisti del Cambiamento che Sannazzaro sta davvero cambiando ?
(p.s. l'iter per l'apertura è stata avviata dalla precedente giunta.
Fu senza dubbio uno dei "plus" dell'ex-amministrazione Bolognese-Signorelli.
Ma vi confesso che non sono particolarmente attratto dalla etichettatura politica e per me me conta quanto riporta il "Punto 6 del Dodecalogo del Blog :
Non è importante chi arriva in cima, ma è importante arrivarci come comunità")

Raccolta differenziata : il porta-a-porta vale +7%, ma siamo ancora fuori legge

Sul sito della Provincia di Pavia sono comparsi finalmente i dati sulla raccolta dei riifiuti del ... 2009 (si sa, la Provincia non è certo un esempio di efficienza!)
Comunque, il Blog aveva già pubblicato i dati nel post 209 : Sannazzaro è al 30,9%.
Da gennaio 2009 la raccolta del differenziato a domicilio avviene nella zona del centro storico e rispetto al 2008 questo è valso un buon +7%.
Adesso la raccolta dovrebbe a breve estendersi ad altre zone del paese.
Giusto per capire, la legge prevedeva che la percentuale fosse del 35% nel 2006, del 45% nel 2008.
Siamo qiundi ancora fuori legge


Blog della Parrocchia SS Nazzaro e Celso
Segnalo che ho scoperto in rete il Blog della nostra Parrocchia e dellìOratorio.
Utile per leggere gli appuntamenti, mi ha molto colpito la ricca sezione dedicata alla storia di tutte le chiese di Sannazzaro (attuali e scomparse).
Ecco l'indirizzo :
http://santinazzaroecelso.wordpress.com


Le 10 cose di Vittorio
Sul post 223 avevo elencato le mie “10 cose per cui vale la pena vivere”
L’amico Vittorio (anche lui fedelissimo lettore del Blog)  ha inviato le sue che volentieri pubblico
Se ne dovessero come spero arrivare altre, prometto di fare una sezione del Blog ad-hoc.
Ciao Elvio ecco i miei 10 punti
1) I miei bambini sono la mia vita
2) Assicurare loro un futuro
3) Il ricordo e gli insegnamenti di mio papà
4) Ascoltare ad alto volume "The River" mentre percorro in auto la circonvallazione di Sannazzaro
5) I valori e gli insegnamenti cristiani di papa Giovanni Paolo II 

6 )Fare la "scarpetta" in una pentola con tre uova fritte con sugo di pomodoro fresco 
7) i miei dischi in vinile
8) Rivedere una volta al mese "The Blues Brothers" e la saga di Don Camillo
9) Andare almeno 1 volta ad un concerto dei Rolling Stones 
10) Il trarmonto che cala dietro i mulini di Mihonos.
Le mie 10 cose le ho pubblicato sul post 223, quelle di Paola sul post 224
Aspetto anche le 10 cose... degli altri amici del Blog.


I miei errori

Non capita mai di ammettere volentieri i propri errori.
Però stavolta lo faccio volentieri.
Il Comitato NO Discarica di Mezzana Bigli, mi ha fatto presente che alla Castagnata del 30 ottobre contro la follia della Discarica di amianto i cittadini presenti non erano 100, ma almeno il doppio.
200 persone che, insieme a tante altre, hanno perfettamente inteso il pericolo per la salute che è rappresentato dall’amianto.


Continua la battaglia contro la follia.
I Comitati di Sannazzaro e di Mezzana Bigli hanno organizzato per Domenica 13 novembre "Risottata Incontaminata" : Presso la zona antistante l'esercizio commerciale "Matteo e Arianna" (Buscarella)
Dalle ore 11.00 alle ore 15.00
Atutt'oggi la lista dei Buoni (Chi dice NO alla Discarica) - enti, soggetti che hanno pubblicamente affermato la loro contrarietà al progetto, è così composta:
- Comune di Sannazzaro (Amministrazione e intero Consiglio Comunale)
- Comune di Ferrera
- Comune di Scaldasole- Precedente Amministrazione comunale di Mezzana Bigli
- Alcuni Agricoltori della zona
- Legambiente
- Comitato La Nostra Sannazzaro
- Comitato per Lomello
- Comitato NO Amianto di Mezzana Bigli

- Amministrazione Provincia di Pavia
- Consigliere Regionale Villani (PD)
- Consigliere Regionale Pesato (PDL ), comunicato dal co-coordinatore PDL Sannazzaro, Airoldi
- Lista Bellini, raccolta petizione di firme contro la discarica

Ricordo che non ci sono tante posizioni : chi non è contro la discarica, è a favore

Ecco la mappa : guardate dove vivete e fate due conti.


Veniamo al post di oggi

La giunta ha recentemente approvato il piano delle opere triennali
, un documento importante che illustra ogni anno dove l’Amministrazione comunale impiegherà i denari della collettività , in termini di opere pubbliche.
Per l’anno 2012 ecco le spese più significative :
- 400.000 euro per la sistemazione del Cimitero
- 182.500 per la sistemazione della Scuola Media 

- 115.000 euro la sistemazione e la messa in sicurezza delle aree verdi e aree giochi 
- 40.000 euro per l’adeguamento della rete fogniaria
- 150.000 euro per l’innovazione dell’Information Technology nei servizi pubblici
- 70.000 euro per la sistema
zione della Scuola Elementare
-
31.000 euro per la realizzazione del nuovo parcheggio in via XI Febbraio
- 23.000 euro per la sistemazione del muro di cinta e la creazione del ponticello sull’Erbognetta per accedere al Centro Polifunzionale Mattei.

Nel triennio (2012-2014), complessivamente, sono previste spese anche per l’ampliamento del plesso scolastico di via Rossini e la ridefinizione del Centro Sportivo di via San Francesco con costruzione della piscina coperta e altre strutture sportive
Sono tanti quindi gli interventi previsti alcuni, credo, possibili con i denari provenienti dalla convenzione con ENI.
Fin qui l’elenco.
Commento personale.
Mi hanno detto che nel Palazzo dei Servizi socio-sanitari (un edificio che è stato oggetto recentemente di un plauso da parte del nuovo D.G. dell’ASL di Pavia), il secondo piano ha recentemente avuto problemi di infiltrazione dell’acqua piovana.  Anno di ristrutturazione 2007
Un anno e mezzo fa, nello stesso sito, alcun calcinacci erano caduti a terra.
Nel Centro Polifunzionale Mattei, sulle scale sono ancora presenti alcuni frammenti di intonaco che stanno cadendo dal soffitto. Anno di ristrutturazione 2008
Le nuove cappelle gentilizie del Cimitero, costruite da pochi anni, sono oggetto di problemi con il distaccamento delle spallette di marmo dalle colonne. Anno di costruzione 2006-2007
Ho fatto questi tre esempi, che mi sembrano significativi per cercare di trasmettere questo messaggio.
Gli interventi pubblici sopra citati sono a mio avviso tutti meritevoli.
Si è recuperato il vecchio Palazzo del Comune di Piazza Palestro e adesso abbiamo un unico riferimento per i servizi sanitari. Un sito che molti ci invidiano.
Le associazioni hanno una sede degna e che molti altri paesi ci invidiano.
La costruzione delle nuove cappelle (fatta con cospicui contributi dei privati) andava fatta per rispondere alle istanze dei cittadini.
Premesso alcuni evidenti difetti strutturali (ad es. il sistema di climatizzazione del Centro Polifunzionale è centralizzato….) e alcune carenze (illuminazione, cartellonistica etc.) l’indirizzo con cui il Comune negli anni scorsi ha deciso di impiegare i nostri soldi secondo la mia modesta opinione
è tutto sommato condivisibile (come scrissi a suo tempo su questo Blog).
Certo si potevano impiegare meglio e si poteva forse meglio analizzare gli utilizzi di tali spazi che, nel caso di via Marconi, sono oggi sottoutilizzati, ma in definitiva gli investimenti pubblici hanno in larga parte risposto a esigenze oggettive.
Il problema sono i lavori eseguiti. I difetti che tali opere hanno palesato nel tempo, infatti, sono riconducibili ai lavori effettuati e al controllo che si doveva fare.
I controlli sono una cosa importantissima, perché stiamo parlando dei soldi di tutti.
E poi ci sono i cittadini che devono capire che le opere pubbliche, NON sono opere del Comune inteso come terza parte, ma sono opere di tutti.
Tutti dobbiamo avere pertanto la massima cura della cosa pubblica, interessandoci di come vengono spesi i soldi e segnalando per tempo le cose che non vanno (ad es. tramite i prossimi riferimenti di zona).
Dobbiamo capire che in Comune ci si reca soprattutto per perorare gli interessi di tutti, evidenziando problemi che riguardano la nostra via, la zona etc. e non per chiedere favori personali o deroghe ad-personam su lavori e altro (punto 3 del Dodecalogo del Blog).
Ci riempiamo la bocca con il “Cambiamento”. Io per primo. Giusto. Io ci credo e ci sono segnali in tal senso.
Ma la gente per prima deve Cambiare mentalità, riflettendo sull’importanza della cura nella cosa pubblica, pensando che i soldi del Comune non sono infiniti.
Soldi che in passato sono stati sovente spesi malissimo da chi amminstrava.
E quindi, naturalmente, anche l’Amministrazione comunale deve fare la sua parte, orientando opportunamente e con competenza gli investimenti e le spese, e controllando con la massima parsimonia la realizzazione dei lavori e l’espletamento dei servizi..


CambiaSannazzaro ... 2 anni dopo

Arrivano finalmente le prime multe ai clienti e alle signorine del sesso e arriva, quindi, la fine della menefreganza (menefreghismo e tolleranza) di chi ci ha amministrato in precedenza.
Però, occhio, come ho già scritto di non creare illusioni, perchè queste come le bugie hanno le gambe corte (per inciso giovedì poco prima di mezzanott le "escort on the road" erano ben 8, di cui 4 proprio nel tratto finale di via Roma ovvero davanti ai cancelli di ingresso delle abitazioni.
Vanno bene le multe (soprattutto ai clienti...), vanno bene i presidi di carabinieri e polizia locale, vanno bene anche i cartelli che intimano di non esercitare in strada il mestiere più vercchio del mondo.
Ma se (e sottolineo se...) le prostitute spariscono dalle strade, adescheranno sempre più negli appartamenti.
Ecco perchè è fondamentale il controllo degli affitti e avviare quanto prima l'operazione "fiato sul collo" a coloro (almeno uno è noto in paese per alcuni precedenti simili...) che affittano le case alle prostitute.
Questi sono i veri papponi, i veri responsabili del degrado morale del paese.
E già che ci siamo, suggerisco una misura già avanzata qualche anno fa dalla precedente lista di centro-destra "Alternativa per Sannazzaro", ovvero sollecitare la popolazione a rivolgersi in Comune e denunciare i casi "anomali" di affitti con le relative fequentazioni sospette.
Delazione ? Forse, ma sempre meglio delatori che complici.

(13 novembre 2009)

La parola ai cittadini. Scrivi a : cambiasannazzaro@libero.it

Risottata contro l'amianto : chi mangerà ancora il nostro Riso ?
Domenica 13 novembre dalle ore 11 alle ore 15, si terra' la manifestazione "Risottata incontaminata', che i Comitati La Nostra Sannazzaro e No Amianto di Mezzana Bigli, organizzano per informare la popolazione locale sul folle progetto di costruzione di una discarica per cemento-amianto sul terreno in prossimità della Cascina Gallona (fronte raffineria ENI).
La risottata si terra' presso la frazione Buscarella, di fronte all'esercizio Da Matteo e Arianna alimentari Il riso, di provenienza di noti produttori locali, sara' di ottima qualita' che rischia di essere compromesso dal progetto.
Riso che peraltro e' utilizzato per produrre dei rinomati prodotti dolciari, commercializzati da noti produttori della zona.
Verra' distribuito a tutti i convenuti un originale omaggio.
I comitati, che si contraddistinguono per la trasversalita' politica e la non appartenenza ad alcuno schieramento partitico, da tempo si battono per informare i cittadini sul devastante progetto che insiste su una zona già pesantemente gravata da pesanti insediamenti nocivi per la salute.

Il coordindamento dei Comitati La Nostra Sannazzaro,  NO Amianto di Mezzana Bigli, NO Amianto Ferrera


Giornata Nazionale dell’Albero 
Il prossimo 21 novembre si celebra su tutto il territorio nazionale la seconda edizione della Giornata Nazionale dell’Albero voluta dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con l’ANCI e d’intesa con il Ministero dell’Istruzione.
L’obiettivo della Giornata dell’Albero è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo mondiale ed italiano per la tutela della biodiversità, il contrasto ai cambiamenti climatici e la prevenzione del dissesto idrogeologico.
Ogni Comune che aderisce all’iniziativa metterà a dimora un numero di alberi proporzionale ai propri nati.
Il Ministero dell’Istruzione, inoltre, ha diramato una circolare a tutte le scuole con l’invito a effettuare nella settimana precedente al 21 novembre, approfondimenti, studi e ricerche sugli alberi e sulla loro importanza per la vita dell’uomo e per la salvaguardia dell’ecosistema. Anche le scuole potranno aderire alla Giornata dell’Albero.
II Ministero dell’Ambiente, infatti, metterà a disposizione delle prime 1000 scuole che si registreranno cinque alberelli di specie autoctone da piantare nei propri giardini.
Con la presente si rivolge invito alle classi V della Scuola Primaria dell’I.C. “M.Montanari” a partecipare all’iniziativa che l’amministrazione comunale intende organizzare come di seguito specificato: - ore 10,15 incontro con gli alunni presso la sala riunioni del plesso di Via Jacopo Sannazzaro con proiezione di un breve filmato e consegna di una scheda numerata relativa all’albero assegnato ad ogni singolo alunno. - ore 10,45 partenza in pullman messo a disposizione dal Comune per recarsi presso l’area di filtro verde a ridosso della S.P. per Ferrera.
Qui gli alberi verranno etichettati con una piastrina metallica con il numero riportato sulla scheda. Dimostrazione di messa a dimora di alcuni nuovi alberi. - ore 12,15 rientro a Scuola.
Fiduciosi nella Vostra adesione, porgiamo cordiali saluti. Pierangelo Fazzini Assessore all’Ambiente e
Graziella Invernizzi Assessore all’Istruzione


Semaforo ... con lo scotch
Ti invio una foto del semaforo di viale Loreto tenuto su con nastro da pacchi e filo di ferro.
Ciao

Vittorio Airoldi

 
 

Nessun commento: