***Home - Blog Cambia Sannazzaro***

11 febbraio 2011

189 - Le 12 regole per CAMBIARE SANNAZZARO

Buona settimana a tutti.
Oggi parliamo del Blog, di Cambia Sannazzaro.
Elenchiamo le 12 regole per cambiare in meglio Sannazzaro, 12 regole (il Dodecalogo che riporterò in un link stabile a destra) che possono diventare spunto per le liste che si schiereranno alle prossime elezioni di primavera.
Vedremo tra coloro che si candidano a gestire i nostri soldi e il nostro paese chi enuncerà nei programmi le 12 regole.

Prima il solito breve commento alle news nazionali.
20 anni fa, il 10 febbraio del 1991 a Pieve Emanuele nasceva ufficialmente la Lega Nord, come federazione dei movimenti regionali (le diverse Leghe).
Un compleanno amarissimo con il fallimento del decreto sul Federalismo (che come abbiamo detto da tempo di federalismo non aveva di fatto nulla), con i 10 anni di alleanza con B. che non ha portato a niente di buono per noi abitanti del nord Italia e con dei gesti simbolici che fanno rabbrividire, quali l'inaugurazione a Lissone di Piazza Craxi, politico della prima repubblica simbolo di Tangentopoli fuggito all'estero e morto latitante, e di un Ponte Rumor, democristianone uno dei simboli della palude romana che il partito di Bossi 20 anni nacque per combattere).
Di fatto la Lega non c'è più, o almeno non esiste più per quelle persone che avevano riposto in quegli anni la speranza di un vero cambiamento, magari con poltici e metodi rozzi, ma ispirati da genuini sentimenti di onestà e di autonomia.

Con l’avvicinarsi della dichiarazione dei redditi. la legge finanziaria inizia a svelare i suoi brutti risvolti.
Ad esempio è stata eliminata la possibilità di scaricare dalle tasse le spese per l’acquisto di abbonamenti di trasporto per i lavoratori pendolari.
Lavoratori per lo più a stipendio fisso (quindi non evasori) che adesso non hanno nemmeno la soddisfazione di detrarre le spese per recarsi al lavoro.
Per di più, la Regione Lombardia dovrà tagliare una quota consistente dei fondi per il trasporto pubblico : cioè si paga di più, per ottenere di meno.
Sono sempre i soliti che pagaano...

Ogni giorno in Italia viene cementificato una porzione di terreno equivalente a 130 campi da calcio, una roba pazzesca.
Altro che piano casa !!
L'ha detta bene il professor Settis, in un'intervista rilasciata per presentare il suo ultimo libro sul Belpaese che sta scomparendo : "prima o poi l'Italia finira..."

Il presidente della giunta provinciale di Bolzano (alto-adige o sud-tirolo, a seconda se si usa il termie post-ventennio o pre-ventennio) ha detto che loro non si uniscono alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia perché, dice, si sentono minoranza austriaca e non sono stati loro a scegliere di stare in Italia.
Che l’Alto Adige sia una minoranza a parte, lo ha potuto riscontare chiunque abbia avuto il piacere di visitare quella meravigliosa terra.
Però, con tutto il rispetto per i sudtirolesi che sono liberissimi di reclamare l’estraneità rispetto al Belpaese e liberissimi di votare a favore dell’indipendenza, vorrei però che qualcuno ai massimi livelli istituzionali (magari non B. distratto da altro, ma che so il Presidente Napolitano o il Presidente Fini), ricordasse loro quanto ci costa a noi italiani “non sud tirolesi” mantenere la fedeltà della minoranza austriaca allo Stato Italiano.
A titolo di esempio la differenza tra entrate ed uscite di spesa pro-capite ammontano a 1.038 euro per la Lombardia e a 6.467 per il Trentino Alto Adige. La sostanza non cambia quando si esaminano le spese ed i trasferimenti correnti: a Bolzano il dato raggiunge i 778 euro a persona a Belluno i 275.
Insomma lo Stato versa in Alto Adige cifre enormemente maggiori che non nelle altre parti d’Italia.
Una fedeltà davvero cara.
Del resto la provincia autonoma di Bolzano (appunto Alto Adige) insieme a quella di Trento, alla Sicilia, alla Sardegna, alla Val d’Aosta e a l Friuli sono enti locali doati di ampia autonomia.
Un privilegio che il cosidetto decreto del governo per il federalismo si è ben guardato dal mettere in discussione.
La fedeltà non ha davvero prezzo. ...

Riporto una frase estratta da un’intercettazione effettuata nell’inchiesta che vede coinvolto B. per i festini…
Dalla Stampa :” Iris Berardi, che, come emerge dalle intercettazioni trasmesse alla Camera, il 20 settembre scorso, al telefono con un amico dice: «son contenta del regalo che mi ha fatto». E lui: «ma è un regalo materiale o un regalo?». La risposta: «cash!». Sempre Iris: «un cristiano normale lavora sette mesi per prendere quello che ho preso io».
Ecco, un cristiano lavora 7 mesi per prendere ciò che Iris ha preso come compenso….

Il 10 febbraio sarà celebrata la ricorrenza delle Foibe, ovvero le profonde fratture nel terreno carsico friulano, dove vennero gettate vive molte persone di nazionalità italiana vittime della crudele vendetta dei titini (comunisti jugoslavi).
La vicenda non è ancora in realtà stata completamente chiarita, tanto che l’enciclopedia on-line wikipedia, cita le informazione inserite come da controllare e presumibilmente non neutrali.
In ogni caso è certo che i comunisti titini gettarono molti civili italiani (e quindi fascisti, nella terribile logica del dopoguerra) nelle crepe carsiche.
Questa vicenda, come del resto tutta la resa dei conti del dopo 25 aprile con migliaia di persone assassinate dalla vendetta dei partigiani rossi, è stata ignorata per decenni, quasi fosse considerata rischiosa e delegittimante della vittoria della Resistenza sui nazi-fascisti.
Negli ultimi anni, grazie anche agli scritti di Giampaolo Pansa (dal Sangue dei vinti in poi), la storia è stata parzialmente riscritta e comunque completata.
La guerra civile che insanguinò l’Italia, a lungo trattata solo dalla parte dei vittoriosi , è adesso un evento acclamato e riconosciuto che non sposta di una virgola la giustezza di chi combattè dalla parte dei partigiani, ma che da dignità a chi scelse la parte “sbagliata” e soprattutto alle tante vittime per lungo tempo dimenticate

News sannazzaresi
Riporto un link dove vengono dettagliate le informazioni raccolte dal sondaggio commissionato dal Vice Sindaco Signorelli sul gradimento dei politici locali.
http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=4374

E’ uno dei punti qualificanti della white-list, le cose fatte OK da questa Amministrazione.
La tracimazione controllata dell’emergenza civica-socio-sanitaria del condominio di via Montegrappa, una situazione lasciata marcire in passato tra menefreghismo e tolleranza incomprensibile.
Un buco nero per l’intero paese che ha comportato, tra l’altro, la fuga di alcuni residenti della zona per l’impossibilità di vivere vicino a quel degrado e un deficit di bilancio a carico della collettività (cioè tutti noi) per i mancati pagamenti delle bollette del gas.

Segnalo che la Provincia Pavese ha inserito Cambia Sannazzaro nei Blog selezionati dal quotidiano : : ecco il link

Poi pensavo ai nostri vigili, all'ambiente e al senso civico.
Come coniugare questi tre elementi ?
Ad esempio dotando i vigili di biciclette : girerebbero più agevolmente il paese, darebbero un buon esempio per l'utilizzo delle due ruote e aiuterebbero l'ambiente.
Le usano nelle città, perchè non da noi ?
(Innovazione....)

Ed ecco il Dodecalogo del Blog : LE 12 REGOLE PER CAMBIARE SANNAZZARO
Parliamo dai punti fermi del Blog, l'essenza di Cambia Sannazzaro, le travi portanti : diciamo la carta fondamentale del Blog.
E per fare questo a brevissimo sulla colonna a destra riporterò sempre il Dodecalogo del Blog, le 12 regole che, se rispettate, possono far cambiare in meglio Sannazzaro
E, ovviamente, a chi si candida è richiesto di rispettare (o di aver rispettato se era in Amministrazione) il Dodecalogo, di programmare iniziative nel rispetto delle 12 regole e di amministrare avendo il Dodecalogo come bussola.
Ma anche i cittadini tutti sono chiamati al rispetto del Dodecalogo. Anzi, come dico sempre sarebbe troppo semplice e comodo votare uno o l'altro e aspettarsi automaticamente il cambiamento : ogni cittadino contribuisce alla realtà in cui vive con ciò che fa e con ciò che non fa.

1) Rispetto del denaro pubblico
Ad ogni livello. I soldi pubblici sono i soldi dei cittadini, nostri soldi.

2) I cittadini devono controllare gli amministratori pubblici e valutare i Servizi erogati dal Comune.
Dobbiamo fare sentire loro il fiato sul collo perchè chi amministra in Comune provvisoriamente sta agendo per nostro conto con i nostri soldi e se vogliono il nostro voto devono guadagnarselo.
Valutiamo i Servizi in primis e come funzionano. Questi vengono prima delle grandi opere.

3) Basta chiedere favori personali.
Ai politici occorre rivolgersi per le questioni di interesse pubblico e occorre rivendicare i nostri diritti. Stiamo molto attenti a non fare in modo che i nostri diritti siano spacciati per favori.

4) Rispetto delle regole.
Chi sbaglia deve pagare a prescindere dalla politica e dall’etnia. Basta con i furbi.

5) Nei confronti di ENI meno sudditanza.
La raffineria è un’opportunità sinora non sempre gestita nell'interesse dei cittadini.
Le convenzioni fatte hanno prodotto pochi benefici veri per i cittadini

6) Basta con le ideologie. Contano gli obiettivi
A sinistra e a destra le ideologie nel corso dei decenni hanno contribuito al massacro di decine di milioni di esseri umani e a livello locale hanno provocato per lo più danni.
Chi amministra deve farlo il più possibile guardando al territorio e non agli interessi dei partiti.
Non è importante chi arriva in cima, ma è importante arrivarci come comunità

7) La rete è un meraviglioso strumento di trasparenza e di democrazia.
Chi la usa proteggendosi nell’anonimato non ha interesse a cambiare le cose e chi fa politica deve obbligatoriamente utilizzare questo canale comunicativo. Chi non lo fa non è adeguato a gestire il bene pubblico.

8) Sannazzaro merita di diventare Città. Ma dobbiamo essere noi a volerlo
I cittadini devono appoggiare questa iniziativa a prescindere da chi la propone.
La soluzione della questione sannazzarese è proprio questa : adesso non siamo più un paese e non siamo ancora una città. Per cui abbiamo i difetti dela città senza avere i benefici.
Città non solo sui cartelli stradali, ma soprattutto nei servizi pubblici, nelle infrastruttre e nella mentalità della gente.

9) Occorre puntare sullo sviluppo di nuove attività.
Essere una company town che vive solo di ENI è altamente rischioso ed è usato da chi fa politica per intermediare lavoro-voto. Nuove attività vuol dire anche più concorrenza nell'interesse dei cittadini.

10) Gli stranieri vanno integrati e rappresentano un’opportunità.
La loro presenza controllata rappresenta un’opportunità di crescita economica e culturale. A patto che tutti rispettino le regole (vedi punto 4)

11) Dedicare tempo libero e attenzione al volontariato.
Si può contribuire a cambiare in meglio il paese anche fuori dalla politica, dedicando parte del proprio tempo al sociale e alla comunità. Cambiare Sannazzaro non basta cambiare i politico, ma occorre cambiare mentalità. E la politica deve favorire il volontariato, standone però a debita distanza di sicurezza come bacino di consenso elettorale.

12) L’ambiente e la salute anzitutto
Separare bene i rifiuti, chiedere a chi amministra di incentivare la raccolta differenziata. Rispettare l’ambiente e il territorio, non lordando il paese e pretendendo il controllo della qualità dell'aria, del suolo e dell'acqua.


Mi rendo conto che molti sono concetti già noti.
E altri sono problemi noti da troppo tempo.
Se ognuno di noi dovesse applicare al proprio modo di vivere anche solo la metà del dodecalogo, potremmo vivere in un paese migliore.


La parola ai cittadini. Scrivi a : cambiasannazzaro@libero.it

Bilancio 2011 – La risposta della Maggioranza al Partito Democratico
In risposta all''opinione del coordinatore del P.D. di Sannazzaro circa il bilancio di previsione per l'anno 2011 (n.d.r. vedi post del 28 gennaio), volevamo far presente alcune precisazioni in merito prima al demagogismo dilagante del suo intervento e in secondo luogo all'incompetenza dimostrata ancora una volta sulla materia finanziaria.
Il taglio dell'Addizionale comunale IRPEF non implicherà perdita di potere di investimenti sui servizi di sostegno ai fabbisogni dei ceti meno abbienti.
Sono già in studio manovre e ricerche di settore per il recupero e l'implementazione del gettito tramite azioni di alienazione e controlli significativi nella lotta all'evasione e recupero del sommerso delle imposte locali.
Proprio sulla TARSU è intenzione del Comune di recuperare il pregresso tramite l'azione del comma 340 della finanziaria 2007 che impone la copertura della tassa all' 80% minima della superficie tassabile degli immobili.
Si prevede un sostanziale recupero dell'eluso che garantirà un aumento notevole del gettito nel breve periodo, al fine di poter ridurre anche le tariffe delle unità immobiliari ed un'implementazione della base imponibile per il futuro, che ci consentirà di operare anche sgravi notevoli agli utenti.
Tutto questo unito ad un'armonizzazione dei contratti capestri in essere per l'introito dei tributi locali, ci garantirà a venire solide basi di recupero di finanziamenti intrinsechi per il supporto economico alle associazioni e ai ceti meno abbienti, senza discriminare come avrebbe previsto il coordinatore del PD sui redditi più abbienti.
Nessun azzardo come interpretato dall'ex assessore, ma solo una sana applicazione degli strumenti datici dall'amministrazione centrale per sopperire ai tagli delle spettanze agli Enti Pubblici.
LISTA BOLOGNESE

Ecco il confronto e la polemica politica sui contenuti e non sulle ideologie (regola 6 del Dodecalogo).
__________________

Manifestazione a Pavia in difesa della dignità delle donne italiane
SE NON ORA QUANDO?”.... A PAVIA.
DOMENICA 13 FEBBRAIO, ORE 15,00 - PIAZZA DELLA VITTORIA
Anche a Pavia, come in molte altre province italiane, domenica 13 febbraio le donne scenderanno in piazza per unirsi all'appello nazionale “SE NON ORA, QUANDO”.
Le donne pavesi avevano già aderito il 29 gennaio all'iniziativa “Un'altra storia italiana è possibile”, promossa in Piazza della Scala a Milano.
Questa volta vogliamo fare di più, vogliamo essere promotrici del “nostro evento” a Pavia, aperto a tutti, senza distinzioni di bandiere o simboli di partito, ma unite solo da una simbolica sciarpa bianca in segno di lutto per le condizioni drammatiche in cui versa il nostro Paese.
Porteremo cartelli che gridino il nostro sdegno, la nostra forza e la nostra determinazione, che rappresentino la nostra capacità di indignarci e la volontà di dire BASTA a un modello culturale degenerato a livelli non più tollerabili.
L'iniziativa è promossa dalle donne ma la partecipazione degli uomini non solo è benvenuta ma è doverosa: perché la concezione della donna imposta al paese durante gli ultimi 20 anni umilia non solo noi, ma anche gli uomini che considerano le donne loro pari e non solo corpi.
Troviamoci tutti in piazza per dire basta e per testimoniare ai giovani che non hanno conosciuto altri modelli che la realtà è meglio di ciò che appare in un schermo tv!
Vogliamo che tutti, liberamente, possano esprimere il proprio bisogno di libertà, di giustizia, di una vita fatta di scelte consapevoli, di riconoscimento della dignità della loro persona, delle intelligenze, dei meriti, delle competenze.
Non perdiamo l'occasione di essere in piazza
domenica 13 febbraio dalle 15.00 a Pavia!
Per informazioni: gruppo Facebook “SE NON ORA, QUANDO? PAVIA”
Graziella Invernizzi

La “questione morale” della diginità delle donne non è iniziata certo con il Ruby-Gate.
Ma è del tutto evidente che negli ultimissimi anni si è rafforzato enormemente un modello femminile che evidenzia sopra ogni altra cosa il carattere sessuale.
Ne è un esempio il vocabolo “escort”, quasi sconosciuto fino a poco tempo fa, è oggi spesso utilizzato nell’ambito delle vicende di natura politica e anche per questo tempo fa Paolo Guzzanti ha coniato un felice termine per definire il fenomeno del sesso che condiziona le scelte politiche : mignottocrazia.
Qui non si tratta di essere falsi moralisti o altro
Condivido lo spirito della manifestazione.

E ne aprofitto per prendere atto della chiusura di un ciclo.
Nel 1992-93 AN e Lega manifestavano davanti al tribunale di Milano contro i banditi della 1a repubblica e a favore del Pool Manipulite. Le scritte e gli slogan "Grazie Di Pietro" erano numerose.
Oggi leggo che qualche decina di manifestanti del PDL, protesta contro i magistrati per le indagini su B.
Salvo mio posssibile errore non ho visto bandiere della Lega, che comunque ha ormai perso lo spirito di quegli anni formidabili...
E invece ho visto tra le persone che protestavano contro i magistrati il figlio del gioielliere Torregiani, assassinato in una rapina negli anni '70 dal terrorista Cesare Battisti, giustamente condannato all'ergastolo, fuggito all'estero e giustamente reclamato nelle patrie gaere.
Allora mi sono chiesto : ma se nemmeno il figlio del povero Torregiani non ha fiducia nella giustizia, perchè dovrebbe averne Cesare Battisti ?
Infine, sempre tra le persone che protestavano, ho visto una sciura con un cartello "100 processi e Zero condanne", per evidenziare la presungta persecuzione.
Suggerisco su www.wikipedia.it, di cercare la voce "Berlusconi", scorrere le informazioni fino alla sezione "Procedimenti giudiziari" e dare una rapida occhiata alle leggi modificate dai governi di B. (depenalizzazioni, prescrizioni), senza considerare quelli tutt'ora in corso che avanzano a fatica tra modifiche di legge e ricorsi vari...

Nessun commento: