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12 dicembre 2008

Ma che fine ha fatto la consulta per il commercio?


Il Blog si diffonde eccome.
Ogni post viene commentato da Voi, lettori-cittadini-contribuenti.
Vengono fuori le proteste ma anche le idee e queste ultime sono il vero valore aggiunto di Cambia Sannazzaro.
Prendete, ad esempio, il post su San Bernardino: avete aggiunto dettagli e risvolti nei lavori della passata sistemazione e avete indicato la pericolosità di procedere con l'apertura della strada alla Costa (prevista dal futuro Piano del Traffico).
E avete fatto capire ancora meglio a me, che sannazzarese lo sono appena da qualche anno, l'importanza di San Bernardino per la comunità.
La piazza virtuale si consolida grazie a tutti Voi.
PreparateVi ad indicare i punti del programma elettorale: sarà richiesto a chi si candida di recepirli, di farli propri.

Oggi parliamo di commercio, anzi dei commercianti sannazzaresi per i quali già in passato ho definito la loro attività come fondamentale per la vita del centro del nostro paese.
In questi giorni pre-festivi ho girato per la zona del centro un pò più spesso di quanto non faccia nel resto dell'anno.
Ho girato a piedi.
E devo dire che la nuova pavimentazione, unita agli addobbi natalizi, favorisce l'approccio del pedone a svantaggio dell'automobile. Trovo più piacevole passeggiare per via Cairoli.
Girando a piedi, l'occhio viene appagato dall'atomosfera natalizia e dal salto di qualità che i lavori di rivalutazione urbanistica stanno dando alla zona.
Qualcuno dice che i sannazzaresi sono abiutati a girare in macchina.
Forse è vero adesso, ma tutti devono essere coscienti che arrivare davanti al negozio con l'auto sotto il sedere è una pessima abitudine. Invece è tutta salute lasciare l'auto nei parcheggi e fare due passi, è un approccio peraltro che segue la tendenza esistente oramai dovunque.
E di ciò si stanno convincendo, e ne sono contento, anche i commercianti.
Stanno apprezzando i lavori, il porfido che da dignità, ad esempio, a via Cairoli, la strada principale di Sannazzaro.
Tutto bene quindi?
Non proprio.

Un commerciante mi ha detto che è da molto tempo che la commissione per il commercio a Sannazzaro non si riunisce.
C'è la consulta per l'ambiente, quella sportvia, quella sociale etc..
Ma quella del commercio è missing. Che fine ha fatto?
I commercianti
, se da un lato hanno digerito i lavori in centro e hanno capito che più una zona è dignitosa più ci si va volentieri, non capiscono invece il perchè della latitanza di tale consulta.
Il commercio, non solo a Sannazzaro, è in crisi
. L
o è per via della crisi drammatica che si sta abbattendo dovunque e lo è per la concorrenza dei grandi punti vendita.
Ho rassicurato il commerciante sul centro commerciale : non si farà mai. E questo nonostante
i sannazzaresi hanno detto di gradire nuove aperture.
Mentre la maggior parte della giunta continua a fare il pesce in barile e su questo ultimo aspetto c'è da incazzarsi non poco.

Chi governa il Comune lo fa perchè noi li abbiamo votati. Lo fa perchè le nostre tasse servono anche (e giustamente) a retribuire chi opera per la comunità.
E allora, li abbiamo delegati noi, paghiano loro lo stipendio: avremo diritto di sapere cosa diavolo hanno in testa relativamente ai supermercati, otulet, oppure no?
Non mi interessa qui sapere se sono pro o contro: voglio solo sapere la loro opinione qualsiasi essa sia!
Chiedo troppo?

In ogni caso, l'apertura dei nuovi punti vendita, la rivitalizzazione del centro, le campagne promozionali per le feste, la possibilità di chiusura nel periodo estivo di via Cairoli: sono tutti temi che andrebbero trattati da una commissione per il commercio.
Commissione, che vederebbe partecipare i commercianti, i consumatori, la pro loco e l'assessorato al commercio.
Da un lato c'è l'esigenza della salvaguardia del piccolo commercio e quindi della vitalità del paese, dall'altro c'è il rispetto per i consumatori che chiedono concorrenza e libertà di scegliere. Questo è il pane della Politica, o almeno dovrebbe esserlo... Risolvere tali questioni.
Cosa fare? Caro Assessore Schiaretti (delega al commercio) che soluzioni adottare per tale problema?
Per questo tema e per quello della crisi, la consulta per il commercio sarebbe idonea a trattare soluzioni e proposte fatte da commercianti e cittadini.
Volete sapere cosa penso io della cosa?
E' sempre il solito problema dello sviluppo mancato.
Nessun politico sinora ha mai seriamente voluto (o è riuscito ad attuare) uno sviluppo delle attivià produttive del paese. E' un dato di fatto ed è la principale responsabilità dei politici che hanno governato Sannazzaro, ieri e oggi. Tutti.
Ci si è appiattiti sempre e solo sull'ENI, non si è mai cercato veramente di allargare la base produttiva.
Sannazzaro è ancora il paese "della" raffineria. E' una company town, una città industria.
Ecco ai politici locali, attuali e futuri, una cosa occorre chiedere a gran voce.
Per sfruttare tutte le potenzialità (e ce ne sono tante) che nascono dalla presenza di ENI sul territorio e per produrre maggiore benessere, Sannazzaro deve diventare il paese "con" la raffineria. Nel cambiamento di questa semplice preposizione c'è il futuro del nostro paese.
Nel frattempo Vi raccomando di sostenre il commercio locale, frequentando in questo periodo natalizio i negozi del centro e di via Cairoli.
E a tal proposito, i commercianti hanno attivato una campagna promozionale che prevede sostanziosi sconti sugli acquisti.



A distanza di 3 mesi dall'apertura è tempo di primi bilanci per il Centro
di Aggregazione Giovanile.
Avevo scritto un post il 12 settembre, proprio alla vigilia dell'inaugurazione della struttura ospitata all'interno del Centro Polifunzionale di via Marconi.
Mi avevano interessato i commenti che si sentivano dire in giro:
il CAG avrebbe fallito l'obiettivo.
Volevo capire se era una critica fondata e ragionata oppure in quel sentiment negativo c'era la protesta che troppo spesso inizia ancora prima di verificare il reale stato delle cose.
I commenti inseriti nel Blog e raccolti tra le persone, facevano perlopiù riferimento ad un altro tentativo fatto in precedenza di creare uno spazio per i giovani, allocato presso la Biblioteca e gestito da volontari.
L'esperimento a breve fallì per carenza di personale.
Capii bene quindi il perchè di tale dubbiosità presente tra i cittadini e tuttavia nel mio post, pur non conoscendo affatto le caratteristiche del nuovo Centro, avevo posto le due condizioni essenziali perchè le attività procedessero bene.
1) Personale professionale addestrato e pagato: nel 2008 il volontariato da solo non può far fronte a certe situazioni complesse, come l'intrattenimento degli adolescienti, notoriamente l'età più difficile per una persona.
2) Nonsolobar, ovvero nei locali del CAG poter svolgere diverse attività.
In effetti il personale di una Cooperativa (peraltro locale) e le attrezzature disponibili, tra cui computer con accessi ad internet, hanno sinora risposto alle due condizioni di cui sopra.
Certo non mancano i problemi, diciamo di "ordine pubblico..." ma del resto gli adolescienti sono per natura esuberanti.
L'importante è che non si superi mai il limite imposto.
Infrastruttura adeguata e personale adeguato.
Per il momento il Cag sembra funzionare e paradossalmente l'indicatore più attendibile è forse l'aspetto più "negativo" della vicenda.
Per il principio dei vasi comunicanti, molti ragazzi si sono trasferiti dall'Oratorio al Cag.
Quando l'Oratorio, magari grazie anche alla prossima riapertura dei locali dell'ex cinema, tornerà ad attirare la loro attenzione, allora il flusso si riequilibrierà.
Con l'impegno da parte di tutti, Comune, famiglie, ragazzi, la speranza è di aver trovato uno spazio per i giovani sannazzaresi, uno spazio in cui incontrarsi e frequentarsi, senza per questo dimenticare i locali pubblici ed i bar.
Il proseguimento per il futuro del Cag è legato alla volontà del paese e per il momento dovremmo essere contenti della cosa.
La volontà e l'impegno di tutti per proseguire con l'esperimento del CAG, apportando le eventuali modifiche e proponendo i suggerimenti costruttivi è uno degli indicatori con cui si dimostra se una comunità è matura o meno.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace, ma per Sannazzaro si profila un futuro da dormitorio e domicilio per piccoli criminali

Anonimo ha detto...

Vittorio, non vorrei essere così pessimista,ma le premesse ci sono eccome! Se vuoi fare due passi nel centro in un qualunque giorno di festa, è desolante. Si vedono gruppi di stranieri che tirano tardi sotto i portici e se per caso incontri qulcuno che conosci provi meraviglia, come se avessi incontrato un marziano. Un estraneo che arriva in piazza una domenica avrebbe ragione di chiedersi dove sono nascosti i sannazzaresi doc.
Escono solo nei giorni feriali per recarsi al lavoro?.. e nei giorni festivi raggiungono mete lontane o si rintanano in casa? Allora ben venga l'idea di ascoltare le proposte dei commercianti sul come attirare la clientala locale e soprattutto mantenerla.

Anonimo ha detto...

E' ovvio che Sannazzaro non è una città e tutta questa ressa di gente che gira non ci sarà mai.
E' anche ovvio che gli stranieri escono più di noi che possiamo permetterci di avere una casa, una famiglia etc.
Tuttavia è curioso perchè una delle critiche per i lavori dei nuovi arredi urbani si fondava sul fatto che è inutile investire in centro perchè anche in altri paesi la gente non esce più.
E allora come la mettiamo?
Mara ha colto in parte lo spirito del post: fuori le idee e le proposte per sollecitare il comune a convocare la benendetta consulta per il commercio.
Poi, caro Vittorio, Sannazzaro è tutto tranne che un dormitorio.
" ... lo rende un paese di pendolari che partono la mattina per raggiungere il luogo di lavoro e tornano la sera per raggiungere le proprie abitazioni, cenare e andare a letto. I momenti in cui si vedono numerose persone in giro coincidono con le partenze e gli arrivi dei treni. La sera è un paese deserto, i divertimenti sono praticamente inesistenti..."
Sannazzaro ?
No Garbagnate milanese.
Sannazzaro ha potenzialità enormi
I paesi dormitorio sono quelli in cui la gente partono la mattina per il lavoro e tornano di sera.
A Sannazzaro sono più le persone che arrivano ogni giorni dai centri limitrofi che quelli che pendolano.
Ecco perchè abbiamo grosse potenzialità d diventare un centro di aggregazione complessivo.
Occorre che chi ci governa si svegli a sviluppare il paese oppure se ne vada a casa e che la gente abbia più stima del luogo in cui vive.
Ci torneremo sul tema.

Anonimo ha detto...

ciao Vittorio ho letto il tuo ultimo post nella tua rubrica....che ne dici....si puo' fare?

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, certo che si può fare, come si dice, volere, potere, se si ha veramente voglia e necessità di cambiare

Anonimo ha detto...

ok Vittorio ti chiamo domani magari si puo' fare.....